Nei nostri precedenti articoli [1] [2] [3], abbiamo argomentato come l’Associazione degli Antropologi Americani (AAA) dovrebbe affermare il proprio sostegno all’appello palestinese unito al boicottaggio, al disinvestimento e alle sanzioni contro Israele per la sua continua occupazione dei territori palestinesi e la sua sistematica discriminazione legalizzata. Nelle scorse settimane, abbiamo sfortunatamente ricevuto ulteriori orrendi promemoria sul perché questa sorta di pressione esterna debba essere apportata, ed urgentemente anche. La situazione richiede un tipo di pressione esterna esigente ed efficace che il BDS può fornire, e perciò l’AAA dovrebbe fare ciò che è in suo potere. Punto.

Detto questo, come un gran numero di scritti antropologici ci ricorda, dovremmo tuttavia guardare al nostro passato, come organizzazione – sia ai nostri successi che ai nostri fallimenti – per poter avere una guida alle risposte che dobbiamo dare all’attuale situazione. Nell’ultimo dei nostri articoli, abbia detto come l’appoggio all’appello unito palestinese per il BDS rappresentasse una continuazione dei miglior principi e delle migliori tradizioni dell’AAA.

I criteri del boicottaggio e i precedenti dell’AAA: un forte argomento per il BDS

Come regola, le politiche di boicottaggio non devono essere prese con leggerezza. Affinchè questo tipo di tattica sia efficace, ci deve essere un allineamento di una serie di fattori, tra cui: le massicce violazioni dei diritti umani; l'esaurimento di altre misure politiche e/o il fallimento degli organismi internazionali ad agire in difesa dei diritti umani; una chiamata unita da parte di coloro i cui diritti umani vengono violati che chiede di essere aiutati in questo modo; un obiettivo che è vulnerabile alle sanzioni e boicottaggi; e dei chiari ed articolati obiettivi.    

Considerati questi pesanti prerequisiti per il lancio di un boicottaggio, è sorprendente quanti precedenti ci siano nella storia dell’AAA. La nostra storia, come associazione, è senza dubbio immacolata, ma tutto considerato dovremmo essere orgogliosi del modo in cui l’AAA ha affrontato le questioni dei diritti dell’uomo nel mondo. In questo contesto, non prendere posizione per condannare la politica di Israele stonerebbe con la nostra storia e la nostra missione come organizzazione.

 

L’AAA e i diritti umani: una ricca storia di etica professionale e di boicottaggi dell’organizzazione.

L’AAA è stata una sostanziosa voce a sostegno dei diritti fondamentali dell’uomo. L’etica professionale che ci guida in queste questioni è stata chiaramente messa nero su bianco nella dichiarazione sui diritti dell'uomo del 1990 dell’AAA:

Come professione, l’antropologia è impegnata nel promuovere e nel proteggere i diritti dei popoli e delle persone, ovunque esse siano, per la piena realizzazione della loro umanità, vale a dire la propria capacità di cultura. Quando una qualsiasi cultura o società nega o permette la negazione di tale opportunità a qualsiasi dei suoi membri o altri, l'American Anthropological Association ha la responsabilità etica di protestare e opporsi a tale privazione.

Con queste parole in mente, i nostri membri di sono detti disponibili a parlare di una serie di questioni critiche per i diritti umani, anche se non sono stati sulle prime pagine dei giornali. Per esempio la AAA ha:

L'AAA è stata altresì particolarmente critico del cattivo uso della conoscenza antropologica (tipo come è stato documentato nel nostro ultimo post). Nel 2007, il Comitato Esecutivo ha rilasciato una dichiarazione critica del Human Terrain System dell'esercito degli Stati Uniti. Tra le altre preoccupazioni, il Consiglio ha considerato come il programma delle attività [del Human Terrain System, ndt] fosse atto a strumentalizzare la conoscenza antropologica al servizio di una operazione militare. Più di recente la AAA ha rimproverato spettacoli televisivi come American Digger e Nazi War Diggers per l’appropriazione della scienza archeologica in modi che violano la nostra etica professionale.

L’AAA non si è fermata alle sole parole. Quando i gruppi direttamente interessati ci hanno chiamato, l’AAA non ha evitato di prendere i provvedimenti necessari.

