LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Notizie BDS

Notizie internazionali del movimento globale BDS.

La campagna internazionale per porre fine alla complicità dell’azienda Americana Ben & Jerry’s con il regime di occupazione israeliana e con le colonie illegali sta continuando a guadagnare slancio. Il 9 Settembre, l’associazione Vermonters for a Just Peace in Palestine/Israel ha indirizzato una lettera aperta [1] all’amministratore delegato dell’azienda Jostein Solheim sottoscritta da 151 organizzazioni della società civile, in cui si chiede alla compagnia di “rispettare i propri valori sociali assicurandosi che i prodotti che commercializza non siano venduti, forniti o distribuiti nelle colonie israeliane”.

Il Congresso dei Sindacati Sudafricani (COSATU) è veramente sconvolto dall'apprendere che la compagnia di sicurezza privata G4S, che gestisce il Centro di Riabilitazione di Mangaung, ha licenziato senza pietà più di 300 membri del Sindacato per i Diritti Civili della Polizia per aver partecipato ad una manifestazione di protesta.

Ciò ha portato ad un'ondata di risse ed accoltellamenti nelle prigioni a partire da metà Settembre, fino ad arrivare alla grave situazione dell'ultima settimana in cui un direttore carcerario è stato preso in ostaggio da quattro detenuti.

Ma ciò che è ancora più sconvolgente è che il governo abbia deciso di di privatizzare un'istituzione che dovrebbe essere dedita alla riabilitazione di coloro che hanno commesso crimini. E' uno scandalo nazionale che compagnie private si intaschino i soldi dei contribuenti per trarre profitto dai processi di riabilitazione sociale. Ancora peggio è che queste compagnie diano il benservito ai lavoratori per aver portato alla luce dei riflettori alcune problematiche delle loro condizioni di lavoro.

Lo scorso mese, Shurat HaDin Centro Legale d’Israele (ILC), ha sporto denuncia alla Commissione Australiana per i Diritti Umani (AHRC)  contro Jake Lynch, direttore del Centro per la Pace e gli Studi dei Conflitti all’Università di Sydney, colpevole di sostenere il movimento BDS.

L’ ILC, nato nel 2003, si auto-proclama essere “organizzazione no profit totalmente indipendente, senza alcuna affiliazione a qualsivoglia partito politico e/o autorità governativa”. Tuttavia Nitsana Darshan-Leitner, direttrice dell’organizzazione israeliana, ha privatamente ammesso di aver ricevuto direttive dal governo israeliano su quali casi perseguire e sul fatto che ILC avrebbe potuto contare sul servizio offerto dall’intelligence di Israele per procurare prove e testimoni.

Darshan-Leitner fece queste dichiarazioni nel 2007 ai diplomatici americani all’Ambasciata Statunitense a Tel Aviv, che riportarono la conversazione in un telegramma pubblicato nel 2011 da Wikileaks:

L'organizzazione Musulmani Americani per la Palestina (AMP) sta intensificando in questi giorni la propria campagna nazionale per porre fine agli aiuti finanziari statunitensi ad Israele. Un comunicato stampa dell'associazione dichiara come questo momento sia perfetto per la propria campagna, vista la disastrosa situazione economica del paese.

Osama Abu Irshaid, presidente dell'associazione, ha dichiarato che:

Da qualche anno a questa parte, articoli ed editoriali sulla stampa sudafricana e israeliana si sono rivelati un po' confusionari nella comparazione tra Israele e il Sud Africa dell'apartheid. Come sistemare la confusione mentale che permea questa discussione?

Prima di tutto, esaminiamo il significato di “apartheid”. Questo termine viene usato per definire il regime di dominazione politica ed emarginazione sociale basato sulla razza in vigore in Sud Africa dal 1948 al 1994. A fianco di questo significato, nella legge internazionale è emersa un'altra definizione, sempre redatta sull'esempio del Sud Africa ma che gradualmente ha cominciato a maturare.

War on Want accoglie con favore la mozione di principio approvata dall’Associazione degli insegnanti di East London (ELTA ) che condanna la complicità della G4S nel sistema carcerario israeliano e invita il consiglio municipale a rescindere i contratti con la G4S. L’ELTA fa parte dell'Unione nazionale degli insegnanti e rappresenta il 70 % degli insegnanti a Tower Hamlets (East London).

