LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Notizie BDS

Notizie internazionali del movimento globale BDS.

Lo scorso anno, la Coalizione della Costa Nord per la Palestina negli Stati Uniti ha lanciato una campagna per escludere Veolia, la multinazionale francese, da un contratto a Sonoma country, in California, riguardante il trasporto pubblico. Alan Moldawer, vice presidente esecutivo di Veolia Transportation US, ha scritto una lettera alle autorità della città in risposta alla campagna. Lo staff di Electronic Intifada è riuscito ad ottenerne una copia, il cui contenuto secondo Moldawer riguardava il volere “aggiornare sul fatto che la compagnia israeliana di Veolia Transportation aveva svenduto il ramo bus del suo business in Israele.”

BRUXELLES, 16 e 17 marzo 2013

Introduzione

Obiettivi e funzionamento del Tribunale Russell sulla Palestina

Il Tribunal Russell sulla Palestina (TRP) è un Tribunale Internazionale nato su iniziativa della società civile in seguito alla immobilità della comunità internazionale relativamente alle violazioni riconosciute del diritto internazionale commesse da Israele.

Il TRP ha, in cinque sessioni, trattato  la complicità e la responsabilità di Stati terzi, di imprese e di organizzazioni internazionali nell’occupazione israeliana dei territori palestinesi e nel mantenimento delle violazioni del diritto internazionale commesse da Israele. Inoltre ha messo in evidenza la continuità e la globalità della politica israeliana che mira, alla fine, a rendere impossibile la creazione di uno Stato palestinese.

« La legalità del Tribunale Russell deriva nello stesso tempo dalla sua assoluta impotenza e dalla sua universalità[1]». Il TRP non ha legittimità giuridica,  trae la sua forza dalla volontà della società civile di mettere fine alla situazione di impunità che perdura nei territori palestinesi. Non si colloca in un rapporto concorrenziale con le altre giurisdizioni (nazionali o internazionali) ma in una relazione di complementarietà con lo scopo di far applicare il diritto nella gestione del conflitto israelo-palestinese.

Il TRP ha costituito un comitato internazionale di patrocinio che comprende dei Premi Nobel, un ex Segretario generale delle Nazioni Unite, due ex Capi di Stato, e altre personalità che hanno esercitato alte funzioni politiche, e numerosissimi rappresentanti della società civile, scrittori, giornalisti, poeti, attori, registi, persone di scienza, professori, magistrati, avvocati (sito: www.russelltribunalonpalestine.com).

Il sindacato norvegese Industri Energi (58.000 iscritti) ha reciso il suo contratto con la società di sicurezza G4S in solidarietà con i palestinesi.

G4S opera negli insediamenti israeliani, e ora Industri Energi, membro della Confederazione dei sindacati norvegesi, ha reciso il contratto con la società.

Industri Energi, il sindacato dei lavoratori nel settore del petrolio e delle industrie ad alta intensità energetica, per anni ha utilizzato i servizi della società G4S Security presso i suoi uffici a Stavanger. Ora questo terminerà.

“La nostra decisione è un atto di solidarietà con la lotta del popolo palestinese”, ha detto il leader del sindacato Leif Sande.

In precedenza (dicembre 2012) l'Università di Oslo aveva interrotto il suo contratto con G4S per lo stesso motivo.

La seguente lettera aperta è stata scritta da Ismail Pater, presidente dell'associazione amici di al-aqsa (FOA, e indirizzata all'ambasciatore saudita nel Regno Unito.

Vostra Eccellenza,

scriviamo questa lettera con grande preoccupazione in seguito alle notizie secondo le quale l'Arabia Saudita starebbe avvalendosi dei servizi della compagnia G4S per gestire l'annuale pellegrinaggio a La Mecca, con l'intento di portare alla Vs. attenzione alcune attività della compagnia sopracitata che, speriamo, possano spronarVi a riconsiderare la Vs. scelta. In primo luogo, G4S per anni ha tratto profitto dall'occupazione israeliana della terra palestinese.

