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Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Notizie BDS

Notizie internazionali del movimento globale BDS.

John Kerry è irritato. Benjamin Netanyahu fuorioso. Le lobby sioniste furibonde.

Ovviamente si sta parlando delle controversìa sulle nuove linee guida rilasciate dall'Unione Europea che metteranno fine ai finanziamenti e ai prestiti alle compagnie e alle istituzioni attive nelle colonie israeliane nei Territori Palestinesi Occupati. Ma più si analizza la questione, più si arriva alla conclusione che Israele e la sua cerchia di sostenitori hanno ben poco di cui lamentarsi.

Dopo aver terminato il suo servizio di trasporto pubblico con le linee bus nella colonia di Modi'in lo scorso mese, Velia Transportation Israel (Connex Israel) ha annunciato sul suo sito web la scorsa settimana di aver venduto i veicoli usati per i servizi di trasporto alla compagnia israeliana Afikim.

A seguito dell'udienza all'Alta Corte di Alençon lo scorso 27 Giugno, durante la quale il Pubblico Ministero aveva chiesto pesanti ammende (1.000€ a testa) per i sette attivisti accusati, questo verdetto è stato aspettato con molta impazienza.

Sebbene sia stata ammessa l'impossibilità di condannare gli accusati per incitamento alla discriminazione su basi “nazionalistiche”, la Corte ha tuttavia trovato possibile condannare gli attivisti per “intralcio del normale esercizio di attività commerciale.”

Un gruppo di 51 membri del Parlamento Europeo ha scritto all'Alto Rappresentante della Politica Estera dell'UE Catherine Ashton, in quello che è l'ultimo di una serie di appelli rivolti all'Europa atti ad incitarla a non annacquare o ritirare le nuove linee guida che proibiscono all'Europa di riconoscere la sovranità di Israele sulla Cisgiordania e sulla Striscia di Gaza.

Annunciate a Luglio, le nuove linee guida dovrebbero nello specifico bloccare i finanziamenti europei a quei progetti israeliani locati nei Territori Occupati, e sospendere i prestiti alle compagnie e alle istituzioni israeliane che operano in Cisgiordania.

In questo momento storico, l'Unione Europea sta affrontando un importante test della sua capacità di volontà, data la grande pressione portata da Israele, dalle sue lobby presenti in Europa e dagli Stati Uniti per abrogare o annacquare queste nuove linee guida, con lo stato ebraico che ha dichiarato che non prenderà parte al nuovo grande progetto di ricerca e sviluppo Horizon 2020 se le nuove direttive non verranno per lo meno modificate.

L'Istituto per la Conoscenza del Medio Oriente ha pubblicato la traduzione di un'intervista in ebraico fatta a Roger Waters apparsa il 18 Settembre 2013 sul giornale israeliano Yedioth Ahronoth. Roger Waters è diventato una figura molto controversa in Israele per il suo solido sostegno al movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS). Nell'intervista che segue difende le sue posizioni sull'uso del termine apartheid per descrivere l'occupazione israeliana, afferma che incolpare i palestinesi per questo conflitto è come dare la colpo di uno stupro a chi l'ha subito e che il muro di separazione israeliano è cento volte più raccapricciante del muro di Berlino.

In una lettera inviata all'Alto Rappresentante dell'UE delle Politiche Estere Catherine Ashton, 51 membri del Parlamento Europeo si sono appellati per la piena applicazione delle nuove linee guida europee la cui entrata in vigore è prevista per il 1 Gennaio 2014.

La linee guida vietano l'erogazione di finanziamenti europei per progetti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati e per enti israeliani le cui attività si espandono nella Cisgiordania occupata., nelle Alture del Golan o a Gerusalemme Est. Richiedono anche che in qualsiasi accordo sottoscritto con Israele, questo dichiari la sua non sovranità nelle aree sopracitate, escludendole così automaticamente dall'accordo.

