LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Notizie BDS

Notizie internazionali del movimento globale BDS.

Il giornale israeliano Maariv ha riportato la notizia secondo cui l’Unione Europea, in collaborazione con funzionari israeliani, starebbe per introdurre alcune modifiche che permetterebbero alle istituzioni israeliane locate e/o che traggono profitti dai Territori Occupati di continuare a godere dei finanziamenti europei.

Le nuove modifiche permetterebbero alle compagnie e alle istituzioni israeliane di spostare I loro capitali in investimenti nelle colonie e nelle imprese che operano al di là della Linea Verde attraverso le loro società sussidiarie e le loro divisioni, il tutto mentre il loro principale budget operativo continuerebbe ad essere nutrito coi finanziamenti europei. Se implementato, questo nuovo meccanismo permetterebbe ad Israele di partecipare al prestigioso programma Horizon 2020, il quale porterebbe ad un totale di 300 mln di € in finanziamenti per le istituzioni scientifiche ed accademiche israeliane.

Questa settimana, Anshel Pfeffer ha scritto su Haaretz che:

La battaglia che si combatte in questi giorni è quella contro il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele. Grandi sforzi sono stati fatti dal governo israeliano e dalle organizzazioni filo israeliane per soffocare il BDS. Questa settimana ho scoperto che nell’ambasciata israeliana a Londra, ci sono due persone (un diplomatico e un impiegato locale) il cui lavoro a tempo pieno è monitorare ed analizzare le azioni BDS. A quanto pare, il Ministro degli Affari Esteri israeliano e il suo corpo diplomatico da soli non sono sufficienti, così il Premier Netanyahu ha aggiunto l’obbligo di opporsi al movimento BDS alle responsabilità ufficiali di Yuval Steinitz, Ministro degli Affari Strategici.

di Riccardo Carraro, Servizio Civile Internazionale

Con il termine resistenza popolare di solito si fa riferimento alla partecipazione collettiva e dal basso ad una lotta, che si caratterizza per essere inclusiva di molti settori della società[...] senza distinzione di genere, età, cultura.

Anche se ogni lotta popolare ha sue specificità e caratteristiche, ci sono elementi comuni condivisi da tutte le lotte che si definiscono tali.

Il rifiuto di delegare a qualcun altro l'azione è uno di questi (ancora di più se questo altro è in una posizione superiore), la determinazione a partecipare, a riprendere in mano con responsabilità la propria vita e il proprio destino personale e comunitario.

Tutte le lotte popolari hanno in comune la capacità di scegliere da che parte stare, la determinazione a rivendicare dignità, il desiderio di reagire a violenza, repressione, abuso di potere. Una lotta popolare nasce quando un gruppo di persone smette di rimanere indifferente.

Una manifestazione nazionale contro il vertice Italia-Israele in programma il 2 dicembre alla Reggia di Venaria. L' annuncio, comparso su Infoaut, voce degli autonomi, convoca manifestanti per boicottare l'incontro tra i premier Enrico Letta e Benjamin Netanyahu.

Sempre a Torino è stato organizzato un corteo, il prossimo 30 novembre. Gli appuntamenti, concordati ieri nel corso di una prima riunione nella sala Antico Macello di via Matteo Pescatore, hanno il supporto del centro sociale Askatasuna.

Il 25 ottobre, a Palazzo Nuovo, il filosofo Gianni Vattimo, insieme al docente del politecnico e attivista No Tav, Massimo Zucchetti, e al comitato "Mai complici di Israele" presenteranno la campagna per boicottare l'evento.

Fonte: La Repubblica

Contro il vertice Italia-Israele

A distanza di due mesi dal suo insediamento, il governo delle larghe intese si precipita ad inviare in Israele il suo primo ministro, come sua prima visita fuori dall'Europa, con l'obiettivo di confermare la continuità della politica italiana sulle questioni mediorientali ed il suo sostegno incondizionato ad Israele.

Israele, grazie all'altissimo numero di aziende create nei settori dell'innovazione tecnologica e della ricerca, viene considerato come la nazione start up per eccellenza. “Abbiamo molto da imparare da Israele”, dichiara Enrico Letta durante il suo colloquio col premier israeliano, che lo riceve il 1° luglio 2013 nel suo ufficio a Gerusalemme. L'Italia vuole più innovazione nella propria economia e per questo intende rafforzare la cooperazione con Israele. “Ho avuto l'opportunità di vedere quanto è intensa e profonda la cooperazione bilaterale tra i nostri due paesi ma ho anche capito come possiamo rafforzare questa cooperazione... Abbiamo fissato come data il 2 dicembre per il vertice bilaterale, il quarto... In quell'occasione si cercherà di finalizzare accordi già in essere in campo universitario ma anche energetico sul quale oggi abbiamo avuto una conversazione interessante”.

