LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Notizie BDS

Notizie internazionali del movimento globale BDS.

La Conferenza del Pacifico Centrale della Chiesa Unita di Cristo (UCC) degli USA ha approvato un appello per il boicottaggio e disinvestimento dalle aziende che traggono profitto dall'occupazione israeliana della Cisgiordania e della Striscia di Gaza.

I delegati hanno approvato la risoluzione alla fine della scorsa settimana, con 101 voti a favore e 11 contrari, alla riunione annuale della Conferenza del Pacifico Centrale, che comprende circa 50 singole chiese. È la quarta Conferenza regionale dell’UCC ad approvare una risoluzione per il boicottaggio e il disinvestimento, a seguito di quelle di New York, dell’Atlantico centrale e della California del Nord.

La risoluzione chiede il disinvestimento da alcune specifiche aziende che hanno continuato a trarre profitti dall'occupazione militare israeliana, dopo che anni di "impegno e dialogo" non hanno prodotto risultati. Le aziende citate nella delibera comprendono: Caterpillar, Motorola, G4S, Hewlett-Packard e Veolia.

La risoluzione chiede anche un boicottaggio dei prodotti come i gasatori domestici per l’acqua della Sodastream, i prodotti cosmetici dell’Ahava e i datteri dell’Hadiklaim. 

Fonte: Middle East Monitor

Traduzione di BDS Italia

Le Fiandre, la Vallonia e Bruxelles dovevano inviare una missione economica in Israele a dicembre. Dopo l’estate omicida a Gaza, il progetto era diventato troppo imbarazzante.

Dopo la terribile estate a Gaza, i più di 2.200 morti e le distruzioni subite dalla popolazione palestinese, la pressione sulle tre Regioni belghe che volevano organizzare una missione economica comune in Israele a dicembre era diventata troppo forte. Il comunicato è stato emesso il 30 settembre:” In seguito ai recenti incontri tra le tre amministrazioni di esportazioni ed investimenti (BIE, AWEX et FIT), le Regioni si sono accordate affinché la missione economica in Israele non abbia luogo nel 2014”, indica il testo inviato da Jérôme Demot, portavoce di Cécile Jodogne, la segretaria di Stato della Regione Bruxelles-Capitale, incaricata del commercio estero.

Il comunicato spiega che “tenendo conto della situazione ancora difficile nella regione e dello scarso numero  di imprese che si sono iscritte, è stato deciso di rinviare la missione”. E ricorda che “la missione era stata approvata dal precedente governo regionale di Bruxelles, il 18 novembre 2013, in seguito al parere del Comitato consultivo del commercio estero. Questa missione multisettoriale doveva unire imprese di Bruxelles, vallone e fiamminghe, come anche degli addetti commerciali a Tel Aviv. Non si trattava di una missione ministeriale.”

Due partiti politici belgi avevano apertamente sostenuto l’annullamento di questa missione, Ecolo e il PTB [Partito Laburista Belga, di sinistra marxista e origine maoista. N.d.Tr.]. Quest’ultimo partito prevede di rendere pubblico questo mercoledì un rapporto che mette in evidenza il fatto che le nostre imprese avrebbero incontrato delle industrie israeliane legate in modo diretto o indiretto all’occupazione…

Fonte: Le Soir

Traduzione di BDS Italia

Bruxelles. Il Tribunale Russell accusa Israele per l'offensiva contro la Striscia: armi proibite e civili colpiti deliberatamente, esecuzioni sommarie e inutili devastazioni. Onu, Ue e Usa complici

