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Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Notizie BDS

Notizie internazionali del movimento globale BDS.

COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO NAZIONALE PALESTINESE PER IL BDS (BNC)

Il 10 aprile, Omar Barghouti, difensore dei diritti umani dei palestinesi e co-fondatore del movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) per i diritti dei palestinesi, si è visto negare l'ingresso negli Stati Uniti all'aeroporto Ben Gurion pur avendo documenti di viaggio validi.

Barghouti aveva programmato di recarsi negli Stati Uniti per un tour che includeva eventi pubblici alla NY University di Washington, D.C., alla NY University di New York City e all'Università di Harvard, e incontri con i principali responsabili politici, con eminenti esponenti della cultura e giornalisti. Dopo il suo giro di conferenze, Omar Barghouti avrebbe partecipato al prossimo matrimonio della figlia.

L' interconnettore EuroAsia è progettato per collegare le reti elettriche di Israele, Cipro e Grecia attraverso il cavo di alimentazione sottomarino più lungo del mondo. Fondamentalmente, l'interconnettore collegherebbe la rete elettrica europea alla rete israeliana, che incorpora gli insediamenti illegali nei territori palestinesi occupati, inclusa Gerusalemme Est (OPT), coinvolgendo l'Europa nei crimini di guerra israeliani.

L'interconnettore è apertamente definito come in grado di permettere "il passaggio multidirezionale e bidirezionale di elettricità", collegando così direttamente l'Europa e gli insediamenti israeliani illegali. Israele prevede di utilizzare l'interconnettore per esportare in Europa l'elettricità prodotta grazie ai suoi controversi giacimenti di gas.

Il villaggio palestinese di Susya, nel sud di Hebron, ha affrontato il "trasferimento forzato" per far posto ai coloni (Foto: Rosie Gabrielle)

Di Andrew Rettman

BRUXELLES, 1 febbraio

Diplomatici dell’UE hanno affermato in un rapporto confidenziale riportato da euobserver che i palestinesi in Cisgiordania affrontano "sistematiche discriminazioni legali" da parte di Israele.

È come nel vecchio regime di "apartheid" imposto ai neri in Sud Africa, ha detto un ex-diplomatico israeliano, ma Israele, proprio come i coloni violenti in Palestina, se la sta cavando con “l'impunità”.

Gli ambasciatori degli stati dell'UE a Gerusalemme e Ramallah hanno rivolto delle critiche a Israele nel luglio 2018, in un rapporto di 20 pagine.

Il documento interno, visto da euobserver, doveva "servire come input per Bruxelles e le capitali [dell'UE]" nel determinare, si legge, la politica sul Medio Oriente.

Secondo il rapporto dell'UE, i 2,7 milioni di palestinesi che vivono in Cisgiordania "affrontano una sistematica discriminazione legale" sotto "l’occupazione quasi permanente" del territorio che Israele ha conquistato militarmente nel 1967 prendendolo alla Giordania.

[Foto: Municipio di Gand, Belgio]

Il voto riflette l'impegno crescente nel ritenere Israele responsabile delle sue gravi violazioni dei diritti umani dei palestinesi

Il mese scorso, il Consiglio comunale di Gand, in Belgio, ha votato a favore del divieto imposto alle compagnie coinvolte in violazioni dei diritti umani di intrattenere rapporti commerciali con la città.

Gli attivisti per la solidarietà con i palestinesi insieme all'associazione Ghent Action Platform Palestine (GAPP) sono stati la forza trainante di questo voto.

Foto: da destra a sinistra, il dissidente israeliano Ronnie Barkan, l'attivista palestinese Majed Abusalama, l'attivista del BDS Christoph Glanz celebrano la vittoria

Un tribunale tedesco ha confermato che la difesa del BDS e dei diritti dei palestinesi rientra nella libertà di parola e nella libertà di assemblea, diritti tutelati dalla costituzione tedesca e fondamentali per la democrazia. La corte ha stabilito che la città tedesca di Oldenburg ha violato illegittimamente questi diritti fondamentali nel revocare la concessione di uno spazio per eventi, costringendo un gruppo di solidarietà con la Palestina a cancellare la sua conferenza pubblica sui diritti dei palestinesi. La sentenza della Corte è "un passo importante verso una discussione pubblica più informata e democratica in Germania nelle occasioni di dibattito su Israele e sul popolo palestinese.”