Da quando L'Unione Europea ha annunciato le sue nuove linee guida riguardanti le sue possibili relazioni con attività nei Territori Occupati a Luglio, Israele, e più recentemente anche gli Stati Uniti, hanno fatto grandi pressioni contro la loro applicazione. Il 16 Settembre, un gruppo di ex ufficiali dell'Unione ha sottoscritto una lettera ai Ministri degli Esteri europei incitandoli a resistere alle pressioni e applicare le linee guida così come erano state pianificate.

Le nuove normative, che limiterebbero il coinvolgimento accademico e finanziario dell'Europa negli enti israeliani che operano al di là della Linea Verde, rappresentano un importante sviluppo della situazione, nonostante l'impatto limitato che potrebbero effettivamente avere: le nuove direttive rappresentano una delle prime serie conseguenze che Israele deve affrontare (negli ultimi anni) per la sua continua ed illegale espansione delle colonie e per l'attuale occupazione militare.

Shimon Peres, l'attuale presidente di Israele che negli anni 60 supervisionò lo sviluppo di armi nucleare del paese israeliano, ha organizzato una festa piena di celebrità per il 90esimo compleanno, mascherandola da conferenza presidenziale, lo scorso Giugno. Israel’s president and the man who oversaw the country’s secret development of a nuclear bomb in the 1960s, held a star-studded 90th birthday party masquerading as a presidential conference in June. Tralasciando l'ombra gettata dalla decisione del fisico britannico Stephen Hawking di boicottare l'evento, il tutto è risultato essere uno sfrontato tributo alla vita e al lavoro svolto da Peres da parte di una lunga lista di personalità internazionali, dall'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton a Barbra Streisand.

Tuttavia, come evidenziato da un sito web israeliano, questo party da 3 mln di $ al capo dello stato israeliano è stato principalmente finanziato dall'industria bellica: i tre maggiori finanziatori erano famosi imprenditori di armamenti, incluso il presidente onorario della conferenza, Aaron Frenkel.

Più di 600 intellettuali, professori universitari e noti artisti israeliani hanno inviato una petizione al Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e all'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la sicurezza Catherine Ashton a sostegno delle linee guida dell'UE che escludono finanziamenti a enti israeliani attivi nei territori occupati.

I firmatari della petizione comprendono sette vincitori dell'Israel Prize (Dani Karavan, Alex Levac, David Tartakover, Shimon Sandbank, Zeev Sternhell , Yehoshua Kolodny e David Harel), così come il drammaturgo Yehoshua Sobol, l’ex direttore generale del Ministero degli Esteri israeliano Alon Liel e l'ex procuratore generale Michael Ben-Yair. 

Petizione israeliana a sostegno delle linee guida dell'UE sui finanziamenti a enti israeliani 

Noi sottoscritti sosteniamo la raccomandazione dell'Unione europea ai suoi Stati membri di evitare di firmare accordi con enti e aziende israeliani nel caso svolgessero, direttamente o indirettamente, attività nei territori occupati oltre la linea verde del 4 giugno 1967.

Una lettera firmata da 15 ex leader europei contrasta i tentativi da parte di Israele e degli Stati Uniti di far sospendere o ritardare l’attuazione della misura per porre termine alla cooperazione con le imprese negli insediamenti.

Un gruppo di 15 ex leader europei ha chiesto all'Unione europea di non attenuare o ritardare le nuove linee guida sugli insediamenti che entreranno in vigore il 1° gennaio 2014, e in particolare per garantire che si applichino al programma di cooperazione scientifica Horizon 2020.

La lettera, datata 16 settembre, è stata inviata a tutti i ministri degli esteri dell'UE dal Gruppo europeo delle persone eminenti, il cui obiettivo dichiarato è quello di promuovere la pace israelo-palestinese. Il gruppo è co- presieduto dall'ex ministro degli esteri francese Hubert Védrine, dall’ex vice ministro degli Esteri tedesco Wolfgang Ischinger e dell'ex ambasciatore britannico all’ONU Jeremy Greenstock.