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di Yara Sa’di

Varie istituzioni accademiche israeliane hanno introdotto corsi e programmi di hasbara - il termine ebraico utilizzato per descrivere i tentativi di Israele di ripulire la propria immagine mentre l’occupazione e l’aggressione militare lo rende sempre più impopolare in tutto il mondo .

Un nuovo rapporto dell’Academic Watch Project mostra che invece di promuovere il pensiero critico e di inchiesta, questi corsi presso istituzioni accademiche servono a promuovere le politiche dello Stato di Israele e mascherare i suoi crimini. L'Academic Watch Project è composto di studenti palestinesi presso istituzioni accademiche israeliane ed è dedicato ad esporre le discriminazioni all'interno del mondo accademico israeliano e la sua connessione con l'occupazione militare e le politiche di apartheid israeliane.

Il rapporto "Una parola sulla Hasbara" si propone di esaminare il contenuto di questi corsi e programmi e i relativi finanziamenti. Mira inoltre a rivelare le loro connessioni con i Ministeri degli Affari Esteri e della Diplomazia Pubblica e dei gruppi sionisti internazionali.

Lo scorso mese, il Consiglio Generale della Federazione degli Studenti Francofoni del Belgio ha approvato una mozione che chiede 'la sospensione delle relazioni con le università israeliane.'

Un’associazione studentesca belga ha votato a favore del boicottaggio accademico di Israele.

Nella votazione del mese scorso, il Consiglio Generale della Federazione degli Studenti Francofoni del Belgio (FEF) ha approvato una mozione che chiede "la sospensione dei rapporti con le università israeliane", ha riferito mercoledì il quotidiano belga Le Soir. La mozione è stata sostenuta dall’85 per cento dei votanti.

La risoluzione non è vincolante per le istituzioni belghe di istruzione superiore.

In un'intervista pubblicata venerdì, il presidente del FEF, David Mendez Yepez, ha detto a Le Soir che la sua organizzazione aveva tenuto segreto il voto del 13 aprile fino ad ora "in modo da poter comunicare con persone che sarebbero rimaste sconvolte o spaventati dalla nostra posizione." Circa 500 delegati hanno votato, ha detto.

FEF rappresenta circa 100.000 studenti provenienti da 25 istituti.

Il matematico britannico, uno degli scienziati più noti al mondo, ha ritirato la sua partecipazione ad un evento promosso dal presidente Shimon Peres a Gerusalemme

La notizia sta facendo il giro del mondo. Stephen Hawking, uno degli scienziati più famosi, ha aderito alle iniziative di boicottaggio di Israele promosse da accademici e personaggi internazionali in segno di protesta contro il trattamento dei palestinesi da parte dello Stato ebraico. E lo ha fatto annunciando il ritiro della sua partecipazione ad un evento promosso dal presidente israeliano Shimon Peres a Gerusalemme. Lo riferisce il quotidiano britannico The Guardian.

Hawking è un matematico, fisico e cosmologo britannico, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri. Pur essendo condannato all'immobilità dall'atrofia muscolare progressiva, ha occupato la cattedra lucasiana di matematica all'Università di Cambridge dal 1979 al 30 settembre 2009. È membro della Royal Society, della Royal Society of Arts, della Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 2009 ha ricevuto la Medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza degli Stati Uniti d'America, conferitagli dal presidente Obama.

Lo scorso fine settimana l'Assemblea Generale dell'Associazione per gli Studi Americani e Asiatici ha votato (in occasione della riunione dei soci che si tiene annualmente a Seattle) una risoluzione in sostegno al boicottaggio accademico di Israele, in solidarietà con il movimento mondiale nato in risposta all'appello della società civile palestinese.

L'AAAS è la PRIMA organizzazione accademica statunitense ad aderire alla campagna di boicottaggio delle istituzioni israeliane.

La risoluzione votata può essere letta e scaricata qui: http://www.scribd.com/doc/137036139/Proposal-to-the-Association-for-Asian-American-Studies-to-Support-a-Boycott-of-Israeli-Academic-Institutions

La lettera aperta scritta per sostenere e incoraggiare la decisione dell'AAAS può essere letta al link: http://rahimk.tumblr.com/post/48427274886/three-reasons-why-asian-american-scholars-should

Fonte: US Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel

Traduzione di Sara Bergamini

Il Consiglio Studentesco dell’Università di California a Berkeley ha votato Giovedì mattina a favore di una mozione che richiede all’amministrazione dell’Università di California di disinvestire dalle aziende che traggono profitti dall’occupazione israeliana.

In un incontro che è durato quasi dieci ore, il Daily Californian riporta che:

L’Auditorio Anna Head Alumnae è stato invaso da centinaia di studenti, docenti ed esponenti della comunità universitaria di Berkeley, che si sono impegnati in un controverso dibattito riguardante la mozione SB 160.

SB 160, firmata dal membro di Azione Studentesca George Kadifa, definisce il sistema dell’Università di California come “terza parte complice” nella “occupazione illegale e conseguenti abusi dei diritti umani” da parte di Israele e chiede il disinvestimento di più di 14 milioni di dollari delle risorse dell’Università di California dai titoli azionari Caterpillar, Hewlett-Packard e Cement Roadstone Holdings (CRH). Secondo il documento, queste compagnie forniscono equipaggiamenti, materiali e tecnologie all’esercito israeliano, compresi bulldozer e sistemi di identificazione biometrici.

