E’ bastata una registrazione di Donald Sterling in cui insultava in modo dispregiativo Magic Johnson al mondo del giornalismo mai a riposo per fermarsi sulle sue posizioni. Ora immaginate se Donald Sterling - in tutto il suo fervore paranoico e razzista – avesse avuto un esercito a sua disposizione e avesse bombardato Magic Johnson nella sua casa, uccidendolo nel sonno.

Se un tale scenario sembra in un certo senso una fan fiction di Philip K. Dick scritta da Mike Lupica, allora non avete prestato attenzione al distopico, genocidiario panorama di Gaza, dove nessuno è al sicuro. Il nome Ahed Zaqout non suona familiare.

Ahed Zaqout è stato un commentatore sportivo e televisivo 49enne di Gaza, una voce nazionale dello sport per un popolo senza nazione. Due decenni fa, era una stella del calcio: il centrocampista della squadra di calcio nazionale palestinese. Mercoledì scorso, è stato ucciso nel suo letto dalle bombe delle Forze di Difesa Israeliane.

Come il giornalista sportivo di Gaza Khaled Zaher ha riferito a Reuters, “La Palestina ha perso uno dei suoi migliori giocatori; Zaqout potrebbe esser stato il miglior centrocampista che abbiamo mai avuto.”

Perché l’IDF si stesse “difendendo” da Zaqout resta un mistero. Non era un tipo come Muhammad Ali, che usava lo sport per promuovere qualsiasi tipo di idea politica. Zaqout era il più convenzionale e familiare tipo di persona dello sport: l’ex stella atleta trasformatasi in commentatore. Ma a Gaza, quello che possiamo vedere come convenzionale può diventare politico. Zaqout era una persona la cui voce, l’acuto ingegno, e l'analisi tagliente erano fonte di gioia e di fuga per un popolo sotto costante assedio. Fornire una via di fuga a coloro che sono intrappolati a Gaza era di per sé un atto politico.

Zaqout è stato in realtà preso deliberatamente di mira, o è morto in un altro spietato bombardamento sui civili da parte dell’IDF? Se crediamo a Netanyahu e ai suoi difensori – ovvero che i report dei giornalisti e delle Nazioni Unite sugli stermini di massa indiscriminati sono una finzione - allora vale la pena chiedersi: perché Ahed Zaqout doveva morire?

Sulla base della descrizione e dei report sui bombardamenti, il fatto che il suo è stato un assassinio mirato è alquanto dubbio. Molto più probabile, Zaqout era una delle vittime della mania di Netanyahu di guerra totale - una mania che, francamente, rende il mio precedente confronto con Donald Sterling un insulto per quest’ultimo. Ma se fosse stato in realtà mirato, ciò sarebbe un ulteriore esempio del modo in cui Israele attaccata la comunità calcistica di Gaza come modo per soffocare qualsiasi tregua o sollievo che la gente potrebbe eventualmente avere.

Il calcio è una sensazione popolare di gioie e speranza collettive. Crea scenari, come quelli di inizio anno – sembra sia passata una vita intera – in cui migliaia di persone hanno festeggiato sulla spiaggia di Gaza l'ascensione della loro squadra nazionale.

Attaccare il calcio è come attaccare queste aspirazioni nazionali. E' l'atto disumano di prendere di mira un’espressione collettiva dell'umanità.

Attualmente la FIFA sta discutendo la possibilità di sanzioni contro la presenza di Israele nell'organizzazione a causa di accuse formali che lo vogliono aver usato violenza di Stato per bloccare la squadra nazionale palestinese.

Ahed Zaqout avrebbe dovuto essere una parte di questo dibattito. Se Zaqout sia stato preso deliberatamente di mira o è stato coinvolto in un uccisione indiscriminata dovrebbe essere irrilevante per la FIFA. Uno di loro è stato ucciso, e questo dovrebbe contare qualcosa.

Una voce critica all’interno di questo dibattito è rappresentata dal Presidente Europeo della FIFA Michel Platini. Platini è stata particolarmente critico nei confronti di Israele, sebbene abbia sostenuto lo svolgimento in Israele di tornei internazionali, sotto pesanti critiche da tutto il mondo. Platini è stato anche un grande giocatore della squadra nazionale francese. In una partita amichevole del 1994 tra la Francia e la squadra nazionale palestinese, Platini ha giocato contro un certo Ahed Zaqout, che correva come un levriero. Forse ricorderà il suo nome, mentre questo dibattito procede.

So che è stupefacente pensare che la FIFA potrebbe rappresentare un qualsiasi tipo di forza per la giustizia sociale, ma a differenza delle Nazioni Unite, gli Stati Uniti non possono unilateralmente bloccare le decisioni della FIFA. E a differenza delle Nazioni Unite, la FIFA potrebbe fare qualcosa lascerebbe il segno e che le persone in tutto il mondo sarebbe in realtà notare. Forse, di fronte lo spargimento di sangue a Gaza e nella memoria di Ahed Zaqout, invierà il messaggio che un paese che imprigiona un altro non ha posto nel mondo dello sport internazionale. Se i politici non agiscono, allora forse lo deve fare il mondo dello sport. Dopo tutto, anche Magic Johnson ha appena annullato l'evento a Gerusalemme.

 

 

 

 

 

Fonte: thenation.com

Traduzione: BDS Italia