Notizie BDS
Notizie internazionali del movimento globale BDS.
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L'amministrazione Trump e il governo Boris Johnson, entrambe anti-palestinesi, sono più che mai impegnati direttamente nella disperata guerra di repressione israeliana contro la difesa dei diritti dei palestinesi e in particolare il movimento BDS. Grazie al tuo supporto, il nostro movimento BDS per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza ha continuato a crescere in dimensione e impatto nel 2019
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Ecco alcuni aspetti salienti dell'impatto del BDS nel 2019:
L'UE deve vietare ogni commercio con gli insediamenti, invece di limitarsi a etichettarne i prodotti
Traduzione del tweet del BNC https://twitter.com/BDSmovement
La corte suprema dell'UE ha obbligato l'UE a etichettare i prodotti degli insediamenti illegali israeliani per non appoggiare il trasferimento di popolazioni attuato da Israele che costituisce un crimine nei confronti dei palestinesi. Sono necessarie maggiori pressioni per costringere l'Europa a porre fine all'ipocrisia e vietare tutte le relazioni economiche e finanziarie con gli insediamenti.
Obbligando l'UE e gli Stati membri a etichettare i prodotti [importati, N.d.T.] dagli insediamenti illegali di Israele, la corte suprema dell'UE ha inferto un duro colpo alla politica israeliana di apartheid riguardo ai trasferimenti di popolazioni.
Sono necessarie maggiori pressioni pubbliche e legali per costringere l'UE a rinunciare al suo doppio standard nei confronti di Israele e ad adempiere ai suoi obblighi ai sensi del diritto dell'UE e internazionale di smettere di assistere questo regime israeliano illegale e criminale nei confronti del popolo palestinese.
Come minimo, ciò richiede che l'UE vieti tutte le attività commerciali con gli insediamenti, invece di limitarsi a etichettare i loro prodotti.
BDSmovement.net
Fonte : BNC
Traduzione di BDS Italia
In ottobre l'Autorità Palestinese ha deciso di vietare le importazioni di bestiame israeliano [AFP]
Muhammad Shehada*
L'ex ministro israeliano della Giustizia e membro della Knesset, Ayelet Shaked, ha dichiarato la scorsa settimana che "non dovrebbe esistere nessuna situazione in cui i palestinesi possano importare merci a piacimento, mentre boicottano i prodotti israeliani. Dobbiamo fermare questo processo."
Minacciando dure rappresaglie contro la popolazione sotto occupazione, Shaked ha citato i recenti tentativi del nuovo primo ministro dell'AP Mohammad Shtayyeh di ridurre la dipendenza palestinese dal mercato e dall'economia israeliani.
Nel mese di ottobre, l'AP ha deciso di vietare le importazioni di bestiame israeliano e di cercare fornitori alternativi nei paesi arabi vicini come la Giordania. Secondo Shaked, questa misura ha avuto un forte impatto negativo sul sostentamento di circa 500 agricoltori israeliani e ha messo in pericolo la loro attività.
L'attacco di Shaked è stato solo una delle tante dichiarazioni simili fatte di recente da funzionari israeliani, impegnati a dissuadere ad ogni costo l'AP dal tentativo di far avanzare il disimpegno economico da Israele.
Alcuni giorni prima, ad esempio, il coordinatore israeliano delle attività governative nei territori (COGAT), che dirige e amministra l'occupazione, ha minacciato di impedire all'AP di importare prodotti agricoli israeliani in Cisgiordania o di esportare prodotti palestinesi verso Israele, a meno che l'AP non ritiri il divieto sul bestiame israeliano.
Oslo si unisce ad altri cinque comuni norvegesi e ad un consiglio di contea nel mettere al bando i beni e i servizi provenienti dagli insediamenti israeliani.
Con una decisione storica, il neo-eletto Consiglio comunale di Oslo sta escludendo dagli appalti pubblici i beni e i servizi degli insediamenti coloniali israeliani. Il bando sulle merci provenienti dagli insediamenti illegali di Israele nei territori palestinesi occupati fa parte della piattaforma recentemente adottata per il 2019-2023, approvata dal Consiglio comunale di Oslo recentemente eletto guidato dalla sinistra socialista (SV) e dai partiti laburista e verde.