War on Want, lavorando in partnership con altre organizzazioni per i diritti dei detenuti palestinesi e contro la detenzione di minori, sta portando avanti una campagna per porre fine alla complicità della G4S con il sistema carcerario israeliano. La mozione dell’ELTA è un importante passo concreto in avanti per questa campagna. Nel 2007, la società britannica G4S Security ha firmato un contratto con le autorità carcerarie israeliane per fornire sistemi di sicurezza e altri servizi alle grandi prigioni israeliane. G4S fornisce apparecchiature alle prigioni israeliane in cui organizzazioni dei diritti umani hanno documentato torture sistematiche e maltrattamenti di prigionieri palestinesi, tra cui prigionieri bambini.

Lo scorso anno, la Coalizione della Costa Nord per la Palestina negli Stati Uniti ha lanciato una campagna per escludere Veolia, la multinazionale francese, da un contratto a Sonoma country, in California, riguardante il trasporto pubblico. Alan Moldawer, vice presidente esecutivo di Veolia Transportation US, ha scritto una lettera alle autorità della città in risposta alla campagna. Lo staff di Electronic Intifada è riuscito ad ottenerne una copia, il cui contenuto secondo Moldawer riguardava il volere “aggiornare sul fatto che la compagnia israeliana di Veolia Transportation aveva svenduto il ramo bus del suo business in Israele.”

BRUXELLES, 16 e 17 marzo 2013

Introduzione

Obiettivi e funzionamento del Tribunale Russell sulla Palestina

Il Tribunal Russell sulla Palestina (TRP) è un Tribunale Internazionale nato su iniziativa della società civile in seguito alla immobilità della comunità internazionale relativamente alle violazioni riconosciute del diritto internazionale commesse da Israele.

Il TRP ha, in cinque sessioni, trattato  la complicità e la responsabilità di Stati terzi, di imprese e di organizzazioni internazionali nell’occupazione israeliana dei territori palestinesi e nel mantenimento delle violazioni del diritto internazionale commesse da Israele. Inoltre ha messo in evidenza la continuità e la globalità della politica israeliana che mira, alla fine, a rendere impossibile la creazione di uno Stato palestinese.

« La legalità del Tribunale Russell deriva nello stesso tempo dalla sua assoluta impotenza e dalla sua universalità[1]». Il TRP non ha legittimità giuridica,  trae la sua forza dalla volontà della società civile di mettere fine alla situazione di impunità che perdura nei territori palestinesi. Non si colloca in un rapporto concorrenziale con le altre giurisdizioni (nazionali o internazionali) ma in una relazione di complementarietà con lo scopo di far applicare il diritto nella gestione del conflitto israelo-palestinese.

Il TRP ha costituito un comitato internazionale di patrocinio che comprende dei Premi Nobel, un ex Segretario generale delle Nazioni Unite, due ex Capi di Stato, e altre personalità che hanno esercitato alte funzioni politiche, e numerosissimi rappresentanti della società civile, scrittori, giornalisti, poeti, attori, registi, persone di scienza, professori, magistrati, avvocati (sito: www.russelltribunalonpalestine.com).

Il sindacato norvegese Industri Energi (58.000 iscritti) ha reciso il suo contratto con la società di sicurezza G4S in solidarietà con i palestinesi.

G4S opera negli insediamenti israeliani, e ora Industri Energi, membro della Confederazione dei sindacati norvegesi, ha reciso il contratto con la società.

Industri Energi, il sindacato dei lavoratori nel settore del petrolio e delle industrie ad alta intensità energetica, per anni ha utilizzato i servizi della società G4S Security presso i suoi uffici a Stavanger. Ora questo terminerà.

“La nostra decisione è un atto di solidarietà con la lotta del popolo palestinese”, ha detto il leader del sindacato Leif Sande.

In precedenza (dicembre 2012) l'Università di Oslo aveva interrotto il suo contratto con G4S per lo stesso motivo.

La seguente lettera aperta è stata scritta da Ismail Pater, presidente dell'associazione amici di al-aqsa (FOA, e indirizzata all'ambasciatore saudita nel Regno Unito.

Vostra Eccellenza,

scriviamo questa lettera con grande preoccupazione in seguito alle notizie secondo le quale l'Arabia Saudita starebbe avvalendosi dei servizi della compagnia G4S per gestire l'annuale pellegrinaggio a La Mecca, con l'intento di portare alla Vs. attenzione alcune attività della compagnia sopracitata che, speriamo, possano spronarVi a riconsiderare la Vs. scelta. In primo luogo, G4S per anni ha tratto profitto dall'occupazione israeliana della terra palestinese.