Uno dei più grandi sindacati del Regno Unito lo scorso venerdì ha richiesto alla controversa società di sicurezza G4S di ritirarsi da Israele. Il colosso della sicurezza britannico-danese è stato un obiettivo importante per gli attivisti a causa del suo coinvolgimento in diverse prigioni israeliane.

Dave Prentis, segretario generale dell’UNISON, ha scritto a G4S dicendo:

Capisco che le vostre attività in Israele e nei territori occupati palestinesi rappresentano solo l'uno per cento dei profitti G4S.

Tuttavia, credo che i rischi di reputazione che queste attività comportano per la vostra compagnia siano maggiori [del profitto] e Vi invito a ritirarvi ora dal fare affari in Israele e nei territori occupati palestinesi.

Nel comunicato stampa che annuncia la lettera di Prentis all’amministratore delegato di G4S Ashley Almanza, UNISON ha elencato la complicità della compagnia.

In data 8 Ottobre 2013 il ministro del turismo e della cultura Massimo Bray si è recato ad Hebron e si è fatto guidare presso la colonia illegale di Beit Hadasa da David Wilder, leader dei coloni israeliani e portavoce della comunità ebraica di Hebron.

Ricordiamo al ministro che la Corte internazionale di giustizia ha confermato l'illegalità degli insediamenti israeliani, che violano l'art. 49.6 della Quarta Convenzione di Ginevra.

Il ministro ha così violato la legge internazionale che ha stabilito l'illegalità delle colonie.

David Wilder è anche molto conosciuto per le aggressioni fisiche e verbali rivolte nei confronti di Palestinesi, attivisti Israeliani e internazionali.
L'International Solidarity Movement condanna la gravita' di questo episodio senza precedenti in cui un Ministro Europeo ha deciso di farsi accompagnare in una visita ufficiale da un colono che vive in una situazione di illegalita' e che rappresenta una minaccia quotidiana per la comunita' palestinese.

La star dei Pink Floyd Roger Waters ha criticato il giornale israeliano Yediot Ahronot per aver distorto le sue parole durante un’intervista rilasciata al suo giornalista Alon Hadar.

Waters ha anche ripetuto che Israele è colpevole di una “chiaro e semplice crimine” di apartheid nei confronti della popolazione palestinese.

Waters ha scritto in una nota sulla sua pagina Facebook che: “La pacata, ragionevole e benevola conversazione che Alone ed io abbiamo avuto […] era da intendersi come modo per comunicare coi miei fans australiani, per spiegare le mie posizioni sul movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS), per abbattere i muri e per fare luce su possibili fraintendimenti e le nostre comuni difficili posizioni.”

Invece, Waters sostiene che l’intervista “sia stata riscritta con toni combattivi, irascibili, da mastino” e rimpieta con “distorsioni e menzogne”.

Il 9 Ottobre 2013, Barbara Harvey, avvocatessa del National Lawyers Guild e membro del Guild’s Free Palestine Subcommittee, ha inviato la seguente lettera all’Ufficio dei Supervisori della città di Sonoma County per conto di Omar Barghouti, organizzatore del movimento palestinese BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni).

La lettera è stata scritta in risposta ad un comunicato di Veolia [1], la corporazione multinazionale francese, alle autorità di Sonoma County, che parlava della vendita della sua linea di bus che operava nei Territori Occupati [2]. Veolia scrisse il comunicato in risposta alla campagna di massa della comunità della contea che chiedeva la riapertura della gara di appalto del sistema di trasporto pubblico della contea assegnato a Veolia, concentrando l’attenzione sul coinvolgimento della multinazionale nei Territori Palestinesi Occupati.

Nella sua lettera, Veolia attaccò il movimento BDS e Omar Barghouti con infondate ingiurie. La lettera di Harvey confuta i falsi proclami di Veolia e risulta essere una risorsa di informazioni per situazioni e accuse similari.

Il 28 Settembre 2013, ad Utrecht, il sindacato olandese ABVAKABO-FNV insieme con le organizzazioni olandesi Cordaid, A Different Jewish Voice, PalestineLink, Workgroup Palestine Kairos Netherlands, DocP e  Foundation XminY, hanno organizzato una conferenza per incrementare lo slancia della continua crescita in Olanda e in Europa del movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele finchè questo non si atterrà al rispetto delle leggi internazionali.

Nominata “Conferenza per la pace in Palestina e Israele: sindacati a cittadini in azione insieme contro l’occupazione”, la conferenza è stata partecipata da più di 100 persone provenienti da sindacati, ONG e varie associazioni.

Tra i momenti salienti della conferenza ci sono stati il discorso d’apertura di Rafeef Ziadah per conto del PTUC-BDS (Colazioni dei Sindacati Palestinesi per il BDS) e un entusiasmante discorso di chiusura di Cees Flinterman, professore di diritto internazionale e membro del Comitato ONU per i Diritti Umani. Nelle sue note di chiusura, Flinterman ha evidenziato il consenso generale dei partecipanti riguardante I seguenti sei punti (traduzione non ufficiale):