L’Università di Bergen in Norvegia ha deciso di non assegnare un contratto per la sicurezza alla società G4S a causa di "danni alla reputazione" che risulterebbero dai rapporti con una impresa coinvolta nella violazione dei diritti umani contro il popolo palestinese e in altre parti del mondo.
Il giornale Klassekampen riporta la notizia che sebbene la G4S abbia presentato l'offerta più bassa in gara, l'Università di Bergen ha aggiunto altri 2,5 milioni di corone norvegesi (Euro 310.000), cifra stimata dei costi per tener conto dei potenziali danni alla sua reputazione.
Ingvild Skogvold ha tradotto degli estratti pertinenti dell’articolo:
"Abbiamo un chiaro insieme di valori fondamentali. Entrare in rapporti con le società che non hanno lo stesso quadro etico risulterebbe dannoso per l’immagine della nostra istituzione. Questo è specificamente legato alla copertura mediatica delle attività della G4S in Cisgiordania", ha detto Dag Rune Olsen, rettore dell'Università di Bergen.
Anche se l'offerta G4S fosse di circa 2 milioni di corone norvegesi (NOK) al di sotto del suo concorrente più vicino, l'università ha stimato che i costi derivanti dai danni alla sua reputazione dovuti dal lavorare con una società coinvolta nella violazione dei diritti umani sarebbero di NOK 2,5 milioni.
"Questo è un tentativo di rendere operativa la decisione dello scorso anno sul commercio etico. Vogliamo che i valori fondamentali della nostra istituzione si manifestino nella scelta dei fornitori", ha aggiunto Olsen.
G4S ha messo in discussione questa decisione con scambi di lettere con l'università, e pare stia prendendo in considerazione di fare reclamo presso al Consiglio per i ricorsi per le forniture pubbliche.
Omar Barghouti del Comitato nazionale palestinese per il BDS scrive: "Questa è una vittoria molto significativa per la campagna globale BDS contro G4S, in quanto tratta del coinvolgimento della società in progetti illegali e immorali come un rischio economico, sostenendo che entrare in rapporti con un’azienda come G4S, complice della violazione dei diritti umani, porta un costo pesante in termini di reputazione.
Barghouti aggiunge che "il movimento BDS ha sempre sostenuto che investire in aziende che violano in modo grave - e persistente - il diritto internazionale non è solo un errore dal punto di vista etico, ed eventualmente giuridico. È anche un rischio economico nel lungo termine, come l'esperienza sudafricana ha mostrato. Il ritorno sull'investimento può essere molto elevato in situazioni di violazione dei diritti umani, ma la resistenza a tali violazioni può far sì che l'intero investimento crolli in un breve periodo".
Barghouti aggiunge che "i nostri diritti umani sono indivisibili; la nostra determinazione a chiedere conto a tutti i soggetti coinvolti nella loro negazione è irremovibile".
Fonte: Alternative Information Center
Traduzione di BDS Italia