Notizie BDS
Notizie internazionali del movimento globale BDS.
In data 8 Ottobre 2013 il ministro del turismo e della cultura Massimo Bray si è recato ad Hebron e si è fatto guidare presso la colonia illegale di Beit Hadasa da David Wilder, leader dei coloni israeliani e portavoce della comunità ebraica di Hebron.
Ricordiamo al ministro che la Corte internazionale di giustizia ha confermato l'illegalità degli insediamenti israeliani, che violano l'art. 49.6 della Quarta Convenzione di Ginevra.
Il ministro ha così violato la legge internazionale che ha stabilito l'illegalità delle colonie.
David Wilder è anche molto conosciuto per le aggressioni fisiche e verbali rivolte nei confronti di Palestinesi, attivisti Israeliani e internazionali.
L'International Solidarity Movement condanna la gravita' di questo episodio senza precedenti in cui un Ministro Europeo ha deciso di farsi accompagnare in una visita ufficiale da un colono che vive in una situazione di illegalita' e che rappresenta una minaccia quotidiana per la comunita' palestinese.
La star dei Pink Floyd Roger Waters ha criticato il giornale israeliano Yediot Ahronot per aver distorto le sue parole durante un’intervista rilasciata al suo giornalista Alon Hadar.
Waters ha anche ripetuto che Israele è colpevole di una “chiaro e semplice crimine” di apartheid nei confronti della popolazione palestinese.
Waters ha scritto in una nota sulla sua pagina Facebook che: “La pacata, ragionevole e benevola conversazione che Alone ed io abbiamo avuto […] era da intendersi come modo per comunicare coi miei fans australiani, per spiegare le mie posizioni sul movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS), per abbattere i muri e per fare luce su possibili fraintendimenti e le nostre comuni difficili posizioni.”
Invece, Waters sostiene che l’intervista “sia stata riscritta con toni combattivi, irascibili, da mastino” e rimpieta con “distorsioni e menzogne”.
Leggi: E' apartheid, chiaro e semplice: Roger Waters parla ai suoi fans israeliani
Il 9 Ottobre 2013, Barbara Harvey, avvocatessa del National Lawyers Guild e membro del Guild’s Free Palestine Subcommittee, ha inviato la seguente lettera all’Ufficio dei Supervisori della città di Sonoma County per conto di Omar Barghouti, organizzatore del movimento palestinese BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni).
La lettera è stata scritta in risposta ad un comunicato di Veolia [1], la corporazione multinazionale francese, alle autorità di Sonoma County, che parlava della vendita della sua linea di bus che operava nei Territori Occupati [2]. Veolia scrisse il comunicato in risposta alla campagna di massa della comunità della contea che chiedeva la riapertura della gara di appalto del sistema di trasporto pubblico della contea assegnato a Veolia, concentrando l’attenzione sul coinvolgimento della multinazionale nei Territori Palestinesi Occupati.
Nella sua lettera, Veolia attaccò il movimento BDS e Omar Barghouti con infondate ingiurie. La lettera di Harvey confuta i falsi proclami di Veolia e risulta essere una risorsa di informazioni per situazioni e accuse similari.
Leggi: Lettera alla Contea di Sonoma in risposta alle dichiarazioni diffamanti di Veolia
Il 28 Settembre 2013, ad Utrecht, il sindacato olandese ABVAKABO-FNV insieme con le organizzazioni olandesi Cordaid, A Different Jewish Voice, PalestineLink, Workgroup Palestine Kairos Netherlands, DocP e Foundation XminY, hanno organizzato una conferenza per incrementare lo slancia della continua crescita in Olanda e in Europa del movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele finchè questo non si atterrà al rispetto delle leggi internazionali.
Nominata “Conferenza per la pace in Palestina e Israele: sindacati a cittadini in azione insieme contro l’occupazione”, la conferenza è stata partecipata da più di 100 persone provenienti da sindacati, ONG e varie associazioni.
Tra i momenti salienti della conferenza ci sono stati il discorso d’apertura di Rafeef Ziadah per conto del PTUC-BDS (Colazioni dei Sindacati Palestinesi per il BDS) e un entusiasmante discorso di chiusura di Cees Flinterman, professore di diritto internazionale e membro del Comitato ONU per i Diritti Umani. Nelle sue note di chiusura, Flinterman ha evidenziato il consenso generale dei partecipanti riguardante I seguenti sei punti (traduzione non ufficiale):
La campagna internazionale per porre fine alla complicità dell’azienda Americana Ben & Jerry’s con il regime di occupazione israeliana e con le colonie illegali sta continuando a guadagnare slancio. Il 9 Settembre, l’associazione Vermonters for a Just Peace in Palestine/Israel ha indirizzato una lettera aperta [1] all’amministratore delegato dell’azienda Jostein Solheim sottoscritta da 151 organizzazioni della società civile, in cui si chiede alla compagnia di “rispettare i propri valori sociali assicurandosi che i prodotti che commercializza non siano venduti, forniti o distribuiti nelle colonie israeliane”.
