Di Yara Hawari
Israele ha perso di vista la realtà. Il bilancio delle vittime a Gaza ammonta a oltre un migliaio e continua a crescere di giorno in giorno. La fascia costiera è stata ridotta in macerie. Questa settimana, invece di celebrare l’Eid [la celebrazione di fine Ramadan, ndt], i palestinesi di Gaza seppellivano i loro morti.
Il commovente messaggio di Jon Snow dopo il suo ritorno dalla Striscia di Gaza sul notiziario di Channel 4 spezzava il cuore. Riportava notizie dall'ospedale Al Shifa, dove ha visto molte terribili ferite e decine di bambini morti.
Ha concluso il suo report con questo appello al pubblico: “Se i nostri report valgono qualcosa, se la vostra disponibilità ad ascoltare e guardare e leggere avrà un proseguo, potremo poi insieme fare la differenza.”
Questo ultimo massacro dei palestinesi è stata ben documentato, con ogni morte registrata e ogni bombardamento filmato. Anche se questo non è ancora sufficiente per dissuadere Israele, è tuttavia importante continuare la documentazione di questo assalto in modo che le sue vittime non rientrano nell’oblio della storia.
Ma le persone della comunità internazionale devono andare oltre questo. Hanno bisogno di boicottare Israele. Potrebbe essere l'unica cosa che pone fine all'impunità che sta permettendo loro [gli israeliani, ndt] di assaltare ripetutamente i diritti umani dei palestinesi.
Quando le compagnie aeree hanno cominciato a cancellare i loro voli verso l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, Israele è entrato nel panico. Ha chiesto che le compagnie aeree ristabilissero i loro voli verso Tel Aviv e Netanyahu ha chiamato personalmente John Kerry per chiedere la sospensione del divieto di volo pubblicato dalla Federal Aviation Administration.
Questo minuscolo momento in cui Israele è stato minacciato di essere isolato a livello internazionale è stato eloquente.
Danimarca, Norvegia e Finlandia hanno condannato l’attacco di Israele sui civili innocenti, ed hanno inviato importanti aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. Tuttavia, fino ad ora solamente due paesi sudamericani si sono attivamente opposti alla guerra di Israele su Gaza. Il Cile ha sospeso le sue relazioni commerciali con Israele, e il Brasile ha richiamato il proprio ambasciatore da Tel Aviv..
La gente dice che Israele è stato moralmente sconfitto. Ma sembra che ad Israele questo non interessi, quindi colpiamolo nel suo punto debole. Concentriamo i nostri sforzi in un’iniziativa che ha aiutato a porre fine all’apartheid in Sud Africa.
Il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) è iniziato nel 2005 e da allora ha sempre goduto di un trend crescente. Si è guadagnato il sostegno di sindacati e vari gruppi politici in tutto il mondo. E’ stato anche sostenuto da molte celebrità ed accademici. Nel Regno Unito ci sono state alcune importanti vittorie, incluso quando la catena di vendita al dettaglio John Lewis (dopo la pressione BDS) ha sospeso la commercializzazoine della nota compagnia israeliana sodaStream.
Perfino a livello locale, il boicottaggio sta prendendo piede. A Gerusalemme, si vede una notevole assenza di palestinesi nei bar e nei negozi israeliani. Ciò deriva dalla paura della violenza israeliana contro i palestinesi, ma anche, secondo i palestinesi con cui ho parlato, da un tentativo di boicottare e danneggiare l'economia israeliana. A Ramallah, la gente sta mettendo adesivi sui prodotti israeliani nei negozi dicendo: "il 16% dei profitti vanno all'esercito israeliano", nel tentativo di dissuadere i clienti dal loro acquisto.
Cerchiamo quindi di incrementare la nostra azione. Cerchiamo di boicottare le istituzioni accademiche israeliane, le esportazioni israeliane e le aziende che hanno legami con Israele. Perché anche quando Israele smetterà di bombardare Gaza, non sarà questo il loro ultimo tentativo di pulizia etnica della terra dei palestinesi.
Fonte: independent.co.uk
Traduzione: BDS Italia