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Notizie BDS

Notizie internazionali del movimento globale BDS.

Da quando L'Unione Europea ha annunciato le sue nuove linee guida riguardanti le sue possibili relazioni con attività nei Territori Occupati a Luglio, Israele, e più recentemente anche gli Stati Uniti, hanno fatto grandi pressioni contro la loro applicazione. Il 16 Settembre, un gruppo di ex ufficiali dell'Unione ha sottoscritto una lettera ai Ministri degli Esteri europei incitandoli a resistere alle pressioni e applicare le linee guida così come erano state pianificate.

Le nuove normative, che limiterebbero il coinvolgimento accademico e finanziario dell'Europa negli enti israeliani che operano al di là della Linea Verde, rappresentano un importante sviluppo della situazione, nonostante l'impatto limitato che potrebbero effettivamente avere: le nuove direttive rappresentano una delle prime serie conseguenze che Israele deve affrontare (negli ultimi anni) per la sua continua ed illegale espansione delle colonie e per l'attuale occupazione militare.

Shimon Peres, l'attuale presidente di Israele che negli anni 60 supervisionò lo sviluppo di armi nucleare del paese israeliano, ha organizzato una festa piena di celebrità per il 90esimo compleanno, mascherandola da conferenza presidenziale, lo scorso Giugno. Israel’s president and the man who oversaw the country’s secret development of a nuclear bomb in the 1960s, held a star-studded 90th birthday party masquerading as a presidential conference in June. Tralasciando l'ombra gettata dalla decisione del fisico britannico Stephen Hawking di boicottare l'evento, il tutto è risultato essere uno sfrontato tributo alla vita e al lavoro svolto da Peres da parte di una lunga lista di personalità internazionali, dall'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton a Barbra Streisand.

Tuttavia, come evidenziato da un sito web israeliano, questo party da 3 mln di $ al capo dello stato israeliano è stato principalmente finanziato dall'industria bellica: i tre maggiori finanziatori erano famosi imprenditori di armamenti, incluso il presidente onorario della conferenza, Aaron Frenkel.

Più di 600 intellettuali, professori universitari e noti artisti israeliani hanno inviato una petizione al Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e all'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la sicurezza Catherine Ashton a sostegno delle linee guida dell'UE che escludono finanziamenti a enti israeliani attivi nei territori occupati.

I firmatari della petizione comprendono sette vincitori dell'Israel Prize (Dani Karavan, Alex Levac, David Tartakover, Shimon Sandbank, Zeev Sternhell , Yehoshua Kolodny e David Harel), così come il drammaturgo Yehoshua Sobol, l’ex direttore generale del Ministero degli Esteri israeliano Alon Liel e l'ex procuratore generale Michael Ben-Yair. 

Petizione israeliana a sostegno delle linee guida dell'UE sui finanziamenti a enti israeliani 

Noi sottoscritti sosteniamo la raccomandazione dell'Unione europea ai suoi Stati membri di evitare di firmare accordi con enti e aziende israeliani nel caso svolgessero, direttamente o indirettamente, attività nei territori occupati oltre la linea verde del 4 giugno 1967.

Una lettera firmata da 15 ex leader europei contrasta i tentativi da parte di Israele e degli Stati Uniti di far sospendere o ritardare l’attuazione della misura per porre termine alla cooperazione con le imprese negli insediamenti.

Un gruppo di 15 ex leader europei ha chiesto all'Unione europea di non attenuare o ritardare le nuove linee guida sugli insediamenti che entreranno in vigore il 1° gennaio 2014, e in particolare per garantire che si applichino al programma di cooperazione scientifica Horizon 2020.

La lettera, datata 16 settembre, è stata inviata a tutti i ministri degli esteri dell'UE dal Gruppo europeo delle persone eminenti, il cui obiettivo dichiarato è quello di promuovere la pace israelo-palestinese. Il gruppo è co- presieduto dall'ex ministro degli esteri francese Hubert Védrine, dall’ex vice ministro degli Esteri tedesco Wolfgang Ischinger e dell'ex ambasciatore britannico all’ONU Jeremy Greenstock.

Il dipertimento europeo presieduto dal Commissario dell'UE, l'irlandese Marie Geoghegan Quinn, è stato coivolto nella controversia sull'erogazione dei finanziamenti europei per progetti di ricerca e sviluppi relativi alle colonie israeliani nei Territori Occupati. Mentre Israele si propone per essere inclusa del programma di finanziamenti europeo, dal prossimo anno i beneficiari israeliani dovranno dichiarare che i soldi pervenuti dall'Unione Europea non saranno impiegati in attività locate negli insediamenti israeliani.

