Africa Israel, azienda di proprietà del magnate del commercio dei diamanti Lev Leviev, ha ammesso di essere ancora operativa in un colonia a est di Gerusalemme.
Lo scorso mese, il Business and Human Rights Resource Centre ha invitato Adri Nieuwhof a commentare la recente decisione del Ministro delle Finanze norvegese di togliere il divieto al fondo pensioni statale di fare investimenti nell'azienda Africa Israel e nella sua sussidiaria Danya Cebus. Questa inversione di rotta è arrivata in seguito ai proclami di Africa Israel in cui l'azienda diceva di non essere più coinvolta nella costruzione di colonie israeliani nei Territori Occupati., sebbene Electronic Intifada aveva precedentemente pubblicato alcuni report che evidenziavano come Africa Israel era ancora invece attiva nella costruzione di un insediamento ad est di Gerusalemme.
L'associazione Business and Human Rights ha confrontato le asserzioni dell'azienda con i report di Adri Nieuwhof (riportate sul suo blog) e della campagna Whoprofits.org, e ha invitato l'azienda israeliano a fornire spiegazioni. Nella sua risposta, Africa Israel ha ammesso come la sua sussidiaria Danya Cebus sia “coivolta, come costruttore generale, nel progetto Gerusalemme-C a Gilo”, scrivendo:
Come compagnia leader di beni immobili in Israele, Africa Israel e le sue società sussidiarie sono impegnato in numerosi progetti a Gerusalemme, capitale dello Stato di Israele e una fra le più grande città del paese. Ciò nonostante, siamo sorpresi dal constatare che si possa definire il quartiere di Gilo, uno delle zone meglio stabilite nel cuore di Gerusalemme, un “insediamento”. Consideriamo quindi errato attribuire lo status di "colonia" a Gilo.
Gilo è un insediamento: questa immagine presa da Google Maps mostra la locazione della costruzione della colonia di Africa Israel in Gilo, ad Est di Gerusalemme. Il sito di costruzione è situato ben oltre il lato palestinese della Linea Verde, la linea di demarcazione tra Israele e i Territori Palestinesi Occupati.
Dr. Jeff Handmaker, senior professore universitario in legge, diritti umani e sviluppo all'Istituto Internazionale di Studi Sociologici della Erasmus University, ha scritto via mail ad Adri Nieuwhof: “Gilo è una colonia escluviamente per ebrei situata a Gerusalemme Est, occupata da Israele. La colonia di Gilo è illegale secondo le leggi internazionali, tra cui la risoluzione 242 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, che pretende chiaramente il ritiro di Israele dai territori occupati dal Giugno 1967, Gerusalemme Est inclusa.”
Handmaker ha evidenziato come organizzazione dei diritti umani palestinesi, israeliane ed internazionale abbiano a lungo documentato varie violazione dei diritti dell'uomo e delle leggi internazionali (in particolar modo l'illegale confisca della terra palestinese) come risultato dei lavori di costruzione della colonia di Gilo.
Nel frattempo, il 13 Agosto le autorità israeliane hanno annunciato l'espansione dell'insediamento di Gilo approvando il piano di costruzione di 942 nuove unità abitative, piano definito da Handmaker come “un evidente disprezzo delle richieste dell'ONU, dell'Unione Europea, degli Stati Uniti e della Russia, oltre ad essere una violazione delle nuove linee guida europee.”
Africa Israel ha manifestato il suo disprezzo per le leggi internazionali, proclamando Gerusalemme come capitale di Israele e negando lo status di colonia di Gilo. La compagnia ha reso perfettamente chiaro di non avere alcuna intenzione di porre fine al suo coinvolgimento nella costruzione degli insediamenti israeliani su terra rubata ai palestinesi.
Fonte: electronicintifada.net
Traduzione: BDS Italia