L’accordo fa parte della proposta presentata per permettere ad Israele di partecipare al programma Horizon 2020; il riconoscimento non significa pregiudicare i confini permanenti, da determinare nel corso dei negoziati.
Israele ha fornito all'Unione europea una proposta finale per la formulazione del contratto che disciplina la cooperazione scientifica israeliana e la partecipazione al programma Horizon 2020. La partecipazione di Israele al programma di ricerca dell'Unione europea per il periodo 2014-2020, noto come Horizon 2020, è diventata controversa a causa delle nuove sanzioni europee contro gli insediamenti ebraici al di là della Linea Verde. Nella nuova formulazione consegnata agli alti funzionari europei a Bruxelles, Israele ha accettato per la prima volta di riconoscere la politica dell'UE di non consentire il trasferimento dei finanziamenti comunitari ad enti ubicati negli insediamenti e di accettarla.
L'accordo sulla partecipazione in Horizon 2020 è diventato un importante questione di discussione tra l'UE e Israele in questi ultimi mesi, alimentando la tensione tra le due parti. A luglio la Commissione europea ha pubblicato le nuove linee guida per le agenzie dell'Unione europea, che vietano il finanziamento o la fornitura di prestiti, sovvenzioni, borse di studio o premi per le istituzioni con sede in o affiliati con gli insediamenti. In alcuni casi, come ad esempio i prestiti, il divieto si applica anche alle istituzioni israeliane che operano - direttamente o indirettamente - oltre la Linea Verde. Le nuove linee guida richiedono, inoltre, che qualsiasi accordo tra Israele e l'UE debba includere una sezione affermando che gli insediamenti in Cisgiordania, Gerusalemme Est e Golan non fanno parte dello Stato di Israele.
Diplomatici europei hanno detto che l'ambasciatore dell’UE in Israele, Lars Faaborg-Andersen, ha radunato i 28 ambasciatori dei paesi membri dell'UE in Israele lunedì e li ha informati dei dettagli della proposta israeliana. Faaborg-Andersen ha detto che i negoziati che si svolgeranno tra le due parti stanno procedendo in modo positivo e spera che nei prossimi giorni sia raggiunta una formulazione accettabile che gli permetterà di firmare l'accordo entro la fine del mese.
Israele è anche interessato ad aggiungere una sezione nell'accordo che esprima le sue riserve su alcune delle questioni coinvolte. Un diplomatico europeo ha detto che la nuova sezione sottolinea il fatto che il riconoscimento di Israele della politica dell'UE in materia di divieto di finanziamento di organizzazioni negli insediamenti non significa pregiudicare i confini permanenti da determinare nei negoziati tra Israele e i palestinesi.
Alti funzionari israeliani hanno confermato ciò che i diplomatici europei hanno detto ad Haaretz. I funzionari israeliani hanno notato che la proposta di Israele è "di vasta portata", in termini di disponibilità di Israele di riconoscere la politica comunitaria in materia di insediamenti. Tuttavia, hanno detto i funzionari, Israele ancora rifiuta di consentire l'esplicita menzione nell’accordo delle nuove linee guida dell’UE sugli insediamenti.
Non è ancora chiaro se la proposta israeliana verrà accettata dall’UE. È ora in fase di esame da Pierre Vimont, il segretario generale esecutivo del servizio diplomatico dell'Unione europea, e da Christian Berger, direttore del dipartimento per il Medio Oriente della Commissione europea, autore delle nuove linee guida sugli insediamenti. Israele si aspetta di ricevere una risposta da parte dell'Unione europea entro la fine di questa settimana.
Il programma Horizon 2020 potrebbe portare centinaia di milioni di euro nelle casse di istituti di ricerca e imprese high-tech israeliani. Se Israele dovesse partecipare a Horizon 2020, trasferirà circa 600 milioni di euro all'UE nei prossimi sette anni e sarebbe consentito a università, ricercatori e aziende provenienti da Israele di ricevere i finanziamenti e le sovvenzioni per progetti in molti settori tecnologici. Per ogni euro che Israele investe nel progetto, otterrà indietro un euro e mezzo. Israele è l'unico paese non europeo invitato a partecipare al programma come membro a pieno titolo, e anche oggi partecipa a un programma di ricerca e sviluppo europeo che si concluderà alla fine dell'anno.
Fonte: Haaretz
Traduzione di BDS Italia