Boicottaggio sportivo

Alcune foto della protesta di Martedì scorso, 21 Agosto 2014, in solidarietà con il popolo palestinese, organizzata dalla gioventù del partito Syriza, fuori dallo stadio dell’Asteras Tripoli F.C., in occasione della partita di calcio con il Maccabi Tel Aviv.

Un membro dell’Associazione Greca in Solidarietà con il Popolo Palestinese INTIFADA ha partecipato alla protesta e, nei giorni precedenti, ha tenuto in discorso durante un evento nella città greca di Tripoli.

E’ bastata una registrazione di Donald Sterling in cui insultava in modo dispregiativo Magic Johnson al mondo del giornalismo mai a riposo per fermarsi sulle sue posizioni. Ora immaginate se Donald Sterling - in tutto il suo fervore paranoico e razzista – avesse avuto un esercito a sua disposizione e avesse bombardato Magic Johnson nella sua casa, uccidendolo nel sonno.

Se un tale scenario sembra in un certo senso una fan fiction di Philip K. Dick scritta da Mike Lupica, allora non avete prestato attenzione al distopico, genocidiario panorama di Gaza, dove nessuno è al sicuro. Il nome Ahed Zaqout non suona familiare.

Ahed Zaqout è stato un commentatore sportivo e televisivo 49enne di Gaza, una voce nazionale dello sport per un popolo senza nazione. Due decenni fa, era una stella del calcio: il centrocampista della squadra di calcio nazionale palestinese. Mercoledì scorso, è stato ucciso nel suo letto dalle bombe delle Forze di Difesa Israeliane.

  • Ci sarà conflitto al congresso annuale della Fifa il 10-11 giugno su come sostenere il calcio palestinese e quali sanzioni da prendere contro la Federcalcio israeliana (IFA).
  • La richiesta di sospendere l'IFA dalla FIFA ha raccolto? oltre 12.000 firme all’ultimo conteggio.
  • Le recenti affermazioni di Blatter sono state fuorvianti.

Congresso annuale. La FIFA ha stabilito la “Task Force Israele-Palestina” che dovrebbe presentare le sue conclusioni al Congresso sulla necessità di agevolare la circolazione delle persone e delle merci per scopi legati al calcio in ingresso e in uscita e all’interno della Palestina. I progressi nel corso degli ultimi nove mesi sembrano essere stati marginali. Se non ci saranno miglioramenti, il presidente della Federcalcio palestinese Jibril Rajoub intende chiedere sanzioni, per esempio la sospensione della IFA.

La petizione. È stata presentata alla sede FIFA di Zurigo il 4 giugno 2014. La petizione invita FIFA "a sospendere la Federcalcio israeliana fino a quando Israele non rispetterà i diritti umani dei palestinesi e il diritto internazionale, permettendo così ai calciatori palestinesi di giocare e competere a livello nazionale e internazionale". La petizione resterà attiva fino al raggiungimento del suo obiettivo.

Perché sospendere Israele? Uzi Dann, il direttore sportivo internazionale del quotidiano israeliano Ha'aretz, ha detto il 18 aprile 2014, "Dalla mia esperienza, solo minacce e pressioni possono costringere il governo israeliano ad agire".

Il sogno di Ahmed di Giovanni Sorrentino

Io sono palestinese di CarmelaBI e Zulù
https://docs.google.com/file/d/0B72kXptXviGlT0RxUzJ0dG9PV2M/edit?pli=1

Il loro progetto è di farne "un coro da stadio" attraverso le autoregistrazioni di immagini e cori del ritornello "Io Sono Palestinese" e chiedere di inviare le loro registrazioni agli autori per il montaggio. L'indirizzo a cui inviarle: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L'ex stella del Manchester United, Eric Cantona, a margine della proiezione del proprio documentario 'Looking for Rio', ha criticato le posizioni del presidente della Uefa, Michel Platini, e l'attribuzione del Mondiale 2022 al Qatar da parte della Fifa. "Platini e' un politico come gli altri. Per parlare di Platini siamo nel campo del regolamento dei conti, in piena guerra politica. Vuole essere presidente della Fifa, Blatter vuole rimanere al proprio posto". E ancora: "E' politica, quando si arriva a quei livelli... Platini e' stato un grande giocatore, e' un grande signore del calcio, ma oggi, e' un politico come gli altri. Del resto, perche' no? Al contrario, alla fine sarebbe una buona cosa, visto che sono tutti politici, che un ex giocatore sia eletto alla guida della Fifa".

Quanto al Mondiale in Qatar, "e' vero che e' una cattiva idea", come ha detto Blatter nei giorni scorsi, ha affermato ancora l'ex stella del Manchester, aggiungendo: "Ma e' un'idea di Platini. Alcuni criticano la Coppa del mondo in Qatar. Altri la Coppa del mondo in Brasile. E poi e' sempre Platini che ha assegnato il Campionato d'Europa Under 21 a Israele, questo e' stato altrettanto irrispettoso per i diritti umani, al pari dell'assegnazione del Mondiale al Qatar, vista la politica di Israele. Platini ha anche attribuito un Campionato d'Europa all'Ucraina, che anche in questo caso non e' un esempio di democrazia. Ma sono Paesi emergenti, dove girano molti soldi. E la Coppa del mondo ha bisogno di questo. Viene organizzata nei Paesi che ne hanno i mezzi. Domani magari tocchera' alla Cina".

