LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Notizie BDS

Notizie internazionali del movimento globale BDS.

Insieme a Grecia e Usa, l'esercitazione più grande mai svoltasi in Israele. Si chiama Blue Flag

di Manlio Dinucci

I cacciabombardieri italiani Tornado, Eurofighter 2000, F-16 Falcon e altri, che nel 2011 bombardarono la Libia partecipando a 1182 missioni nell'operazione Nato «Unified Protector», sono di nuovo pronti al decollo. Non per una nuova guerra alla Libia, ormai disintegrata e nel caos (anche il terminale del gasdotto per l'Italia è sotto attacco), ma per preparare altre guerre. Parteciperanno in novembre alla più grande esercitazione di guerra aerea mai svoltasi in Israele.

di Antony Loewenstein

Il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS), una crescente iniziativa palestinese che va ad attaccare le relazioni istituzionali con le colonie illegali israeliane, ha guadagnato molta popolarità. In Australia, il movimento è cresciuto lentamente, dato che Israele continua a sottrarsi alla legislazione internazionale, ed ora sta affrontando una delle sue più grandi sfide agli occhi dell’opinione pubblica.

Shurat HaDin – Centro Legale di Israele (ILC) è un’organizzazione israeliana che si proclama essere un’associazione civile per “combattere a favore dei diritti delle centinaia di persone vittime del terrorismo”. In questi giorni ha portato Jake Lynch [in foto], direttore del Centro per la Pace e per gli Studi dei Conflitti (CPACS), davanti la Corte Federale australiana. Secondo ILC, Lynch avrebbe infranto il decreto contro la discriminazione razziale del 1975 rifiutandosi di sponsorizzare la candidatura del suo collega israeliano Dan Avnon. Lynch e il CPACS aderiscono al movimento BDS, e poichè Avnon lavora alla Hebrew University of Jerusalem - un centro culturale chiave preso di mira dal BDS [1] per via della sua cosiddetta complicità con le colonie illegali – Lynch aveva declinato di essere nominato come suo referente.

Il capo di stato maggiore dell'aeronautica Preziosa a Tel Aviv in vista delle esercitazioni Bandiera Blu. Intanto l'aviazione israeliana accresce le capacità di attacco

di Stephanie Westbrook

Un nuovo piano dell'aeronautica israeliana mira ad aumentare di 10 volte il numero di obiettivi che è in grado di rilevare e distruggere. È quanto ha dichiarato il capo delle Operazioni Aeree della Israel Air Force (IAF), Brigadier Generale Amikam Norkin, in un intervista esclusiva con Defense News. Il nuovo piano, Expanding Attack Capacity (EAC), punta ad un uso "massiccio, persistente e punitivo" della cosiddetta "forza aerea di precisione" per ridurre la durata delle guerre future e evitare l'uso di forze di terra, considerato costoso e dannoso in termini diplomatici. 

Il Consigliere per la sicurezza nazionale uscente, Yaakov Amidror, ha detto domenica che se i colloqui di pace di Israele con i palestinesi si dovessero bloccare, la pressione internazionale su Israele potrebbe aumentare, il ché potrebbe comportare boicottaggi più severi.

"È chiaro a tutti che gestire la pressione internazionale dipende dai progressi dei negoziati, e se i colloqui fallissero, si darà a tutti coloro che sono interessati a boicottarci tutte le ragioni per farlo", ha detto Amidror, notando in particolare i divieti europei, che crede possano aggravarsi.

Inoltre, ha aggiunto, se gli Stati Uniti dovessero perdere la loro influenza nel Medio Oriente, così sarà anche per Israele, sottolineando che "tutti quelli che vogliono che Obama perda potere devono tener conto di ciò. Anche Israele perderebbe il suo potere e le due cose sono collegate".

L’Università di Bergen in Norvegia ha deciso di non assegnare un contratto per la sicurezza alla società G4S a causa di "danni alla reputazione" che risulterebbero dai rapporti con una impresa coinvolta nella violazione dei diritti umani contro il popolo palestinese e in altre parti del mondo.

Il giornale Klassekampen riporta la notizia che sebbene la G4S abbia presentato l'offerta più bassa in gara, l'Università di Bergen ha aggiunto altri 2,5 milioni di corone norvegesi (Euro 310.000), cifra stimata dei costi per tener conto dei potenziali danni alla sua reputazione.

Ingvild Skogvold ha tradotto degli estratti pertinenti dell’articolo:

"Abbiamo un chiaro insieme di valori fondamentali. Entrare in rapporti con le società che non hanno lo stesso quadro etico risulterebbe dannoso per l’immagine della nostra istituzione. Questo è specificamente legato alla copertura mediatica delle attività della G4S in Cisgiordania", ha detto Dag Rune Olsen, rettore dell'Università di Bergen.

