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Gli attivisti in solidarietà con la Palestina nel Regno Unito hanno gridato vittoria Lunedì, quando il Consiglio Esecutivo Nazionale (NEC) del Sindacato Nazionale Studentesco (NUS) ha votato l’approvazione di una mozione in solidarietà con la Palestine, e per un embargo delle armi contro Israele.

La mozione del NEC ha condannato il letale assalto di Israele in corso e il blocco della Striscia di Gaza.

Ha anche invitato i membri del NUS, che calcola sette milioni di student, a boicottare “le corporazioni complici del finanziamento e dell’aiuto all’apparato militare israeliano, G4S e Hewlett Packard incluse.”

Le rappresentanze sindacali del Politecnico di Torino hanno avanzato una richiesta precisa al CdA dell'ateneo: sospendete le partnership del Politecnico con le università israeliane fino a che non sarà cessato il fuoco. Per ora i vertici dell'ateneo non si sono ancora espressi sulla richiesta, ma la sollecitudine mostrata nella recente risposta alla lettera dei dottorandi non borsisti lascia sperare che i vertici mediteranno e risponderanno al più presto. Nel mentre noi ripubblichiamo il testo dell'appello, che è circolato presso il personale dell'ateneo.

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione
Prof. Marco Gilli
Ai componenti del Consiglio di Amministrazione
Politecnico di Torino

Torino, 22 luglio 2014

Circa 100 personalità di tutto il mondo, anche italiani, hanno pubblicato una lettera aperta per chiedere che l'ONU e i governi del mondo impongano "un embargo militare totale e giuridicamente vincolante verso Israele, simile a quello imposto al Sud Africa durante l'apartheid".

La lettera porta la firma dei Premi Nobel Desmond Tutu, Mairead Maguire, Jody Williams e Rigoberta Menchú. Tra le firme italiane il deputato Giulio Marcon e Luisa Morgantini, già vice presidente del Parlamento europeo.

Due tra le più importanti istituzioni accademiche israeliane stanno offrendo un forte sostegno al massacro di Israele in corso a Gaza.

La Tel Aviv University sta offrendo agli studenti che stanno prestando servizio all’attacco a Gaza un anno di retta universitaria gratuita.

Sul suo sito web ufficiale, l’istituzione ha affermato nel comunicato del 24 Luglio che “la Tel Aviv University abbraccia e supporta tutte le forze di sicurezza che stanno lavorando per ripristinare la quiete e la sicurezza di Israele, inclusi i propri studenti e dipendenti chiamati al loro dovere di riservisti.”

La scorsa settimana, la Critical Ethnic Studies Association ha annunciato sul proprio sito internet che nella sua conferenza è stato formalmente accettato di "appoggiare il movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) e di onorare la chiamata della società civile palestinese, con l’approvazione di una risoluzione sul boicottaggio accademico istituzioni accademiche israeliane.”

L'associazione rappresenta gli studiosi che lavorano in studi e settori etnici che riguardanti le aree colpite dalla storia globale di “razzismo, colonialismo, l'immigrazione, l'imperialismo e la schiavitù.”

Considerato che la African Literature Association è impegnata nella ricerca della giustizia sociale, nella lotta contro ogni forma di razzismo, incluso l’anti-semitismo, di discriminazione e di xenophobia, e nella solidarietà con le perseguitate popolazioni dell’Africa e del mondo;

Considerato che l’occupazione israeliana della Palestina, l’espansione degli insediamenti illegali, [la costruzione del, ndt] Muro in violazione del diritto internazionale, così come il sostegno alla sistematica discriminazione dei palestinesi, sono stati documentati avere un devastante impatto sul benessere generale, sull’esercizio dei diritti politici e umani, sulla libertà di movimento e sulle opportunità all’educazione dei palestinesi;