 

La solidarietà dell’AAA: I boicottaggi in Palestina, negli Stati Uniti ed oltre  

Negli ultimi anni, l’AAA ha sottoscritto appelli di boicottaggio chiesti da gruppi direttamente interessati. Abbiamo appoggiato i boicottaggi dei lavoratori delle catene alberghiere Hilton ed Hyatt nel 2004. Similmente, con l’approvazione della S.B. 1070 in Arizona, l’AAA ha supportato i diritti dei gruppi di immigrati boicottando lo Stato [dell’Arizona, ndt] fino al ritiro della legge. E dal 1995, l’AAA non ha siglato alcun contratto con qualsiasi Stato o Municipalità le cui leggi discriminano le comunità LGBTQ. Noi consideriamo tutto questo come uno sviluppo positivo, in linea con le tradizioni solidaristiche dell’antropologia.

Una volta dopo l’altra, ci siamo attenuti ai nostri valori, perfino quando fare ciò poneva delle sfide per l’organizzazione. In risposta alle richieste del sindacato di boicottaggio degli alberghi Hilton, l’AAA ha rescisso il suo contratto con la catena alberghiera, location dei suoi meeting annuali a San Francisco nel 2004 e nel 2006, nonostante lo sforzo finanziario comportato da questa mossa.

E queste azioni non si sono limitate agli Stati Uniti. Nel 2006, il Comitato Esecutivo dell’AAA ha votato per appoggiare il boicottaggio internazionale della Coca-Cola a causa della sua “inefficiente proattività nel proteggere i lavoratori e le loro famiglie dall’intimidazione e dalla violenza.” E circa trent’anni prima, nel 1975, l’AAA ha votato per porre fine alla collaborazione nel programma Fulbright-Chile, “a causa dell’attuale situazione dello stato della libertà accademica in Cile, che molti studiosi concordano essere inesistente.”

Boicottare le politiche discriminatorie di Israele, la sua continua violenta occupazione, e il suo fallimento di appoggio alla libertà accademica di adatterebbe perfettamente alle altre politiche dell’AAA.

 

 

Ripeteremo gli errori del nostro passato?

Sebbene l'AAA abbia una lodevole storia nell’onorare gli inviti validi per i boicottaggi locali e internazionali, abbiamo anche avuto la nostra parte di passi falsi.

L'ultima volta che un movimento come il BDS palestinese è salito alla ribalta internazionale è stato durante i picchi del regime di apartheid nel Sud Africa. Mentre l'organizzazione riuscì ad approvare una debole risoluzione nella sessione 1982 per “condannare il persistere dell'apartheid in Sud Africa e il continuo supporto sudafricano all’apartheid in Namibia,” non siamo riusciti ad emettere una sufficientemente forte risposta. Significativamente, gli sforzi per approvare un boicottaggio organizzativo contro il regime di apartheid sono stati sconfitti nel meeting annuale del 1980. Cedendo alle pressioni politiche del tempo, l'AAA ha scelto di violare le sue migliori tradizioni e perdere questa opportunità storica per contribuire a porre fine all’apartheid sudafricano.

Noi crediamo che quello fu un errore di proporzioni immense che non dovremmo ripetere. Attualmente, la situazione dell’AAA è simile a quella del 1980. Nel 2003, l'AAA ha approvato una risoluzione “in difesa dei diritti umani del popolo palestinese garantiti dal diritto internazionale, e a sostegno del suo diritto all'autodeterminazione.” Come la nostra risoluzione 1982 contro l'apartheid, ha dimostrato avere poco valore. Senza intraprendere azioni concrete, la risoluzione non è riuscita a raccogliere neanche una minima attenzione da parte dei media. Nel frattempo, le violazioni israeliane dei diritti umani palestinesi sono solo peggiorate.

La questione che abbiamo di fronte man mano che andiamo avanti è se ci impegneremo ancora una volta in condanne vaghe e inefficaci, o se questa volta i nostri migliori angeli avranno la meglio nel difendere i valori per cui la nostra associazione si schiera.

 

Post-scritto

Questo post è il quarto e ultimo capitolo della nostra serie a sostegno delle ragioni per cui l’AAA dovrebbe sostenere l'appello della società civile palestinese per il boicottaggio accademico delle istituzioni israeliane. Scriveremo un altro articolo, dove cercheremo di rispondere il più possibile alle vostre domande all'interno del breve spazio assegnatoci. Se avete una domanda a cui vi piacerebbe aver risposta o una preoccupazione che volete fosse affrontata, siete pregati di lasciare un commento sotto o di inviare un'email all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Promemoria: siate rispettosi, per favore.

 

 

 

 

 

Note:


[1] http://bdsitalia.org/index.php/ultime-notizie-bac/1322-antropologi-aaa-bds

[2] http://bdsitalia.org/index.php/ultime-notizie-bac/1323-aaa-parte-2

[3] http://bdsitalia.org/index.php/ultime-notizie-bac/1344-aaa-parte-3

 

 

 

 

 

Fonte: savageminds.org

Traduzione: BDS Italia