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Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Notizie BDS

Notizie internazionali del movimento globale BDS.

Il Cile ha sospeso le negoziazione per l’Accordo di Libero Scambio (FTA) con Israele e sta considerando il ritiro del proprio Ambasciatore da Tel Aviv per protesta contro la campagna di bombardamenti israeliani sui civili palestinesi nella Striscia di Gaza.

Il gruppo parlamentare cileno-palestinese ha riferito ad HispanTV che il governo cileno si adopererà anche per la condanna di Israele al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) dopo il meeting con Heraldo Munoz.

“Nutrire il pianeta”, questo il tema conduttore dell'Expo 2015 che si terrà a Milano il prossimo anno. Sarà, prevediamo, la fiera dell'ipocrisia e della menzogna. I grandi affamatori del pianeta e delle popolazioni del mondo saranno fra i principali “ospiti” ovvero i protagonisti di questa kermesse.

Grandi multinazionali e stati asserviti ai loro interessi che, attraverso guerre di rapina delle risorse dei popoli e di sfruttamento, si presenteranno come “i salvatori” dell'umanità. L'Expo oltre ad essere un'opera già di per sé conveniente alla devastazione dei territori, alla connivenza con le mafie e per lo spudorato ricorso al lavoro precario super-sfruttato, lo è ancora di più per l'ulteriore inganno che rappresenta.

La presenza in pompa magna di Israele nell'Expo conferma che dietro il tema “nutrire il pianeta” si nascondono coloro che si muovono in senso esattamente opposto. Il padiglione dello stato sionista, denominato “Campi di domani”, sarà situato in una posizione privilegiata, a fianco di quello italiano – paese organizzatore, a dimostrazione dei saldi legami tra i due stati - all'incrocio fra i due assi principali dell'Esposizione e, con una dimensione di 2.400 metri quadrati intenderà propagandare le “eccellenze” dell'Occupazione israeliana, come l'agricoltura e lo sfruttamento delle risorse idriche arabo-palestinesi.

Centinaia di persone si sono ritrovate in largo Corrado Ricci a Roma per protestare contro il massacro della popolazione palestinese a Gaza e dire basta con i bombradamenti israeliani che hanno provocato ad oggi 100 morti e più di 600 feriti che gli ospedali palestinesi non riescono più a curare.

In piazza numerosi interventi: dalla comunità palestinese alla campagna Bds, dall'ambasciatrice palestinese alle reti di solidarietà. La tensione e la rabbia sono tangibili. Il muro di cartone allestito per ricordare i dieci anni dalla sentenza di condanna della Corte Penale Internazionale verso il Muro dell'Apartheid israeliano viene frantumato e dietro compare lo striscione che invoca "Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni verso Israele". Ma rimanere fermi in piazza diventa insopportabile ai tanti e tante che hanno riempito largo Ricci. Inizia una lunga trattativa con la polizia ed alla fine si riesce a partire in corteo. Via dei Fori Imperiali si riempie di bandiere palestinesi e striscioni che inneggiano alla resistenza palestinese. Lentamente la manifestazione scorre fino al Colosseo dove dopo alcuni interventi di scioglie. Oggi la cartolina per i turisti ha visto e parlato di altre cose, del dramma di un popolo chiuso in una gabbia a cielo aperto da dove non si può fuggire e costretto a rimanere sotto le bombe israeliane. "Nessuna equidistanza è accettabile tra l'apparato militare israeliano e i raffazzonati razzi con cui si difendono i palestinesi" viene sottolineato. "C'è una sola violenza che la comunità internazionale si rifiuta di riconoscere, quella dell'occupazione israeliana che dura ormai da troppi anni e  che i palestinesi non sopportano più". La mobilitazione prosegue. Altre città si sono mobilitate oggi, altre lo faranno nella giornata di domani.

Fonte: ControPiano

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Gli attivisti sudafricani stanno chiedendo l’espulsione dell’ambasciatore israeliano a seguito dell’attuale violento attacco militare di Israele alla Striscia di Gaza.

“Invitiamo il governo del Sud Africa in primis a richiamare il nostro ambasciatore da Tel Aviv, e poi di espellere l’ambasciatore israeliano dal Sud Africa,” ha affermato Giovedì alla Anadolu Agency (AA) Ibrahim Vawda, ricercatore veterano per Media Review Network, un gruppo di patrocinio.