John Kerry è irritato. Benjamin Netanyahu fuorioso. Le lobby sioniste furibonde.

Ovviamente si sta parlando delle controversìa sulle nuove linee guida rilasciate dall'Unione Europea che metteranno fine ai finanziamenti e ai prestiti alle compagnie e alle istituzioni attive nelle colonie israeliane nei Territori Palestinesi Occupati. Ma più si analizza la questione, più si arriva alla conclusione che Israele e la sua cerchia di sostenitori hanno ben poco di cui lamentarsi.

Dopo aver terminato il suo servizio di trasporto pubblico con le linee bus nella colonia di Modi'in lo scorso mese, Velia Transportation Israel (Connex Israel) ha annunciato sul suo sito web la scorsa settimana di aver venduto i veicoli usati per i servizi di trasporto alla compagnia israeliana Afikim.

A seguito dell'udienza all'Alta Corte di Alençon lo scorso 27 Giugno, durante la quale il Pubblico Ministero aveva chiesto pesanti ammende (1.000€ a testa) per i sette attivisti accusati, questo verdetto è stato aspettato con molta impazienza.

Sebbene sia stata ammessa l'impossibilità di condannare gli accusati per incitamento alla discriminazione su basi “nazionalistiche”, la Corte ha tuttavia trovato possibile condannare gli attivisti per “intralcio del normale esercizio di attività commerciale.”

Un gruppo di 51 membri del Parlamento Europeo ha scritto all'Alto Rappresentante della Politica Estera dell'UE Catherine Ashton, in quello che è l'ultimo di una serie di appelli rivolti all'Europa atti ad incitarla a non annacquare o ritirare le nuove linee guida che proibiscono all'Europa di riconoscere la sovranità di Israele sulla Cisgiordania e sulla Striscia di Gaza.

Annunciate a Luglio, le nuove linee guida dovrebbero nello specifico bloccare i finanziamenti europei a quei progetti israeliani locati nei Territori Occupati, e sospendere i prestiti alle compagnie e alle istituzioni israeliane che operano in Cisgiordania.

In questo momento storico, l'Unione Europea sta affrontando un importante test della sua capacità di volontà, data la grande pressione portata da Israele, dalle sue lobby presenti in Europa e dagli Stati Uniti per abrogare o annacquare queste nuove linee guida, con lo stato ebraico che ha dichiarato che non prenderà parte al nuovo grande progetto di ricerca e sviluppo Horizon 2020 se le nuove direttive non verranno per lo meno modificate.

L'Istituto per la Conoscenza del Medio Oriente ha pubblicato la traduzione di un'intervista in ebraico fatta a Roger Waters apparsa il 18 Settembre 2013 sul giornale israeliano Yedioth Ahronoth. Roger Waters è diventato una figura molto controversa in Israele per il suo solido sostegno al movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS). Nell'intervista che segue difende le sue posizioni sull'uso del termine apartheid per descrivere l'occupazione israeliana, afferma che incolpare i palestinesi per questo conflitto è come dare la colpo di uno stupro a chi l'ha subito e che il muro di separazione israeliano è cento volte più raccapricciante del muro di Berlino.

In una lettera inviata all'Alto Rappresentante dell'UE delle Politiche Estere Catherine Ashton, 51 membri del Parlamento Europeo si sono appellati per la piena applicazione delle nuove linee guida europee la cui entrata in vigore è prevista per il 1 Gennaio 2014.

La linee guida vietano l'erogazione di finanziamenti europei per progetti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati e per enti israeliani le cui attività si espandono nella Cisgiordania occupata., nelle Alture del Golan o a Gerusalemme Est. Richiedono anche che in qualsiasi accordo sottoscritto con Israele, questo dichiari la sua non sovranità nelle aree sopracitate, escludendole così automaticamente dall'accordo.