Secondo i media israeliani, è stato autorizzato lunedì per una prima lettura al parlamento israeliano un progetto di legge che impedisce ai sostenitori del movimento per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) di entrare in Israele.

Secondo il Jerusalem Post, il comitato interno della Knesset, il parlamento israeliano, ha approvato il disegno di legge, che è stato avviato dal membro della Knesset Yinon Magal, dell'ultranazionalista Home Party, spianando la strada perché il disegno di legge entri in prima lettura alla Knesset israeliana.

Il disegno di legge permetterebbe che venga vietato l'ingresso nel paese alle persone che sostengono il boicottaggio contro Israele.

Il movimento BDS è stato fondato nel luglio 2005 da una parte della società civile palestinese come movimento pacifico colla finalità di ripristinare i diritti dei Palestinesi in conformità col diritto internazionale, attraverso strategie di boicottaggio dei prodotti israeliani e istituzioni culturali, disinvestimento dalle aziende complici delle violazioni contro i palestinesi, e con l'attuazione di sanzioni contro il governo israeliano.

La mossa è arrivata dopo diversi mesi di sforzi da parte di Israele al fine di reprimere il movimento BDS. Il ministro israeliano degli Interni Aryeh Deri e il ministro della Pubblica Sicurezza Gilad Erdan hanno annunciato in agosto che si stava costituendo una task force congiunta per "cacciare e vietare l'ingresso agli attivisti del BDS" in Israele e nei Territori palestinesi occupati.

È stato citato che nel corso di una dichiarazione rilasciata contestualmente Erdan abbia detto: "Non dobbiamo permettere che gli attivisti BDS entrino nello stato di Israele. Questo è un passo necessario, date le cattive intenzioni di questi attivisti di delegittimare e diffondere menzogne e distorsioni della realtà nella nostra regione", aggiungendo che il movimento di boicottaggio contro Israele "deve avere un prezzo politico." Deri ha anche detto contemporaneamente: "La lotta contro il boicottaggio di Israele inizia combattendo coloro che minano lo stato di Israele".

"Abbiamo la responsabilità di fare tutto il possibile per schiacciare qualsiasi boicottaggio e di affermare con chiarezza che non permetteremo che lo Stato di Israele venga danneggiato. Formare la task force è un passo importante in questa direzione".

Senza citare tutti i nomi, la dichiarazione ha stimato che "centinaia" di attivisti filo-palestinesi e decine di organizzazioni si trovassero al momento in Israele "per raccogliere informazioni e utilizzarle per boicottare Israele, e danneggiare i suoi cittadini", e che la task force avrebbe anche provato ad impedire l'ingresso di attivisti in futuro.

La dichiarazione ha anche affermato che gli attivisti BDS si recano nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est per "incitare" i Palestinesi.

L'annuncio ha portato a proteste da parte di gruppi come il Movimento di Solidarietà Internazionale (ISM), che credevano di essere gli obiettivi della task force di nuova costituzione.

ISM ha detto in una dichiarazione in risposta ai piani di formare la task force: "L'isolamento dei palestinesi col negare l'accesso e/o col deportare gli attivisti sui diritti umani mira a rendere le comunità palestinesi, già vulnerabili e sofferenti a causa degli abusi ... ancora più vulnerabili,"

"Condanniamo la soppressione israeliana verso la resistenza non violenta palestinese. Questo recente tentativo di isolare ulteriormente i palestinesi indica una mancanza di volontà delle autorità di occupazione di fare l'unica cosa che effettivamente può porre fine all'isolamento di Israele - aderire al diritto internazionale, porre fine all'occupazione e concedere ai palestinesi i loro diritti ".

ISM ha sostenuto che i suoi attivisti stranieri svolgono un ruolo cruciale nel tentativo di prevenire la violenza dell'esercito israeliano contro i palestinesi.

"Trattandosi di una popolazione civile che vive sotto l'occupazione militare, ai palestinesi nei territori occupati viene concessa la protezione ai sensi del diritto internazionale", ha detto il gruppo nel suo comunicato." I civili (stranieri) hanno cercato di colmare il vuoto creato dal fallimento dei governi e organismi internazionali ufficiali nel fornire protezione e adempiere ai loro obblighi.

"Abbiamo scoperto che la nostra presenza a volte si traduce nella riduzione del livello di forza letale usata dai militari israeliani contro i palestinesi disarmati."

Il movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro Israele ha avuto un impulso nel corso dell'ultimo anno, con gli attivisti che prendono di mira le aziende che agiscono in conformità con l'occupazione illegale israeliana di Gerusalemme Est e Cisgiordania.

Alla fine di luglio, il movimento Black Lives Matter - che denuncia la violenza della polizia contro gli afro-americani negli Stati Uniti - ha manifestato il sostegno verso il BDS, affermando di essersi impegnato in "una lotta globale, solidarietà, e sostegno a favore del movimento per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) per combattere per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza delle persone palestinesi e porre fine al sostegno internazionale dell'occupazione".

Il governo israeliano, nel frattempo, è sempre più preoccupato per la crescita del movimento BDS, dal momento che la base di supporto del movimento si è ampliata per includere imprese, università e istituzioni religiose di tutto il mondo, che disinvestono dalle organizzazioni complici di violazioni, da parte di Israele, dei diritti dei palestinesi.

Nel mese di gennaio, la Knesset israeliana ha tenuto una conferenza per discutere i modi per combattere il BDS, e dedicato 100 milioni di shekel (26 milioni di dollari) del bilancio del governo 2016 alla questione.

Nel mese di maggio, Israele ha emesso un divieto di viaggio per il cofondatore del BDS Omar Barghouti, un residente permanente in Israele, mentre Mahmoud Nawajaa, il coordinatore generale del Comitato Nazionale Palestinese BDS, ha dichiarato nell'occasione che la decisione rifletteva "fin dove [Israele] vuole arrivare al fine di fermare la diffusione del movimento non violento BDS a favore della libertà, la giustizia e l'uguaglianza dei palestinesi. "

Più di recente, il 12 luglio, il Parlamento israeliano, la Knesset, ha approvato una controversa "legge di trasparenza" sulle ONG, costringendo le organizzazioni a rivelare le loro fonti di finanziamento se più della metà proviene da soggetti esteri pubblici - una legge che i gruppi per i diritti umani e membri dell'opposizione alla Knesset hanno condannato come un tentativo di "silenziare le critiche" verso Israele e delegittimare i gruppi di sinistra.

Il leader dell'opposizione alla Knesset Isaac Herzog del partito Campo Sionista ha poi stroncato la legge in quanto "simboleggia il fascismo in erba che cresce e fiorisce nella società israeliana" e realizza una "presa in giro" del "diritto di organizzazione, che è un sacro principio fondante di una società democratica."

Fonte: Ma'an News Agency

Traduzione di Aldo Lotta per BDS Italia