Vorremmo ringraziare gli editori di Savage Minds per averci invitato a dare il calcio d’inizio a questa importante conversazione su una potenziale risoluzione dell’AAA a sostegno del BDS. Durante i quattro precedenti post [1] [2] [3] [4], abbiamo provato a mettere in evidenza alcune delle questioni chiave per cui gli antropologi, in particolare, dovrebbero onorare l'appello al boicottaggio che fu originariamente lanciato da una società civile palestinese unita nel 2005. Dalle nostre analisi sul ruolo che l'archeologia gioca nell'espropriazione delle terre palestinesi alla nostra visione d’insieme sui boicottaggi storici dell'AAA e alla discussione sulla libertà accademica, abbiamo portato avanti l’idea di come il BDS sia l’unica risposta sensibile, efficace ed appropriata alla situazione attuale.

Mentre l’incessante bombardamento della Striscia di Gaza da parte di Israele che ha portato via la vita ad ancora più palestinesi, Haim Bresheeth, uno studioso di cinema alla SOAS, University of London, ha contribuito alla stesura di una lettera aperta agli accademici israeliani, esortandoli a condannare il massacro.

Una parte della lettera aperta recita:

Ci è stato chiesto dai nostri colleghi accademici a Gaza - le cui università sono state distrutte un certo numero di volte negli ultimi sei anni, che non sono in grado di insegnare o studiare, e che sono anche in crescente bisogno di cibo e medicine, come il resto dei quasi due milioni di palestinesi che vivono a Gaza - di esortarvi ad agire con urgenza, per far sentire la vostra voce in Israele e all'estero, contro quello che il governo israeliano sta infliggendo alla popolazione di Gaza.

Nel corso dell'ultima settimana, o giù di lì, il traffico internet sul sito Electronic Intifada è stato a livelli record. Persone da tutto il mondo sono desiderose di conoscere gli avvenimenti della Palestina, mentre l’ultimo violento attacco israeliano sul popolo della Striscia di Gaza sta mietendo sempre più vittime (un centinaio all'ultimo conteggio, ventiquattro dei quali bambini).

Molti di questi visitatori sono nuovi lettori. Una domanda risulta, tra le righe, molto ripetuta tra i lettori: "Cosa possiamo fare?" Dal 2005, la società civile palestinese ha invitato in modo unito al boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele. Il movimento BDS è cresciuto costantemente da allora. Per i cittadini di tutto il mondo preoccupati in queste ore: questo è ciò che si può fare.

Mercoledì scorso, una tappa importante nella crescita del movimento in Australia è stato raggiunto, con il superamento di un ostacolo legale.

Il Comitato dei Presidenti degli Atenei in Israele ha annunciato la scorsa settimana l'istituzione di un forum per contrastare il boicottaggio accademico contro Israele, ha riportato Lidar Gravé-Lazi per il Jerusalem Post. Il professore Zvi Ziegler, professore emerito presso l'Istituto Technion-Israel of Technology e Presidente del Senato Interuniversitario, sarà a capo della giuria.

Nei nostri precedenti articoli [1] [2] [3], abbiamo argomentato come l’Associazione degli Antropologi Americani (AAA) dovrebbe affermare il proprio sostegno all’appello palestinese unito al boicottaggio, al disinvestimento e alle sanzioni contro Israele per la sua continua occupazione dei territori palestinesi e la sua sistematica discriminazione legalizzata. Nelle scorse settimane, abbiamo sfortunatamente ricevuto ulteriori orrendi promemoria sul perché questa sorta di pressione esterna debba essere apportata, ed urgentemente anche. La situazione richiede un tipo di pressione esterna esigente ed efficace che il BDS può fornire, e perciò l’AAA dovrebbe fare ciò che è in suo potere. Punto.

Detto questo, come un gran numero di scritti antropologici ci ricorda, dovremmo tuttavia guardare al nostro passato, come organizzazione – sia ai nostri successi che ai nostri fallimenti – per poter avere una guida alle risposte che dobbiamo dare all’attuale situazione. Nell’ultimo dei nostri articoli, abbia detto come l’appoggio all’appello unito palestinese per il BDS rappresentasse una continuazione dei miglior principi e delle migliori tradizioni dell’AAA.