Due tra le più importanti istituzioni accademiche israeliane stanno offrendo un forte sostegno al massacro di Israele in corso a Gaza.

La Tel Aviv University sta offrendo agli studenti che stanno prestando servizio all’attacco a Gaza un anno di retta universitaria gratuita.

Sul suo sito web ufficiale, l’istituzione ha affermato nel comunicato del 24 Luglio che “la Tel Aviv University abbraccia e supporta tutte le forze di sicurezza che stanno lavorando per ripristinare la quiete e la sicurezza di Israele, inclusi i propri studenti e dipendenti chiamati al loro dovere di riservisti.”

Nadim Nashif, direttore di Baladna – Associazione per i Giovani Arabi, ha riferito a The Electronic Intifada che il contesto in cui è avvenuta la dichiarazione dell’università “è quello di una caccia alle streghe contro gli studenti palestinesi [che sono cittadini di Israele] ed altri che stanno postando sui social media articoli contro l’attacco su Gaza delle forze israeliane d’occupazione.”

L’università “non lo direbbe apertamente” che il suo comunicato è indirizzato a tali dissidenti, ha aggiunto Nashif, “ma per la gente qui è chiaro che sia così.”

Il comunicato dell’università continua:

La Tel Aviv University condanna e denuncia assolutamente le dolenti ed estreme dichiarazioni in circolazione al giorno d'oggi sui social media - dichiarazioni che non hanno posto nel discorso pubblico. L'università agirà in conformità alle norme disciplinari, che sono applicabili a studenti e lavoratori, in ogni caso di infrazione.

[Il comunicato] è firmato “nella speranza di giorni più tranquilli.”

Nel frattempo, la Tel Aviv University ha annunciato che avrebbe fornito un anno di retta universitaria gratuita agli studenti chiamati a prestare servizio a Gaza, e che le borse di studio sarebbero state finanziate da “donatori privati” e “amici dell’università.”

Il presidente della Tel Aviv University Joseph Klafter ha espresso il suo “apprezzamento” per gli student che sono andati a prestare servizio dell’esercito e ha affermato che “la Tel Aviv University ha contribuito e contribuirà grandemente ancora alla sicurezza nazionale.”

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La Tel Aviv University sventola la bandiera per il massacro a Gaza.

 

Maan News Agency ha riportato che gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 26 palestinesi dalla mezzanotte di Venerdì, inclusi il 45enne Salah Ahmad Abu Hasanin e i suoi tre figli Abd al-Aziz, 15 anni, Hadi, 12 anni e Abd al-Hadi, di 9 anni.

Gli ultimi assassinii di Israele hanno portato ad almeno 825 il numero dei palestinesi uccisi in 18 giorni consecutivi di bombardamenti israeliani.

Almeno 170  morti sono bambini.

Più di 5.240 persone sono rimaste ferite e quasi 150.000 sono disperatamente in cerca di un riparo.

Giovedì, almeno 17 persone sono morte quando Israele ha bombardato una scuola gestita dalle Nazioni Unite a Beit Hanoun nel nord della Striscia di Gaza, dove centinaia di rifugiate stavano cercando riparo.

 

Raccogliendo merci per le truppe

Intanto, una nota circolata alla Hebrew University annunciava la raccolta di merci, inclusi prodotti per l’igiene, snacks e sigarette, “per i soldati al fronte, secondo le richieste riportate dalle unità dell’IDF [l’esercito israeliano].”

La nota, sottoscritta dall’università insieme al suo comitato del persone accademico e dal sindacato studentesco ufficiale, diceva: “abbiamo aperto punti di raccolti in tutti e quattro i campus.”

Una copia di tale notifica è stata postata su Facebook dal Comitato Israeliano Contro la Demolizione delle Case.

Questi sono esempi del tipo di sfacciata complicità con la violenza di Israele contro i palestinesi che ha spinto quest’ultimi a chiedere il boicottaggio delle istituzioni accademiche israeliane.

 

 

 

 

 

Fonte: electronicintifada.net

Traduzione: BDS Italia