LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

La star dei Pink Floyd Roger Waters ha criticato il giornale israeliano Yediot Ahronot per aver distorto le sue parole durante un’intervista rilasciata al suo giornalista Alon Hadar.

Waters ha anche ripetuto che Israele è colpevole di una “chiaro e semplice crimine” di apartheid nei confronti della popolazione palestinese.

Waters ha scritto in una nota sulla sua pagina Facebook che: “La pacata, ragionevole e benevola conversazione che Alone ed io abbiamo avuto […] era da intendersi come modo per comunicare coi miei fans australiani, per spiegare le mie posizioni sul movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS), per abbattere i muri e per fare luce su possibili fraintendimenti e le nostre comuni difficili posizioni.”

Invece, Waters sostiene che l’intervista “sia stata riscritta con toni combattivi, irascibili, da mastino” e rimpieta con “distorsioni e menzogne”.

“Sia le domande che le risposte sono state modificate, posso solo immaginare per adattarla alla linea editoriale” ha scritto Waters.

Indirizzata ai suoi fans in Israele, la nota su Facebook appare anche con la traduzione in ebraico.

Yediot Ahronot aveva presentato l’intervista a Waters con l’affermazione “non c’è alcun dubbio che ciò ha da dire non è simpatico per le orecchie israeliane, la sua visione della questione è molto indulgente con la parte palestinese mentre allo stesso tempo prende posizioni molto dure, e a detta di molti ingiuste, con la controparte israeliana.”

L’intervista così pubblicata è apparsa sul giornale in lingua ebraica, ma una traduzione in inglese [1] è stata pubblicata dall’Istituto per la Conoscenza del Medio Oriente. Inoltre, Waters ha anche pubblicato una trascrizione completa della sua conversazione con Hadar.

Dire le cose come stanno.

Un errore di fatto citato da Waters è che Yediot Ahronot afferma che il cantante “si sia precipitato ad appellarsi ad ogni artista con eventi programmati in Israele per convincerli ad annullare le loro performance.”

Waters ha risposto nella sua nota su Facebook: “Semplicemente, non è così. Non ho mai scritto ad Elton John o Rihanna. Non mai infatti tentato di approcciarmi a nessuna persona in particolare, eccetto Stevie Wonder nel caso di quell’evento per raccogliere fondi per l’IDF a Los Angeles, e Alicia Keys.””

Waters parla anche della sua recente “lettera aperta ai miei colleghi del Rock’n’Roll in cui dichiaro il mio sostegno al BDS, e chiedo ai miei colleghi di unirsi come me a questo movimento” il cui obiettivo è “incoraggiare il vostro governo [israeliano, ndt] a cambiare le sue politiche coloniali e di apartheid.”

La lettera aperta si è guadagnata una grande risonanza internazionale dopo che è stata pubblicata su Electronic Intifada.

Apartheid “chiaro e semplice”

Waters mostra di avere una profonda conoscenza della realtà che devono affrontare i palestinesi quando si tratta di rispondere alla provocazione di Hadar riguardante l’uso del termine apartheid. Così come riportato dalla trascrizione della risposta di Waters:

Il fatto è che ci sono differenti normative di leggi a seconda che tu sia arabo o ebreo. Completamente differenti. Nei Territori Occupati, gli ebrei sono governati con il codice civile e hanno direttive completamente diverse per quanto riguarda  la loro libertà di movimento e libertà di altro genere, mentre la popolazione sotto occupazione, gli arabi ei palestinesi, sono governati con la legge marziale. Che un insieme di leggi totalmente differente. Hanno perfino una tipologia totalmente differente di documenti.

Come le vecchie Pass Laws in Sud Africa. E’ apartheid. Chiaro e semplice. Se vai a vedere qual’è la definizione di apartheid, troverai che descrive perfettamente quanto sta succedendo oggigiorno in Cisgiordania. E anche, seppur non proprio perfettamente, quanto avvien con la Striscia di Gaza, sotto assedio e completamente circondata. Non hanno libertà. Quando una razza o un gruppo etnico soggioga un’altra razza o un altro gruppo etnico, quello è il crimine di apartheid.”

Waters non limita la sua visione critica alla Cisgiordania e alla Striscia di Gaza, facendo notare che “[l’apartheid] è anche ciò che accade all’interno di Israele stesso. Ci sono leggi differenti a seconda che tu sia arabo o ebreo.”

Un “de Klerk” israeliano.

Waters ha affermato che Yediot Ahronot si era mostrato d’accordo con l’inviare al cantante gli stralci di conversazione che avrebbe usato per averne l’approvazione, ma che poi il giornale ha totalmente ignorato i suoi suggeirmenti.

Waters ha citato come esempio la risposta che ha dato quando gli venne chiesto cosa avrebbe voluto dire al Primo Ministro Netanyahu, risposta in cui era presente un riferimento all’ultimo presidente sudafricano prima della caduta del regime di apartheid, F.W. de Klerk.

Nell’intervista stampata, invece, è stato omesso qualsiasi riferimento a de Klerk.

Nella sua nota su Facebook, Waters spiega perchè ritiene importante il punto su de Klerk:

Per chiunque non ne sia al corrente: F.W. de Klerk è stato l’ultimo presidente bianco del Sud Africa ed è meglio conosciuto per aver posto fine al regime di apartheid, sostenendo la trasformazione del Sud Africa in una democrazia multietnica, portando Avanti negoziati che hanno portato all’eguaglianza di diritti per tutti I cittadini, inclusa la maggioranza di colore del paese. Ha vinto il Premio Nobel per Pace nel 1993, insieme a Nelson Mandela, per il suo ruolo nel porre fine all’apartheid in Sud Africa. Per essere chiari, sto dicendo che Israele, così come accade per il Sud Africa, ha bisogno di un leader che sia preparato a negoziare una pace giusta e duratori basata sull’uguaglianza dei diritti.

 

 

 

[1] La traduzione in italiano dell'intervista a Roger Waters

 

 

Fonte: electronicintifada.net

Traduzione: BDS Italia