di Kevin Squires
Assestando un altro colpo alla campagna israeliana per criminalizzare l'attivismo in solidarietà con la Palestina, il governo irlandese ha affermato che il movimento internazionale per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BDS) rappresenta un mezzo "legittimo" di protesta, "che ha lo scopo di esercitare pressione su Israele per porre fine all'occupazione."
Giovedì [26 maggio 2016] nel parlamento irlandese il ministro degli Esteri Charles Flanagan ha affermato che "benché il governo non appoggi questa posizione politica," il movimento BDS esprime "un punto di vista politico legittimo" e che il governo " non condivide i tentativi di demonizzare chi sostiene questa posizione politica."
Un secondo colpo in una settimana
Questa è la seconda importante battuta d'arresto che Israele ha subito questa settimana nella sua campagna per delegittimare e criminalizzare il movimento internazionale nell'Unione Europea e in altri Stati dell'Occidente.
Quello irlandese è il terzo governo dell'UE ad aver fatto una simile dichiarazione negli ultimi mesi.
All'inizio di questa settimana, il ministro degli Esteri olandese Bert Koenders ha affermato che "dichiarazioni o incontri riguardanti il BDS sono protetti dalla libertà di espressione e di riunione, come sancito dalla costituzione olandese e dalla Convenzione Europea per i Diritti Umani."
In marzo il ministro degli Esteri svedese ha affermato che il BDS "è un movimento della società civile. I governi non dovrebbero interferire nelle posizioni delle organizzazioni della società civile."
Su sollecitazione di Israele i governi di USA, GB, Francia, Canada e altri stanno tentando di introdurre una legislazione anti-democratica e di prendere altre misure repressive per indebolire il movimento BDS.
Israele ha anche detto che sta utilizzando i propri servizi di intelligence per spiare gli attivisti BDS in tutto il mondo.
Gilad Erdan, il ministro incaricato di lottare contro il movimento internazionale, ha descritto i militanti del BDS come una minaccia, affermando che devono "pagare il prezzo" del loro lavoro di attivisti.
"Con l'Olanda e l'Irlanda che si uniscono alla Svezia nella difesa del diritto di sostenere e fare propaganda per i diritti dei palestinesi in base alle leggi internazionali attraverso il BDS, il tentativo israeliano di mettere fuorilegge il BDS in Europa e di ridurre al silenzio i suoi sostenitori ha dovuto affrontare un serio colpo," ha affermato Riya Hassan, coordinatrice europea del Comitato Nazionale Palestinese del BDS.
"Gli attacchi israeliani contro il nostro movimento sembrano essere stati controproducenti per come sono stati condotti nei confronti di governi europei e di alcune delle più famose organizzazioni politiche e dei diritti umani internazionali in tutta Europa e nel mondo che si esprimono in difesa del nostro diritto a sostenere il BDS, " ha aggiunto Hassan.
"Nella società civile europea c'è una consapevolezza in rapido aumento che il movimento BDS è una forma legittima di appoggio non violento e di base dei diritti umani per i diritti del popolo palestinese riconosciuti dall'ONU," ha affermato Hassan.
L'Irlanda "profondamente preoccupata" per Omar Barghouti
Le affermazioni del ministro degli Esteri irlandese arrivano nel contesto di una discussione parlamentare riguardante il difensore dei diritti umani dei palestinesi e co-fondatore del movimento BDS Omar Barghouti, che deve affrontare ritorsioni da parte di Israele per ragioni politiche.
Israele ha rifiutato di rinnovare i documenti di viaggio di Barghouti, un palestinese nato nella diaspora sposato con una palestinese cittadina di Israele, impedendogli di continuare la sua campagna internazionale. Gli è stato detto che la sua condizione di residente permanente è in corso di revisione.
Le organizzazioni per i diritti umani Amnesty International, Human Rights Watch e Front Line Defenders hanno fatto dichiarazioni riguardanti la libertà e la sicurezza di Barghouti, ed Amnesty e Front Line Defenders lo hanno nominato difensore dei diritti umani.
Rispondendo a una domanda del parlamentare dell'Alleanza contro l'Austerità [formazione politica anticapitalista. Ndtr.] Mick Barry, il ministro degli Esteri ha detto che "la delegazione dell'UE in Israele ha chiesto chiarimenti riguardo alla situazione di Barghouti e seguiremo ogni sviluppo della vicenda."
Flanagan ha aggiunto che il governo è "profondamente preoccupato dei più complessivi tentativi (israeliani) di fare pressione su (organizzazioni non governative) e difensori dei diritti umani attraverso leggi ed altri mezzi per ostacolare il loro importante lavoro. Abbiamo sollevato questo problema sia presso l'UE che direttamente alle autorità israeliane."
Il ministro ha anche promesso che il governo irlandese "terrà sotto osservazione gli sviluppi in corso in questa vicenda insieme alla delegazione dell'UE e come parte del nostro impegno più complessivo in appoggio al ruolo dei difensori dei diritti umani e per la protezione degli spazi della società civile."
