L'impresa ingengeristica Royal HaskoningDHV, con sede in Olanda, ha annunciato che si ritirerà dal progetto di trattamento di acque nere nella Gerusalemme Est occupata.
L'azienda ha rivisto i suoi progetti di partecipazione nella pianificazione di un impianto fognario dopo che il governo olandese ha scoraggiato l'azienda a favorire gli inseidamenti israeliani, a seguito di dure critiche delle organizzazioni palestinesi. Il progetto risulta ancora nella sua fase embrionale.
In mattinata, la Royal HaskoningDHV ha rilasciato il seguente comunicato [1]:
Royal HaskoningDHV porta avanti il suo lavoro con il massimo rispetto per la moralità e delle leggi e delle regole internazionali. Durante la pianificazione del progetto, e a seguito di consultazioni con vari investitori, è venuto fuori che il futuro coinvolgimento nel progetto potrebbe risultare essere una violazione della legge internazionale.
Questo ha portato alla decisione di Royal HaskoningDHV di non parteciparvi.
Ieri, Shaddad Attili, capo della Palestinian Water Authority ha manifestato una palese opposizione per la costruzione di un impianto di trattamento delle acque nere israeliano a Gerusalemme Est. In una dichiarazione [2], Attili ha sottolineato come Israele, mentre sia determinato nella costruzione di un impianto fognario per i coloni di Gerusalemme Est, si sia rifiutato di approvare progetti sanitari ed ambientali per i palestinesi.
Secondo Attili, dal 1995 di trenta progetti sono stati supervisionati dal Joint Water Committee, ente che si occupa delle questioni dell'acqua tra israeliane e palestinesi, solo quattro hanno ricevuto il permesso alla costruzione da parte di Israele.
[2] http://www.pwa.ps/ar_page.aspx?id=L3Csg2a1550405637aL3Csg2
Fonte: electronicintifada.net
Traduzione: BDS Italia