Il voto finale, conclusosi proprio prima delle 5.30 del mattino, è stato accolto da applausi, salti e grida di gioia da parte dei sostenitori della mozione.

Il componenente indipendente del Consiglio e co-fautore del documento Sadia Saifuddin ha detto che vedeva il voto come il culmine di anni di lotta.

“Stanotte non è questione di corporazioni,” ha detto, “Si tratta di chiedere a noi stessi prima di andare a letto se il nostro denaro va verso la distruzione di case, verso l’erezione di un muro. Sono una studentessa lavoratrice. E non voglio che un centesimo del mio denaro vada ad alimentare l’occupazione dei miei fratelli e sorelle.”

Il Consiglio studentesco dell'Università di Sydney ha approvato una mozione che sostiene le azioni di boicottaggio accademico di Israele da parte del professore associato Jake Lynch.

La mozione è stata presentata in risposta agli attacchi contro il Professor Lynch per essersi rifiutato di assistere Dan Avnon – un professore dell'Università ebraica in Israele - nel mese di dicembre.

Il Consiglio studentesco (SRC) ha inoltre votato perché siano interrotti tutti i legami universitari con la Technion University di Haifa, Israele.

Al suo Congresso, il Sindacato degli insegnanti di Irlanda (TUI) è diventato il primo sindacato accademico in Europa a sostenere l'appello palestinese per il boicottaggio accademico di Israele. La mozione, che è stata approvata all'unanimità, definisce Israele come "Stato di apartheid" e chiede "a tutti i membri di cessare ogni collaborazione culturale e accademica con Israele, tra cui lo scambio [istituzionale] di ricercatori, studenti e personalità accademiche, così come tutte le collaborazione ai programmi di ricerca".

La TUI sta affrontando una reazione negativa da apologeti dell'Apartheid israeliana per aver preso questa posizione di principio in solidarietà con i palestinesi. Mostrare la nostra solidarietà con la TUI e il popolo palestinese è davvero di fondamentale importanza in questo momento.

Accademici palestinesi, insegnanti e scrittori hanno già espresso il loro sostegno per la mozione. Fallo anche tu.

Prendi due minuti per inviare un breve messaggio di sostegno al TUI:

Vai al sito web del TUI e utilizza il modulo di contatto per inviare un breve messaggio di sostegno - anche qualcosa di semplice come:

"I am writing to thank the TUI for taking a principled stand for peace and justice in Palestine and Israel. You have my full support for your stance in favour an academic boycott of Israel."

Si prega inoltre di condividere questa immagine su Facebook.

Fonte: Ireland Palestine Solidarity Campaign 

Traduzione di BDS Italia

Nel suo congresso annuale tenutosi giovedì 4 aprile 2013, il Sindacato irlandese degli insegnanti (TUI) è il primo sindacato universitario europeo a condividere l’appello palestinese per il boicottaggio accademico di Israele.

La mozione, approvata all’unanimità nella sessione mattutina odierna, definisce Israele come uno “Stato di apartheid”, lancia un appello ai membri del sindacato affinché interrompano ogni forma di collaborazione culturale e accademica con Israele, incluso lo scambio di scienziati, studenti e personalità accademiche, nonché tutti i programmi di ricerca in cooperazione. Più avanti la mozione si appella al Sindacato irlandese di tutti i lavoratori perché intraprenda la campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro lo Stato di apartheid fino a quando Israele, riconoscendo il diritto internazionale e tutte le risoluzioni ONU nei suoi confronti, non interrompa l’illegale assedio di Gaza e l'occupazione della Cisgiordania; infine chiede che il sindacato TUI degli insegnanti conduca una campagna di sensibilizzazione presso i propri membri sulla necessità del  BDS.

Il Comitato britannico per le Università della Palestina (BRICUP) ha accolto con favore l'esito del Tribunale del lavoro sulla causa intentata da Ronnie Fraser contro il proprio sindacato, University and College Union (UCU). L’accusa del ex professore universitario di antisemitismo istituzionale nel sindacato è stato del tutto respinta.

La causa "Fraser contro UCU" è stata vista da attivisti come un banco di prova per il diritto di tutti i sindacati della Gran Bretagna a sostenere il boicottaggio delle università e dei prodotti israeliani, insieme alle imprese che operano nei Territori palestinesi occupati. Ha anche importanti implicazioni per la libertà di espressione su Palestina ed Israele nei campus universitari.

Questo volantino è stato distribuito nel corso della contestazione attuata da un gruppo di antimilitaristi anarchici al laboratorio denominato “Embedded Electronics and Computing Systems” dell’università d’ingegneria di Trento, che ha collaborato con l’IAI (il più grosso complesso di produzione militare israeliano) fino al 2011.

Sabotiamo il meccanismo della guerra, fermiamo le collaborazioni di morte.


 AL FIANCO DEL POPOLO PALESTINESE
OSTACOLIAMO LE COLLABORAZIONI TRA ITALIA E ISRAELE

L’8 novembre scatta l’operazione “Pilastro della difesa”: l’esercito israeliano invade la Striscia di Gaza e comincia un nuovo massacro della popolazione palestinese. Sono già oltre cento i morti.