• Ci sarà conflitto al congresso annuale della Fifa il 10-11 giugno su come sostenere il calcio palestinese e quali sanzioni da prendere contro la Federcalcio israeliana (IFA).
  • La richiesta di sospendere l'IFA dalla FIFA ha raccolto? oltre 12.000 firme all’ultimo conteggio.
  • Le recenti affermazioni di Blatter sono state fuorvianti.

Congresso annuale. La FIFA ha stabilito la “Task Force Israele-Palestina” che dovrebbe presentare le sue conclusioni al Congresso sulla necessità di agevolare la circolazione delle persone e delle merci per scopi legati al calcio in ingresso e in uscita e all’interno della Palestina. I progressi nel corso degli ultimi nove mesi sembrano essere stati marginali. Se non ci saranno miglioramenti, il presidente della Federcalcio palestinese Jibril Rajoub intende chiedere sanzioni, per esempio la sospensione della IFA.

La petizione. È stata presentata alla sede FIFA di Zurigo il 4 giugno 2014. La petizione invita FIFA "a sospendere la Federcalcio israeliana fino a quando Israele non rispetterà i diritti umani dei palestinesi e il diritto internazionale, permettendo così ai calciatori palestinesi di giocare e competere a livello nazionale e internazionale". La petizione resterà attiva fino al raggiungimento del suo obiettivo.

Perché sospendere Israele? Uzi Dann, il direttore sportivo internazionale del quotidiano israeliano Ha'aretz, ha detto il 18 aprile 2014, "Dalla mia esperienza, solo minacce e pressioni possono costringere il governo israeliano ad agire".

Affermazioni fuorvianti di Sepp Blatter. In una recente visita in Medio Oriente Blatter ha detto: 

"Io separo la politica dallo sport". Può darsi che Blatter lo faccia, ma gli israeliani certamente no. Dal 1920 lo sport è stato usato politicamente dai sionisti e da Israele. Recentemente Mordechai Spiegler ha dichiarato che tenere un torneo UEFA farà di Israele un "paese normale dello sport". Calciatori palestinesi subiscono abusi, chiusure dei campi di calcio, restrizioni sui movimenti, detenzioni arbitrarie, e violenza con conseguenti ferite e persino la morte sotto il controllo di questo "paese normale dello sport". Sono “normali” l’apartheid israeliana, la pulizia etnica, la punizione collettiva e un esercito che non risponde delle proprie azioni? Può essere permesso a Israele di continuare a camuffare il suo razzismo attraverso il calcio?

"Non abbiamo visto alcuna violazione delle norme [da parte dell'IFA]". Sbagliato. L'IFA è un ente statale controllato dall’ente di vigilanza dello Stato e finanziato in gran parte dallo Stato. Così l'IFA è complice in tutte le azioni razziste dello Stato contro i palestinesi e quindi è in violazione dell’articolo 3 dello Statuto FIFA.

"L'IFA è un socio permanente [di FIFA] in regola". Non è così. L'IFA non ha fatto quasi nulla per contrastare il razzismo sconvolgente dei tifosi del Beitar, e infatti recentemente ha approvato un cambio di gestione che ha portato alla partenza di dirigenti più progressisti e di giocatori musulmani. Inoltre non ha fatto nulla di sostanza per aiutare la Federcalcio palestinese.

Altre informazioni di carattere generale:

Per il calcio Palestinese, anche solo tornare a casa non è scontato - NYTimes.com

La FIFA si prepara per la resa dei conti su Israele e Palestina - Huffington Post

I dettagli specifici sugli episodi di razzismo nei confronti di calciatori palestinesi

 

Dossier: Trasgressioni israeliane contro lo sport palestinese (in particolare il calcio)

Fonte: Red Card Israeli Racism UK

Traduzione di BDS Italia