L’Olanda ha affermato che l’attivismo in favore del boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele è una forma di libertà di espressione.

Rispondendo ad interrogazioni parlamentari poste dal deputato della Sinistra Verde  Rik Grashoff, il ministro degli esteri olandese Bert Koenders ha detto che “le affermazioni o le riunioni relative al BDS sono protette dalla libertà di espressione e dalla libertà di riunione, come sancito dalla costituzione olandese e dalla Convenzione Europea sui Diritti Umani.”

Koenders ha anche detto che il governo olandese discute periodicamente con Israele sul BDS ed ha chiarito ad Israele che “si oppone al boicottaggio di Israele, ma che appoggiare il BDS rientra nella libertà di espressione.”

Le parole del ministro degli esteri olandese sono un duro colpo contro gli incessanti tentativi di Israele di criminalizzare il BDS e tacitare i sostenitori dei diritti dei palestinesi.

Su pressione di Israele, i governi di USA, Regno Unito, Francia, Canada ed altri stanno introducendo leggi antidemocratiche e altre misure repressive per indebolire il movimento BDS.

Israele recentemente ha imposto un divieto di viaggio de facto al cofondatore della campagna BDS e difensore dei diritti umani palestinesi Omar Barghouti e sembra intenzionato a revocargli il permesso di residenza.

Israele ha anche affermato di utilizzare i propri servizi di intelligence per spiare gli attivisti BDS all’estero.

La presa di posizione del governo olandese arriva anche nel momento in cui i legislatori dell’Ontario, la provincia più popolosa del Canada, la settimana scorsa hanno respinto una legge che avrebbe punito l’attivismo per il BDS.

I gruppi per le libertà civili e i legislatori avevano denunciato che la legge avrebbe violato i fondamentali diritti di libertà di espressione.

Precedentemente, la Svezia era stato l’unico governo europeo a riconoscere che il BDS è un movimento della società civile e che i governi non dovrebbero cercare di ostacolarlo.

In marzo la ministra degli esteri svedese ha dichiarato a Electronic Intifada [sito indipendente di notizie riguardanti la Palestina. Ndtr.] che il BDS “è un movimento della società civile” e che “i governi non dovrebbero interferire nelle opinioni di un’organizzazione della società civile.”

Uniti nella difesa del BDS

Sulla stessa scia, 352 organizzazioni di 19 paesi hanno pubblicato una dichiarazione che chiede all’Unione Europea di proteggere il BDS in quanto forma di libera espressione.

Si tratta del più diffuso documento sottoscritto da organizzazioni europee sulla Palestina da molti anni. 

L’elenco dei firmatari comprende il Congresso dei Sindacati irlandesi, la Federazione Unitaria dei Sindacati norvegesi, l’importante coalizione della società civile belga CNCD e l’organizzazione cattolica francese Terre Solidaire.

Anche Podemos, il partito di sinistra spagnolo che ha ottenuto il 21% dei voti nelle recenti elezioni, ha appoggiato il documento.

Le organizzazioni chiedono alla Commissione Europea, l’organo di governo dell’UE, di emanare delle “linee guida sui diritti umani che garantiscano la libertà di espressione ed il diritto al boicottaggio e di usare ogni altro mezzo a disposizione per sostenere i cittadini europei nella loro lotta per difendere i diritti umani fondamentali.”

Tra i firmatari figurano anche sei partiti irlandesi, compresi il Sinn Féin e il Partito dei Verdi irlandese; il Partito di Sinistra francese, il Partito Comunista e il Nuovo Partito anticapitalista e i sindacati, compresa l’italiana FIOM/CGIL e l’Unione Sindacale di Solidarietà francese.

Inoltre, più di 30 organizzazioni del Belgio, compresa la federazione sindacale ABVV/FGTB e l’importante organizzazione cristiana Broederlijk Delen, hanno emesso un proprio comunicato che chiede al governo belga di ignorare le pressioni dei gruppi filoisraeliani affinché emani una legge contro il BDS.

Amnesty International e Human Rights Watch hanno anch’esse fatto dichiarazioni in risposta agli attacchi al movimento BDS e ai suoi attivisti.

I pericolosi e disperati attacchi israeliani contro il movimento BDS sembrano provocare conseguenze inaspettate: stanno spingendo i governi europei ed alcune delle più note organizzazioni del mondo a dichiarare la propria convinzione che il BDS sia un movimento del tutto legittimo.

Appello all’ONU per il diritto al boicottaggio

Il Comitato Nazionale Palestinese del BDS (BNC) invita i sostenitori della libertà di espressione e dei diritti dei palestinesi a sottoscrivere un appello all’Alto Commissario dell’ONU per i Diritti Umani Zeid Ra’ad Al Hussein per chiedergli di agire a protezione dei diritti degli attivisti BDS palestinesi, israeliani ed internazionali.

Il BNC ha anche pubblicato un ampio documento giuridico, “BDS: un legittimo movimento per i diritti umani, che va rispettato e protetto dagli stati”, che contiene una contestualizzazione ed un’analisi molto utili.

Michael Deas è un responsabile delle campagne del Comitato Nazionale Palestinese per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BNC), la coalizione della società civile palestinese che agisce come referente palestinese del movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele fino a che esso non rispetti il diritto internazionale.

Fonte: Electronic Intifada

Traduzione di BDS Italia