Africa Israel, azienda di proprietà del magnate del commercio dei diamanti Lev Leviev, ha ammesso di essere ancora operativa in un colonia a est di Gerusalemme.

Lo scorso mese, il Business and Human Rights Resource Centre ha invitato Adri Nieuwhof a commentare la recente decisione del Ministro delle Finanze norvegese di togliere il divieto al fondo pensioni statale di fare investimenti nell'azienda Africa Israel e nella sua sussidiaria Danya Cebus. Questa inversione di rotta è arrivata in seguito ai proclami di Africa Israel in cui l'azienda diceva di non essere più coinvolta nella costruzione di colonie israeliani nei Territori Occupati., sebbene Electronic Intifada aveva precedentemente pubblicato alcuni report che evidenziavano come Africa Israel era ancora invece attiva nella costruzione di un insediamento ad est di Gerusalemme.

Grande mobilitazione Giovedì 12 Settembre per il processo dei sette attivisti francesi sotto accusa a Pontoise. Circa 200 persone si sono ritrovate davanti al tribunale in solidarietà con gli attivisti; anche una quindicina di membri della Jewish Defense League erano nei pressi dell'area, ma la polizia gli ha proibito di avvicinarsi al tribunale.

Menzione d'onore: il pubblico ministero si è coraggiosamente rifiutato di formulare una richiesta di condanna precisa per gli accusati, appellandosi semplicemente all «saggezza dei giudici», e ha menzionato i recenti proscioglimenti degli attivisti BDS perseguiti, compreso l'ultimo in Perpignano. [1]

Il 17 Luglio 2013, il Consiglio delle Organizzazioni Palestinesi per i Diritti Umani (PHROC) ha dato il benvenuto alle nuove linee guida europee sulla candidabilità degli enti israeliani e delle loro attività nei Territori Occupati Palestinesi da Israele dal Giugno 1967 per l'assegnazione di premi e finanziamenti da parte dell'Unione Europea a partire dal 2014.

PHROC ha fatto riferimento a come queste linee guida rinforzino la posizione di vecchia data dell'intera comunità internazionale che reputa illegali le colonie israeliane e come non solo assicurino che l'UE e i suoi Stati membri si attengano al loro dovere legale di non riconoscere la sovranità israeliana sui Territori Occupati del 1967 e del rispetto della Convenzione di Ginevra, ma anche come ribadiscano il precedente impegno europeo riguardante l'esclusione delle colonie israeliane da qualsiasi ambizione di sottoscrizione di trattati tra UE ed Israele. Detto ciò, PHROC incoraggia la piena e trasparente applicazione delle linee guida a partire dall'1 Gennaio 2014.

Il Ministro Zanonato ha incontrato a Roma presso il Dicastero di Via Veneto il Ministro dell’Energia e dell’Acqua, Silvan Shalom. Al centro del bilaterale lo sviluppo della cooperazione tra Italia e Israele nel settore energetico e in particolare del gas, ma anche il proseguimento della collaborazione nel campo dell’innovazione tecnologica e della ricerca.

“Israele- ha dichiarato Zanonato - rappresenta per noi un partner molto importante e auspichiamo che le forme di cooperazione in ambito energetico continuino a crescere”.

Il Ministro italiano ha prospettato a Shalom il ruolo di “ponte energetico” verso l’Europa che l’Italia potrebbe rivestire nei confronti di Israele, oltre a quello di potenziale acquirente di gas. Una collaborazione importante per i due Paesi anche alla luce del recente rinvenimento di rilevanti giacimenti di gas naturale nella acque israeliane.  

Sette attivisti francesi sono attualmente perseguiti dalle autorità francesi a seguito delle pressioni fatte dalle lobby pro Israele. Appariranno innanzi alla corte di Pontoise (sobborgo di Parigi) Giovedi 12 Settembre per incitato al boicottaggio delle merci israeliane durante una piccola messincena (la parodia di un processo, qui il video dell'azione) in un supermercato della catena Carrefour.

Questi attivisti provengono da vari ambienti politici: Partito dei Verdi, Partito Comunista, Nuovo Partito Anticapitalista, EuroPalestine, incluso l'ex senatore Alima Boumediene-Thierry che già vinse un processo BDS nella stessa corte nell'Ottobre 2010.