Il Congresso dei Sindacati Sudafricani (COSATU) è veramente sconvolto dall'apprendere che la compagnia di sicurezza privata G4S, che gestisce il Centro di Riabilitazione di Mangaung, ha licenziato senza pietà più di 300 membri del Sindacato per i Diritti Civili della Polizia per aver partecipato ad una manifestazione di protesta.
Ciò ha portato ad un'ondata di risse ed accoltellamenti nelle prigioni a partire da metà Settembre, fino ad arrivare alla grave situazione dell'ultima settimana in cui un direttore carcerario è stato preso in ostaggio da quattro detenuti.
Ma ciò che è ancora più sconvolgente è che il governo abbia deciso di di privatizzare un'istituzione che dovrebbe essere dedita alla riabilitazione di coloro che hanno commesso crimini. E' uno scandalo nazionale che compagnie private si intaschino i soldi dei contribuenti per trarre profitto dai processi di riabilitazione sociale. Ancora peggio è che queste compagnie diano il benservito ai lavoratori per aver portato alla luce dei riflettori alcune problematiche delle loro condizioni di lavoro.
Leggi: Comunicato dei sindacati sudafricani contro gli accordi con la compagnia G4S
Lo scorso mese, Shurat HaDin Centro Legale d’Israele (ILC), ha sporto denuncia alla Commissione Australiana per i Diritti Umani (AHRC) contro Jake Lynch, direttore del Centro per la Pace e gli Studi dei Conflitti all’Università di Sydney, colpevole di sostenere il movimento BDS.
L’ ILC, nato nel 2003, si auto-proclama essere “organizzazione no profit totalmente indipendente, senza alcuna affiliazione a qualsivoglia partito politico e/o autorità governativa”. Tuttavia Nitsana Darshan-Leitner, direttrice dell’organizzazione israeliana, ha privatamente ammesso di aver ricevuto direttive dal governo israeliano su quali casi perseguire e sul fatto che ILC avrebbe potuto contare sul servizio offerto dall’intelligence di Israele per procurare prove e testimoni.
Darshan-Leitner fece queste dichiarazioni nel 2007 ai diplomatici americani all’Ambasciata Statunitense a Tel Aviv, che riportarono la conversazione in un telegramma pubblicato nel 2011 da Wikileaks:
Leggi: Il governo israeliano dietro la persecuzione legale di un attivista BDS?
L'organizzazione Musulmani Americani per la Palestina (AMP) sta intensificando in questi giorni la propria campagna nazionale per porre fine agli aiuti finanziari statunitensi ad Israele. Un comunicato stampa dell'associazione dichiara come questo momento sia perfetto per la propria campagna, vista la disastrosa situazione economica del paese.
Osama Abu Irshaid, presidente dell'associazione, ha dichiarato che:
Leggi: Cresce negli Stati Uniti la campagna per il disinvestimento dagli aiuti militari ad Israele
Da qualche anno a questa parte, articoli ed editoriali sulla stampa sudafricana e israeliana si sono rivelati un po' confusionari nella comparazione tra Israele e il Sud Africa dell'apartheid. Come sistemare la confusione mentale che permea questa discussione?
Prima di tutto, esaminiamo il significato di “apartheid”. Questo termine viene usato per definire il regime di dominazione politica ed emarginazione sociale basato sulla razza in vigore in Sud Africa dal 1948 al 1994. A fianco di questo significato, nella legge internazionale è emersa un'altra definizione, sempre redatta sull'esempio del Sud Africa ma che gradualmente ha cominciato a maturare.
Leggi: Apartheid: dal Sud Africa ad Israele, passando per la definizione della legge internazionale
War on Want accoglie con favore la mozione di principio approvata dall’Associazione degli insegnanti di East London (ELTA ) che condanna la complicità della G4S nel sistema carcerario israeliano e invita il consiglio municipale a rescindere i contratti con la G4S. L’ELTA fa parte dell'Unione nazionale degli insegnanti e rappresenta il 70 % degli insegnanti a Tower Hamlets (East London).
War on Want, lavorando in partnership con altre organizzazioni per i diritti dei detenuti palestinesi e contro la detenzione di minori, sta portando avanti una campagna per porre fine alla complicità della G4S con il sistema carcerario israeliano. La mozione dell’ELTA è un importante passo concreto in avanti per questa campagna. Nel 2007, la società britannica G4S Security ha firmato un contratto con le autorità carcerarie israeliane per fornire sistemi di sicurezza e altri servizi alle grandi prigioni israeliane. G4S fornisce apparecchiature alle prigioni israeliane in cui organizzazioni dei diritti umani hanno documentato torture sistematiche e maltrattamenti di prigionieri palestinesi, tra cui prigionieri bambini.