Nonostante gli sforzi congiunti di Israele e dei suoi alleati di destra in Norvegia e nel mondo per impedire le misure di responsabilizzazione a sostegno dei diritti dei palestinesi, Oslo, la capitale e la più grande città della Norvegia, è ora diventata il sesto comune norvegese, insieme a un Consiglio provinciale, a porre al bando beni e servizi provenienti dagli insediamenti coloniali.
Aerei da guerra israeliani effettuano un sorvolo cerimoniale della centrale elettrica a carbone Orot Rabin della Israel Electric Corporation, per celebrare ciò che Israele chiama il suo Giorno dell'Indipendenza, maggio 2017. La compagnia elettrica è profondamente complice delle violazioni israeliane dei diritti dei palestinesi. Via Facebook
Nel Quebec, gli attivisti festeggiano dopo che la loro compagnia elettrica nazionale ha rifiutato di rinnovare un accordo con la sua controparte israeliana. "Questa vittoria è importante per noi del Quebec", ha detto John Philpot, avvocato internazionale e membro della Coalition BDS Québec, a The Electronic Intifada. "Noi del Quebec siamo orgogliosi del successo ottenuto dalla nostra campagna di solidarietà a sostegno del popolo palestinese, vittima dell'occupazione sionista e colonialista della loro patria".
Leggi: Hydro-Québec interrompe la collaborazione con la società elettrica israeliana
Comitato nazionale di lavoro per le attività sul BDS approvato alla convenzione nazionale dei DSA del 2019. Nel 2017, l'organizzazione ha aderito al movimento BDS.
Il 3 agosto, alla convezione nazionale del 2019 dei Democratic Socialists of America (DSA), l'organizzazione socialista più importante e in crescita negli Stati Uniti, con due membri al Congresso, i DSA hanno approvato una risoluzione che istituisce un gruppo di lavoro nazionale dedicato in materia di BDS e di solidarietà con la Palestina. I DSA hanno aderito al movimento BDS alla loro convezione nazionale del 2017. Di seguito è riportato il testo della risoluzione no.35, approvata dai DSA nel 2019, che istituisce un gruppo di lavoro nazionale in materia di BDS e di solidarietà con la Palestina.
Si delibera che i Democratic Socialists of America costituiscano un gruppo di lavoro nazionale dedicato al BDS e alla solidarietà con la Palestina;
Si delibera che il [Comitato, N.d.T.] nazionale favorisca l'autonomia della leadership e dell'appartenenza a detto gruppo di lavoro;
Si delibera che il [Comitato, N.d.T.] nazionale riaffermi la solidarietà col BDS e con la Palestina come una priorità per la programmazione nazionale e si impegni in ulteriori attività in solidarietà con il movimento BDS, il quale sollecita interventi nonviolenti su Israele fino a quando [questo, N.d.T.] non soddisfi tre esigenze: porre fine alla sua occupazione e colonizzazione di tutte le terre arabe e metta in atto lo smantellamento del Muro; riconoscere i diritti fondamentali dei cittadini arabo-palestinesi di Israele alla piena uguaglianza; e rispettare, proteggere e promuovere i diritti dei rifugiati palestinesi di tornare alle loro case e proprietà come previsto dalla risoluzione ONU 194.