Un amico sempre più tiepido di Israele
La posizione del governo irlandese sarà forse particolarmente irritante per le autorità israeliane in quanto Flanagan è ritenuto un grande amico di Israele, essendo stato in passato un membro del piccolo gruppo degli "Amici di Israele" nell' Oireachtas, il parlamento irlandese.
Prima di diventare ministro degli Esteri nel luglio 2014, come segretario del partito di destra al governo, il Fine Gael, Flanagan è stato un accanito oppositore del movimento BDS.
Nel 2013 ha criticato pubblicamente il sindacato irlandese dei docenti per aver approvato una mozione di appoggio al boicottaggio accademico di Israele.
Nel 2012 Flanagan ha duramente criticato "Trocaire", l'agenzia per lo sviluppo internazionale della chiesa cattolica irlandese, quando questa ha iniziato una campagna per chiedere al governo irlandese di mettere al bando i prodotti delle colonie israeliane nella Cisgiordania occupata, che sono illegali in base al diritto internazionale, definendo l'iniziativa una "campagna politica molto di parte che è fuori dalle sue [di "Trocaire"] competenze."
In un'intervista del 2013 alla giornalista filo-israeliana Carol Hunt, Flanagan ha chiarito la propria convinzione che "Israele è stato demonizzato da un media irlandese asservito per decenni alla propaganda palestinese."
"Israele ha un primato molto maggiore e più progressista riguardo ai diritti umani di qualunque altro dei suoi vicini," ha sostenuto Flanagan."La verità deve essere detta."
Ma ora sembrerebbe che persino per certe autorità e governi simpatizzanti con Israele, compreso Flanagan, gli ultimi attacchi alla campagna BDS della società civile stanno dimostrandosi troppo antidemocratici o troppo imbarazzanti da difendere.
In particolare, nelle elezioni politiche irlandesi all'inizio di quest'anno Israele ha perso tre parlamentari tra i suoi amici più accaniti: Alan Shatter del Fine Gael, ex ministro della Giustizia e della Difesa caduto in disgrazia, e Joanna Tuffy del partito Laburista hanno perso il loro seggio, mentre l'ex ministro dell'Educazione Ruairi Quinn, anch'egli del partito Laburista, non si è presentato alle elezioni.
Tuffy era vice capo del piccolo gruppo degli "Amici di Israele" in parlamento.
Nel contempo una campagna pre-elettorale promossa dalla campagna di solidarietà irlandese-palestinese ha visto circa 40 candidati, che alla fine sono stati eletti al parlamento irlandese composto da 158 seggi, firmare un impegno ad opporsi al commercio di armi dell’Irlanda con Israele e ad appoggiare la sospensione dell'accordo di associazione UE-Israele a causa delle violazioni dei diritti umani da parte di Israele.
Un finanziamento israeliano rifiutato da un festival letterario
Questa non è stata l'unica brutta notizia di questa settimana per le attività della propaganda israeliana, o hasbara.
Martedì il Listowel Writers’ Week Festival [Festival degli Scrittori che si svolge a Listowel e dura una settimana. Ndtr.] ha annunciato che avrebbe rifiutato il finanziamento per portare al festival uno scrittore israeliano da parte dell'ambasciata israeliana in Irlanda.
La questione è venuta alla luce domenica, quando alcuni membri della comunità artistica irlandese hanno cominciato a notare che la brochure del festival aveva in programma un evento nel quale l'ambasciata israeliana era esplicitamente ringraziata per il suo appoggio.
Dopo essere stati contattati da singoli partecipanti, compresi molti artisti, gli organizzatori hanno annunciato che il festival avrebbe rispettato il proprio impegno ad ospitare lo scrittore israeliano Savyon Liebrecht, ma che avrebbe rifiutato il finanziamento dell'ambasciata israeliana.
Questa iniziativa è in linea con le indicazioni del boicottaggio culturale stabilite da PACBI, la campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele, che chiede il boicottaggio delle istituzioni israeliane e non dei singoli individui.
"In quanto donna palestinese esiliata dalla propria patria ringrazio il festival per aver rifiutato il finanziamento dello Stato di Israele per questo evento," ha affermato la responsabile dell'IPSC [Campagna di Solidarietà Irlanda-Palestina. Ndtr.] Fatin Al Tamimi. "Questa decisione è coraggiosa, onesta e assolutamente la cosa giusta da fare. Questo è un piccolo, ma sicuramente significativo, gesto positivo che sarà apprezzato dal popolo palestinese che lotta per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza, sottoposto al regime di apartheid di Israele o che vive in esilio."
Kevin Squires è giornalista e coordinatore nazionale della Campagna di Solidarietà Irlanda-Palestina.
Fonte: Electronic Intifada
Traduzione di BDS Italia