Ha detto che il governo del Sud Africa dovrebbe prendere misure rigide contro Israele per i crimini che sta commettendo contro i palestinesi.

- Le misure prese sono benvenute, ma le persistenti violazioni dei diritti dell’uomo da parte di Israele devono andare incontro a conseguenze più effettive.

Giovedì e Venerdi, almeno 12 governi europei hanno pubblicato delle direttive online che mettono in guardia i propri cittadini e le proprie imprese dai rischi che legami commerciali o altre relazioni economiche con gli insediamenti illegali israeliani implicano, portando il numero di paesi che hanno pubblicato tali avvisi a 17.

Le dichiarazioni avvertono le imprese dei rischi legali, economici e alla reputazione che I legami economici con gli insediamenti israeliani comportano, e affermano che le aziende dovrebbero essere consce dei “possibili abusi dei diritti degli individui” a cui che tali attività potrebbero contribuire.

di Heike Schotten, Professoressa Associata di Scienze Politiche alla University of Massachusetts a Boston, dove insegna teoria politica, teoria femminista e teoria dell’omosessualità (le sue pubblicazioni sono disponibili qui). E’ attiva nel movimento di solidarietà con la Palestina dal 2006.

E' iniziato tutto come qualunque risposta di ogni altra università. O, almeno, è così che sembrava in quel momento.

Come ricorderete, lo scorso Dicembre, l'American Studies Association ha votato per appoggiare il boicottaggio accademico delle università israeliane. Anche se l'ASA non è stata la prima associazione professionale accademica a farlo, la sua tanto lodata (e, ad essere sinceri, tanto criticata) decisione è stata ampiamente vista come un punto di svolta negli Stati Uniti, sia per il movimento BDS, nonché per il più ampio discorso pubblico su Palestina/Israele. (Avevo parlato di questo evento epocale precedentemente in questo articolo; vedere qui per un’eccellente tavola rotonda sulla decisione di boicottaggio dell’ASA e le sue conseguenze).

Il fondo pensione olandese ABP ha disinvestito da due società israeliane a causa del loro ruolo nella produzione di munizioni a grappolo. Sia Aryt Industries Ltd. che Ashot Ashkelon appaiono in un elenco datato 1 Giugno di imprese escluse dal terzo più grande fondo pensione del mondo.

Il documento sottolinea che la politica di investimento responsabile della ABP permette l'esclusione delle aziende “che continuano a svolgere attività in contrasto con i principi del Global Compact delle Nazioni Unite e che non mostrano alcun segno di voler adattare le loro pratiche.”

Unite, il più grande sindacato del Regno Unito, ha apostrofato Israele “colpevole del crimine di apartheid” e si è impegnato nella campagna BDS.

Questa settimana a Liverpool, il sindacato, il più grande sostenitore del Partito Laburista, ha discusso tre mozioni alla Palestina in occasione della sua annuale Conferenze sulle Politiche a Liverpool, di cui due sono state approvate.

Nel corso dell'ultima giornata appena trascorsa, dodici membri dell’Unione Europea hanno pubblicato avvisi che esortano i cittadini ad astenersi dall'intraprendere attività commerciali, economiche ed investimenti negli insediamenti o con organismi a loro connessi.

Gli annunci dichiarano che gli insediamenti in Cisgiordania, Gerusalemme Est e nelle Alture del Golan sono illegali, e le attività economiche da parte di individui o imprese comporta rischi legali e finanziari, nonché i rischi per la loro reputazione. Finora 17 nazioni dell'Unione Europea hanno pubblicato tali avvertimenti.

Il governo ha sconsigliato i cittadini irlandesi di investire o intraprendere qualsiasi attività commerciale con le compagnie negli insediamenti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati, la Cisgiordania e Gaza.

L’avviso si applica anche alle Alture del Golan in Siria, che Israele conquistò durante la Guerra dei Sei Giorni nel 1967.

Questa mossa è il linea con quanto fatto da molti altri paesi europei e con l’avviso che è stato recentemente pubblicato da Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Italia, Olanda e Portogallo.

In un comunicato, il Dipartimento degli Affari Esteri ha affermato che l’Irlanda e i suoi partner dell’Unione Europea hanno una chiara posizione circa gli insediamenti israeliani.