Ciò in considerazione del fatto che nel corso della loro convenzione nazionale del 2017 i Democratic Socialists of America (DSA) hanno aderito al movimento per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni (BDS);
Ciò in considerazione del fatto che il Comitato per l'internazionalismo dei DSA è una commissione chiusa, che funziona in base alle richieste, con un numero limitato di punti, e quindi non può facilitare un tipo di collaborazione aperta della base, necessaria per far avanzare il lavoro di solidarietà su BDS e Palestina;
Ciò in considerazione del fatto che i gruppi di lavoro aiuteranno a collegare i DSA con movimenti sociali critici e forniranno un importante meccanismo attraverso il quale i membri dei DSA possano mobilitarsi attorno a questioni particolari all'interno dell'organizzazione e che chiunque possa diventare membro;
Ciò in considerazione del fatto che numerose sedi locali dei DSA sono già coinvolte nella solidarietà con la Palestina a livello locale e nazionale e nell'organizzazione di campagne BDS, in coordinamento con le organizzazioni di solidarietà con la Palestina locali e nazionali, e che il consolidarsi e il coordinarsi di tali sforzi svilupperebbero e amplierebbero ulteriormente questo lavoro nelle sedi dei DSA;
Fonte: BNC
Traduzione di BDS Italia
Demolizione di case a Wadi Hummus, Gerusalemme Est occupata (Ahmed Mezher - WAFA APA)
Lunedì Israele ha commesso il suo più grande crimine dal 1967 in tema di pulizia etnica contro il quartiere palestinese di Wadi Hummus, nella Gerusalemme Est occupata. Nel corso di un raid militare iniziato all'alba, i soldati israeliani hanno distrutto, in poche ore, le case di centinaia di famiglie palestinesi. Questo attacco è arrivato quasi immediatamente dopo l'autorizzazione delle demolizioni da parte di un tribunale militare israeliano. A Wadi Hummus altre 116 case si trovano a rischio imminente di demolizione.
La rilevanza di questa azione non è data soltanto dalla sua grande estensione.
Leggi: Nessuna impunità per la pulizia etnica a Gerusalemme - Boicotta Israele ora
COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO NAZIONALE PALESTINESE PER IL BDS (BNC)
Il 10 aprile, Omar Barghouti, difensore dei diritti umani dei palestinesi e co-fondatore del movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) per i diritti dei palestinesi, si è visto negare l'ingresso negli Stati Uniti all'aeroporto Ben Gurion pur avendo documenti di viaggio validi.
Barghouti aveva programmato di recarsi negli Stati Uniti per un tour che includeva eventi pubblici alla NY University di Washington, D.C., alla NY University di New York City e all'Università di Harvard, e incontri con i principali responsabili politici, con eminenti esponenti della cultura e giornalisti. Dopo il suo giro di conferenze, Omar Barghouti avrebbe partecipato al prossimo matrimonio della figlia.
L' interconnettore EuroAsia è progettato per collegare le reti elettriche di Israele, Cipro e Grecia attraverso il cavo di alimentazione sottomarino più lungo del mondo. Fondamentalmente, l'interconnettore collegherebbe la rete elettrica europea alla rete israeliana, che incorpora gli insediamenti illegali nei territori palestinesi occupati, inclusa Gerusalemme Est (OPT), coinvolgendo l'Europa nei crimini di guerra israeliani.
L'interconnettore è apertamente definito come in grado di permettere "il passaggio multidirezionale e bidirezionale di elettricità", collegando così direttamente l'Europa e gli insediamenti israeliani illegali. Israele prevede di utilizzare l'interconnettore per esportare in Europa l'elettricità prodotta grazie ai suoi controversi giacimenti di gas.
Leggi: L’interconnettore EuroAsia: “un’autostrada elettrica” per i crimini di guerra israeliani
Il villaggio palestinese di Susya, nel sud di Hebron, ha affrontato il "trasferimento forzato" per far posto ai coloni (Foto: Rosie Gabrielle)
BRUXELLES, 1 febbraio
Diplomatici dell’UE hanno affermato in un rapporto confidenziale riportato da euobserver che i palestinesi in Cisgiordania affrontano "sistematiche discriminazioni legali" da parte di Israele.
È come nel vecchio regime di "apartheid" imposto ai neri in Sud Africa, ha detto un ex-diplomatico israeliano, ma Israele, proprio come i coloni violenti in Palestina, se la sta cavando con “l'impunità”.
Gli ambasciatori degli stati dell'UE a Gerusalemme e Ramallah hanno rivolto delle critiche a Israele nel luglio 2018, in un rapporto di 20 pagine.
Il documento interno, visto da euobserver, doveva "servire come input per Bruxelles e le capitali [dell'UE]" nel determinare, si legge, la politica sul Medio Oriente.
Secondo il rapporto dell'UE, i 2,7 milioni di palestinesi che vivono in Cisgiordania "affrontano una sistematica discriminazione legale" sotto "l’occupazione quasi permanente" del territorio che Israele ha conquistato militarmente nel 1967 prendendolo alla Giordania.
Leggi: L’UE non impone nessun costo a Israele per "l'apartheid" in Cisgiordania