A maggio 2016, la città tedesca di Oldenburg ha impedito che si tenesse una conferenza pubblica intitolata "BDS: una campagna per i diritti umani dei palestinesi", ritirando agli organizzatori dell’evento il permesso di utilizzare lo spazio per gli eventi [già concesso]. Il 27 settembre 2018, il tribunale amministrativo di Oldenburg ha stabilito l'illegalità dell'annullamento del contratto con il gruppo BDS Initiative-Oldenburg.

Il Congresso nazionale cileno ha scelto a stragrande maggioranza di vietare i prodotti provenienti dagli insediamenti illegali israeliani costruiti sulle terre palestinesi rubate.

Con una maggioranza schiacciante, il Congresso nazionale cileno ha approvato una risoluzione che chiede al governo di "vietare l'ingresso di articoli prodotti e proveniente dalle colonie israeliane insediate nei territori palestinesi occupati.” La risoluzione ha ottenuto 99 voti a favore e solo 7 contro.

La risoluzione è stata discussa nell'ambito della Giornata internazionale di solidarietà con il Popolo palestinese. Il testo afferma che "dal 1947 vi è stata un'espulsione permanente di palestinesi con perdita del loro territorio, il che ha reso impossibile il pieno esercizio del diritto alla sovranità nazionale del popolo palestinese".

Una famiglia palestinese di fronte alle rovine della sua casa a Umm al-Hiran, una comunità palestinese che il governo israeliano sta distruggendo per poter costruire al suo posto una città solo per ebrei israeliani. I residenti di Umm al-Hiran sono cittadini israeliani

La società civile palestinese reagisce alla "Legge sullo Stato-Nazione Ebraico" di Israele che definisce senza ambiguità Israele come uno stato che appartiene esclusivamente al "popolo ebraico". Ciò, nonostante il fatto che un cittadino su cinque in Israele sia palestinese autoctono, non-ebreo.

La mossa segna un netto fallimento degli sforzi israeliani di pubbliche relazioni per affermare la sua rivendicazione illegale su Gerusalemme di fronte alle crescenti richieste di boicottaggio.

Nel disperato tentativo di conservare la manifestazione dell’Eurovisione di fronte alle crescenti richieste di boicottaggio, il governo israeliano ha lasciato cadere la condizione che l'evento debba svolgersi a Gerusalemme.

Ciò segna un evidente fallimento degli sforzi israeliani di pubbliche relazioni per affermare la sua rivendicazione illegale sulla città. Il movimento BDS vede questa come un primo successo della campagna di boicottaggio dell’evento Eurovision 2019 se ospitato da Israele mentre continua le sue decennali gravi violazioni dei diritti umani dei palestinesi.

Le mobilitazioni in tutto il mondo riescono a impedire l'uso della partita da parte del governo israeliano per coprire i suoi crimini di guerra e le gravi violazioni dei diritti umani contro i palestinesi.

Martedì 5 giugno la squadra nazionale di calcio argentina ha annullato la partita "amichevole" con Israele programmata per sabato 9, dopo mesi di campagna del BDS iniziata in Argentina.

I tifosi e i sostenitori dei diritti umani dei palestinesi hanno esortato la squadra argentina e il calciatore superstar Lionel Messi ad annullare la partita, che si doveva svolgere in uno stadio israeliano costruito nel villaggio palestinese di al-Maliha, che fu “ripulito” etnicamente, in risposta alla criminale politica di Israele di “sparare per uccidere o mutilare”, messa in atto contro pacifici manifestanti palestinesi a Gaza.

Anche il calciatore palestinese Mohammad Khalil, la cui carriera è stata stroncata dopo che Mohammad è stato colpito da un cecchino israeliano a entrambe le gambe mentre protestava pacificamente a Gaza, ha chiesto all'Argentina e a Messi di cancellare la partita con Israele.

Il Consiglio di sicurezza dell'ONU rifiuta categoricamente la risoluzione redatta dagli Stati Uniti che critica Hamas per le recenti violenze di Gaza.

Gli Stati Uniti hanno votato contro una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, elaborata dal Kuwait, che chiedeva la protezione dei civili palestinesi, mentre sono l'unico paese a sostenere la propria risoluzione che condanna Hamas per le recenti violenze nella Striscia di Gaza.

Più di 120 Palestinesi sono stati uccisi e migliaia feriti dalle forze israeliane vicino al confine di Israele durante le settimane di protesta pacifica nella Striscia di Gaza assediata. Tra le vittime ci sono medici, operatori sanitari e giornalisti.

Dieci paesi, tra cui Russia e Francia, hanno votato venerdì a favore della risoluzione patrocinata dal Kuwait.