Fonte: La Repubblica

Frederic Kanoute, parlando al World Football Programme alla BBC, è arrivato ad una conclusione molto chiara, su se I campionati EURO 2020 dovrebbe essere giocati o meno in Israele. “[…] dal mio punto di vista, non è una buona decisione quella di… legittimare… organizzando là [in Israele] degli eventi così importanti, e dando in un certo senso credito a quello che sta succedendo.” Ed è lasciato ad appannaggio dell’ascoltatore il pensare al “cosa sta succedendo”! Kanoute lo sa, ma forse non tutti gli spettatori della BBC.

Nel corso dei prossimi cinque mesi, l’Uefa sceglierà le 13 città che ospiteranno il campionato di calcio Euro 2020. Ci appelliamo all’Uefa di escludere Gerusalemme dalle città in gara.

Israele si fa beffa della posizione delle Nazioni Unite, secondo la quale Gerusalemme dovrebbe essere una città aperta a tutti, tanto che è impossibile per la maggior parte dei palestinesi visitarvi i luoghi sacri o i parenti. Lo stato di Israele sostiene la confisca delle terre e delle case palestinesi a Gerusalemme Est per l'uso di coloni illegali.

Nel febbraio di quest'anno, Amnesty International ha pubblicato un rapporto intitolato Grilletto Facile che documenta il trattamento dei palestinesi da parte delle forze d’occupazione israeliane. Il rapporto descrive questo trattamento come "non necessario, arbitrario e brutale".

Un solo esempio di questo trattamento si è verificato all'inizio di quest'anno quando i soldati israeliani hanno sparato ripetutamente alle gambe e ai piedi di due giovani calciatori palestinesi di talento a un checkpoint, mutilandoli a vita.

Israele continua a perpetrare la sua devastante occupazione militare dei territori palestinesi, si fa beffa del diritto internazionale, ignora totalmente le risoluzioni delle Nazioni Unite e imprigiona centinaia di palestinesi, bambini compresi, senza capi d’accusa.

Sarebbero derisi la Missione e lo Statuto della Fifa se a Gerusalemme fosse conferito l’onore di ospitare le partite di questo torneo.

I leader del calcio internazionale devono rispondere agli appelli dei palestinesi oppressi sanzionando Israele di fronte alla comunità delle nazioni.

John Austin
Victoria Brittain
Rodney Bickerstaffe
Breyten Breytenbach
Caryl Churchill
William Dalrymple
The Rev Garth Hewitt
Dr Ghada Karmi
Bruce Kent
Paul Laverty
Mike Leigh
Ken Loach
Miriam Margolyes
Mairead Maguire
Kika Markham
Professor Nur Masalha
Karma Nabulsi
Professor Steven Rose
Professor Hilary Rose
Salman Abu Sitta
Ahdaf Souief
Baroness Jenny Tonge
Archbishop Desmond Tutu
Alice Walker
Roger Waters

Fonte: The Independent 

Traduzione di BDS Italia

fifa-national-sport1-it-650

fifa-national-sport2-it-650

 

Clicca per altre immagini

Il calcio palestinese mira all’espulsione di Israele in quanto le restrizioni sulla libertà di movimento dei giocatori incidono sulle loro prestazioni

La Federcalcio palestinese (PFA) mira ad un divieto della FIFA per i loro omologhi israeliani, dopo anni in cui si assiste al fallimento di un calcio giocato sotto occupazione.

Ma una tale mossa risolverebbe qualcosa?

Israele attualmente occupa illegalmente la Cisgiordania, Gerusalemme Est e esercita un blocco sulla Striscia di Gaza. Ciò rende il lavoro del PFA piuttosto difficile. Restrizioni per i giocatori che si muovono nei, fuori dai e tra i territori palestinesi sono solo alcuni dei molti problemi che deve affrontare mentre cerca di sviluppare lo sport sotto l'occupazione. Questo in aggiunta agli spari ai giovani calciatori da parte delle forze di sicurezza israeliane.

La FIFA riconosce il problema e ha istituito una task force lo scorso anno con l'obiettivo di far firmare un accordo ad entrambi in modo da risolvere il problema prima del Congresso FIFA di giugno a San Paolo. Però, se l'accordo non soddisfacesse le sue aspettative, la PFA prevede di lanciare un tentativo audace per ottenere l’espulsione di Israele dalla FIFA.

Per il secondo anno consecutivo, 30 corridori della Striscia non potranno prendere parte alla maratona di Betlemme. Tra loro l’olimpionico al-Masri. La Corte Suprema rigetta la sua petizione. 

di Chiara Cruciati

A due giorni dalla seconda maratona di Palestina, giunge atteso il primo no israeliano: trenta atleti residenti nella Striscia di Gaza non potranno prendere parte alla corsa che attraverserà la città di Betlemme, il Muro e i suoi campi profughi. Era successo anche lo scorso anno, quando i 28 corridori gazawi che fecero domanda di partecipazione si videro rifiutare il permesso di uscita dalla Striscia e non poterono unirsi agli oltre 650 atleti che corsero lungo le strade di Betlemme.

Tra i 30 atleti esclusi, anche l’olimpionico Nader al-Masri. Inutile l’appello alla Corte Suprema israeliana perché cancellasse il rifiuto da parte delle autorità israeliane: ieri l’Alta Corte ha rigettato la petizione presentata a favore di al-Masri dall’associazione per la protezione della libertà di movimento, Gisha. “Viste le circostanze descritte, non possiamo accettare l’appello”, ha sentenziato il giudice Daphne Barak-Erez, aggiungendo che la magistratura non può intervenire sulle decisioni discrezionali del Ministero della Difesa. “Si spera – ha concluso – che in futuro la situazione della sicurezza migliorerà permettendo l’allentamento di tali restrizioni”.