Ultime notizie

Secondo i media israeliani, è stato autorizzato lunedì per una prima lettura al parlamento israeliano un progetto di legge che impedisce ai sostenitori del movimento per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) di entrare in Israele.

(Più di 50 città in tutta la Spagna si sono dichiarate "libere dall'apartheid israeliano". Albert Gea Reuters)

Nel luglio del 2014, al culmine del bombardamento israeliano su Gaza, la RESCOP* spagnola ha lanciato una campagna nazionale rivolta alle locali istituzioni culturali, imprese e associazioni, chiedendo che si dichiarassero "libere dall'apartheid israeliano".

di Nora Barrows-Friedman

Un emendamento anti-boicottaggio è stato ritirato al Senato del Massachusetts  il 14 luglio a seguito di una campagna da parte dei gruppi di solidarietà per la Palestina.

L'emendamento, che era stato inserito in un disegno di legge economica scollegato, avrebbe previsto una lista nera di individui e imprese coinvolte nel boicottaggio di Israele a guida palestinese.

L'emendamento 133 è stato ritirato nel giro di poche ore dopo essere stato proposto dal senatore dello Stato del Massachusetts Cynthia Creem.

Queste leggi sono parte di una crescente ondata di regolamenti promossa da legislatori statali e federali - e incoraggiata da gruppi di pressione israeliani e dal governo  di Israele - per  sopprimere l'attivismo legato alla campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS).

I principali gruppi per le libertà civili e organizzazioni legali hanno condannato tale leggi in quanto violazioni dei diritti di libertà di parola e di libertà di associazione costituzionalmente protetti.

Mary Anne Grady Flores mentre protesta il 15 giugno ad Albany, N.Y, presso il Campidoglio, contro l'ordine esecutivo del governatore Andrew Cuomo, che vieta investimenti statali verso qualsiasi azienda che sostenga il boicottaggio di Israele. (Mike Groll/Associated Press)

Il Comitato di Redazione del Times

Negli ultimi mesi, un certo numero di stati ha approvato leggi o intrapreso altre azioni ufficiali per punire le aziende che partecipano al boicottaggio contro Israele. La California presto potrebbe fare lo stesso. Ma se lo farà, commetterà un errore.

Non è necessario sostenere il cosiddetto movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per essere turbato quando i governi statali in questo paese penalizzano i cittadini americani per le loro espressioni politiche. Come la Corte Suprema ha riconosciuto, i boicottaggi sono una forma di espressione protetta dalla Costituzione.

Nella battaglia contro il boicottaggio 'non c'è destra o sinistra', dice il ministro degli affari strategici nel corso di un incontro straordinario con il rappresentante israeliano della compagine di sinistra.

Il  Ministro israeliano per gli affari strategici Gilad Erdan ha cominciato i colloqui con il gruppo di pressione liberale, pro-Israele, J Street sulla possibilità di unire le forze per contrastare il movimento per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni.

di Ingrid Colanicchia

Un mese fa 352 tra organizzazioni per i diritti umani, associazioni ecclesiali, sindacati e partiti politici hanno lanciato un appello alla Commissione europea per sollecitare un intervento a difesa del diritto di parola e di espressione in sostegno al popolo palestinese, preoccupati per gli attacchi subiti, negli ultimi mesi, dai sostenitori del movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro l’apartheid e l’occupazione israeliane (v. Adista Segni Nuovi n. 21/16). Al loro grido di allarme si uniscono ora anche 14 organizzazioni di ebrei di tutto il mondo che il 3 giugno scorso hanno diffuso una lettera aperta in cui invitano governi e organismi internazionali a utilizzare tutti i mezzi a disposizione per obbligare il governo israeliano a cessare immediatamente la campagna di intimidazione contro Omar Barghouti e il movimento BDS da lui guidato.

Nella missiva – indirizzata al Congresso degli Stati Uniti, alla Commissione e al Parlamento europei e ai governi di Canada, Francia, Germania, Israele, Italia, Messico, Irlanda, Spagna, Sud Africa, Svezia e Regno Unito – i firmatari, sconvolti da questa guerra contro la resistenza nonviolenta all'illegale occupazione israeliana, sottolineano «una verità di base che sembra sfuggire all'attuale amministrazione israeliana e ai suoi apologeti: il boicottaggio messo in atto da cittadini di tutto il mondo contro la violazione continua del diritto internazionale è un diritto civile fondamentale protetto dalla legge. Il boicottaggio è uno strumento chiave della protesta nonviolenta. Non può essere vietato, reso illegale o punibile».

di Adri Nieuwhof

Il veterano della lotta contro l'apartheid Ronnie Kasrils ritiene che i tentativi per mettere fuorilegge il movimento per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BDS) contro Israele siano "assolutamente assurdi" e che i militanti dovrebbero opporsi a tali tentativi. Lo scorso mese ho intervistato Kasrils sulle sue opinioni in merito al BDS e all'apartheid durante la sua visita ad Amsterdam.

Per decenni Kasrils ha lottato contro l'apartheid come membro dell'African National Congress (ANC) [il partito sudafricano di Nelson Mandela. Ndtr.] e del Partito Comunista. Ha partecipato ad operazioni dell'ala militare dell'ANC, Umkhonto we Sizwe [letteralmente "Lancia della Nazione. ndtr.]. Dopo la caduta dell'apartheid, è stato deputato e vice-ministro in molti governi.