“Gli Accordi di Oslo si sono rivelati uno strumento capace di annientare il movimento nazionale di resistenza palestinese, e di assicurare a Israele il controllo della vita quotidiana della popolazione occupata senza dover rispondere di alcuna responsabilità.” Incontro nel villaggio di Bil’in con Michel Warschawsky, storico attivista israeliano, direttore dell’Alternative Information Center.

di Stefano Nanni da Bil’in, Territori Palestinesi occupati

Michel Warschawsky non è un attivista qualunque. Nato nel 1949 da una famiglia ebrea ortodossa di origine francese, arrivò in Israele per la prima volta nel 1965 per studiare nella yeshiva (scuola dedicata agli studi del Talmud e della Torah) Mercaz Harav.

Due anni più tardi la guerra del 1967 segnerà l’inizio dell’Occupazione israeliana in Palestina: per Warschawsky è questo un momento di svolta sia individuale che politica, e che lo porterà ad essere uno degli attivisti anti-sionisti più importanti nel panorama israeliano. 

La sua lunga carriera politica – ripercorsa recentemente in un’intervista realizzata da Haaretz – è strettamente legata al mondo del pacifismo e della sinistra israeliana. Come testimoniato dalla partecipazione all’Organizzazione Socialista Israeliana Maptzen (“Compasso”), nata nel 1962 da dissidenti del Partito Comunista Israeliano e attiva fino alla fine degli anni ’80, che proponeva un’analisi e un’opposizione radicali al sionismo; dalla fondazione di Yesh Gvul (“C’è un limite”), movimento di soldati riservisti che nel 1982 si rifiutarono di servire nell’esercito nel corso della guerra contro il Libano; e infine dalla creazione nel 1984 dell’Alternative Information Center, Ong israelo-palestinese di è cui direttore, che rappresenta ancora oggi una fondamentale risorsa di informazione alternativa.

I ministri sudafricani non visitano Israele, ha detto il Ministro per le Relazioni Internazionali, Maite Nkoana - Mashabane.

"I nostri amici palestinesi non ci hanno mai chiesto il nostro disimpegno da Israele [attraverso la sospensione di relazioni diplomatiche]. Ci hanno chiesto in riunioni formali di non impegnarci con il regime", ha detto durante una riunione del comitato per le relazioni internazionali del Congresso dei Sindacati Sudafricani (COSATU).

"I ministri del Sudafrica attualmente non fanno viaggi in Israele. Anche il Consiglio dei Deputati ebraici, con cui abbiamo rapporti, conosce il perché i nostri ministri non vanno in Israele".

Attivisti in solidarietà con la Palestina a St. Louis, nel Missouri, stanno festeggiando la vittoria dopo che la Veolia Water del Nord America si è ritirata da un accordo di consulenza, per il valore di 250.000 dollari, con la divisione idrica della città.

La Veolia Water del Nord America, con sede a Chicago, è una filiale della multinazionale francese Veolia per i servizi municipali. Quest'ultima è stata oggetto di proteste in tutto il mondo e di appelli al boicottaggio a causa del suo trarre profitto partecipando all'occupazione israeliana delle terre palestinesi.

Più di 150 persone di sono ritrovate ieri Mercoledì 30 Ottobre di fronte al Palazzo di Giustizia di Parigi, in solidarietà coi 4 attivisti BDS francesi sotto processo. Questo presidio di successo è stata un’ulteriore opportunità per informare la gente sulle campagne BDS, firmare petizioni all’attenzione della dirigenza della Orange affinchè la compagnia di telecomunicazione interrompi i suoi rapporti con Israele e distribuire opuscoli contro le compagnie agricole israeliane che traggono profitto dalle politiche coloniali e di apartheid. Il processo non è entrata nel merito poiché gli avvocati difensori degli attivisti hanno presentato un’istanza per il suo annullamento all’inizio dell’udienza.

Roma, 22 ottobre 2013, ore 19.00. A Palazzo Chigi il Premier israeliano Netanyahu incontra il Primo Ministro italiano Letta. L'incontro, cui la stampa nazionale ha dato poco rilievo, ha la funzione di ribadire l'amicizia "stretta in ogni campo" tra Israele e l'Italia poche ore prima del colloquio, ospitato a Roma, tra lo stesso Netanyahu e il segretario di Stato USA John Kerry.

Il Gruppo BDS Roma decide di presenziare l'evento, con lo scopo di informare i cittadini romani, tramite volantinaggio e interviste ai passanti (tra cui F. Mussi e A. Occhetto, volti noti della sinistra italiana), di cosa sta accadendo a Palazzo Chigi.