Kasrils è nato a Johannesburg nel 1938, nipote di ebrei lituani e lettoni immigrati in Sudafrica alla fine del XIX° secolo per sfuggire ai pogrom zaristi.

Il BDS ha contribuito al cambiamento

"Ha funzionato a meraviglia," risponde subito Kasrils alla mia domanda se il BDS contro l'apartheid sudafricano sia stato efficace.

di Philip Weiss e Adam Horowitz

Tutti avrete ormai saputo della storica iniziativa filo-israeliana del governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo: ieri ha firmato un decreto che ha reso illegale per gli enti dello Stato di New York avere rapporti commerciali con imprese ed organizzazioni che boicottano lo Stato di Israele. L'ordinanza che prende di mira il BDS (boicottagio, disinvestimento e sanzioni) è stata una pura e semplice manifestazione di potere sotto gli occhi di tutti: il governatore l'ha annunciata all' "Harvard Club" [club esclusivo di laureati ad Harvard. Ndtr.], circondato da importanti gruppi della lobby pro-Israele e da diplomatici israeliani.

Ed è stato un grande successo:

Benjamin Netanyahu ha fatto della lotta contro il BDS una priorità per i diplomatici israeliani, Hillary Clinton ha fatto eco a questo concetto e i donatori della lobby israeliana come Haim Saban e Sheldon Adelson hanno fatto di questa campagna una priorità assoluta. Il New York Times ha scritto:

"Cuomo ha fatto l'annuncio durante un discorso all' "Harvard Club" di Manhattan di fronte a un pubblico che comprendeva dirigenti e parlamentari ebrei dello Stato, descrivendo il movimento BDS come un «attacco economico» contro Israele. "

"«Non possiamo consentire che ciò avvenga," ha detto il governatore, aggiungendo che "«se tu boicotti Israele, New York boicotterà te.»"

di Alex Kane

Le Nazioni Unite sono in genere un contesto critico nei confronti delle violazioni dei diritti umani da parte di Israele.

Ma il 31 maggio, la delegazione israeliana all’ONU si è impossessata dell’Assemblea generale per un incontro a favore di Israele durato tutto il giorno, a cui hanno partecipato circa 1.500 persone – molte delle quali studenti universitari – che hanno ascoltato una schiera di oratori contro il movimento per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni (BDS) che prende di mira Israele.

I partecipanti radunati all’ONU per ascoltare i soliti discorsi a favore di Israele, hanno inveito contro l’ONU perché critica Israele, hanno agitato bandiere israeliane, hanno cantato l’inno israeliano e quello statunitense e ascoltato Matisyahu, la star del reggae ebreo-americano. L’obiettivo dell’incontro “Ambasciatori contro il BDS” è stato il movimento internazionale di boicottaggio contro Israele, e gli oratori hanno criticato il BDS, per supposto antisemitismo e sostenendo che diffonde “bugie” su Israele. La conferenza era organizzata dalla delegazione di Israele all’ONU e co-sponsorizzata da una serie di gruppi filo-israeliani.

L’incontro ha riflesso la crescente attenzione del governo israeliano contro il movimento BDS. Negli scorsi mesi i sostenitori di Israele, con il contributo delle organizzazioni USA, come StandWithUs, a favore di Israele, hanno organizzato conferenze negli USA e in Israele per discutere del movimento. A marzo il giornale israeliano Yedioth Ahronoth ha tenuto a Gerusalemme una conferenza contro il BDS che ha ospitato membri del governo israeliano. Il convegno ha fatto notizia e si è attirato critiche, dopo che un ufficiale dell’intelligence ha detto che Israele si dovrebbe impegnare “all’eliminazione mirata di civili” sostenitori del BDS, e dopo che Aryeh Deri, ministro degli Interni di Israele, ha detto che Israele dovrebbe revocare lo status di residente nello Stato all’attivista del BDS Omar Barghouti. In effetti lo scorso mese le autorità israeliane hanno imposto un divieto di viaggio a Barghouti, dopo che non gli hanno rinnovato i documenti che gli consentono di viaggiare fuori dal Paese.

Un tribunale francese ha battuto un colpo a favore della libertà di parola nel momento in cui ha ribaltato il divieto posto dal governo a un convegno sulla tutela degli individui che affrontano un processo per il loro impegno attivo in solidarietà con la Palestina.

La decisione arriva mentre i governi e le organizzazioni di tutto il mondo stanno dimostrando sempre più la volontà di difendere la legittimità del movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) a sostegno dei diritti dei Palestinesi.

Il 26 maggio, l'ufficio del sindaco nella città meridionale di Tolosa ha vietato l'incontro, in programma per il Martedì sera presso una struttura pubblica, con Mohammed Khatib del Samidoun,  Rete di Solidarietà per i Prigionieri Palestinesi, e con lo scrittore Eric Hazan.

L'incontro era promosso dal Comitato di Sostegno per gli Incriminati del BDS di Tolosa, una coalizione di decine di gruppi che appoggiano quattro attivisti sotto processo il mese prossimo per aver distribuito volantini che chiedono il boicottaggio delle merci israeliane.

Ma il Lunedì, il tribunale amministrativo di Tolosa ha annullato il divieto del sindaco e ha ordinato alla città di fornire uno spazio per  consentire che la riunione avesse luogo.