di Luisa Morgantini, Luigi Daniele, Emanuele De Franco

In una gre­mita audi­zione svol­tasi a Bru­xel­les pochi giorni fa, la giu­ria del Rus­sell Tri­bu­nal on Pale­stine, com­po­sta da giu­ri­sti, intel­let­tuali e difen­sori dei diritti dell’uomo di pre­sti­gio mon­diale tra i quali Ken Loach, Roger Waters, Chri­stiane Hes­sel, Van­dana Shiva, Rom Kasr­lil, Richard Falk, ha pre­sen­tato al Par­la­mento euro­peo le con­clu­sioni del Tri­bu­nale che si è tenuto a Bru­xel­les il 24 set­tem­bre sull’operazione israe­liana «Mar­gine Pro­tet­tivo» nella Stri­scia di Gaza. Dalla ses­sione è emersa la descri­zione docu­men­tata della più feroce offen­siva subita dalla Pale­stina dal 1967 ad oggi. Com­ples­si­va­mente sono state sca­gliate sulla stri­scia — sot­to­li­nea la giu­ria — 700 ton­nel­late di arti­glie­ria pesante: «Circa due ton­nel­late di ordi­gni per chi­lo­me­tro quadrato».

I testi­moni hanno pro­vato che l’esercito israe­liano non solo ha uti­liz­zato ogni sorta di arma proi­bita dalle Con­ven­zioni di Gine­vra (inclusi pro­iet­tili a fram­men­ta­zione, bombe a grap­polo e ura­nio impo­ve­rito), ma ha deli­be­ra­ta­mente diretto attac­chi con­tro obiet­tivi e strut­ture civili, in totale disprezzo dei prin­cipi car­dine del diritto inter­na­zio­nale uma­ni­ta­rio. Le con­clu­sioni della giu­ria dimo­strano che le vio­la­zioni per­pe­trate non sono limi­tate all’illiceità inter­na­zio­nale dell’occupazione e dell’offensiva israe­liane, ma cor­ri­spon­dono a diversi cri­mini di massa codi­fi­cati nello Sta­tuto di Roma della Corte Penale Inter­na­zio­nale, di cui il Tri­bu­nale ha rac­colto nume­rose evidenze.

Lunedì, il Segretario Generale del Congresso Nazionale Africano (ANC) Gwede Mantashe ha detto che i membri e i leader dell’ANC non dovrebbero viaggiare in Israele, data la solidarietà che il partito esprime con il popolo palestinese.

"[Noi] appoggiamo la richiesta di un boicottaggio culturale, accademico e dell'educazione di Israele, tra cui il divieto di viaggio per i membri e leader dell'ANC, della Coalizione, per i membri del gabinetto, per deputati e funzionari del governo," ha detto Mantashe ai giornalisti a Johannesburg.

"Alle aziende che operano nei Territori Occupati, come Capo Gate, G4Security e Caterpillar, non deve essere consentito di fare affari con lo Stato [sudafricano, ndt].”

L’agenzia stampa Anadolu riporta che lungo una delle strade della città di Ariha, nel nord della Cisgiordania occupata, i mercanti Khaldoun e Hassan ricevono regolarmente 30 tonnellate di datteri prodotti nei vicini insediamenti agricoli israeliani, in preparazione per il loro trasferimento in una delle fabbriche di confezionamento costruite nella periferia della città.

All'interno della fabbrica, circa 13 minatori stanno lavorando sul "controllo" dei datteri e sul riconfezionamento in sacchetti con la scritta "Datteri della Terra Santa" in arabo e in inglese, e "Made in Palestine", al fine di commercializzarli localmente, negli Stati arabi e in Europa.

I palestinesi, vivendo sotto l'occupazione e la repressione israeliana per decenni, hanno esplorato vari modi per combattere per la loro libertà. Queste forme di lotta hanno incluso l'uso delle armi, ma i casi in cui i palestinesi sono stati in grado di resistere alla macchina da guerra israeliana sono rari. Nel 2005, un movimento di protesta incentrato sui diritti individuali e collettivi, basato sulla solidarietà internazionale, è emerso nella forma di BDS: Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni. Il movimento ha chiesto il boicottaggio delle merci israeliane, al fine di esercitare pressioni sul governo israeliano a riconoscere i diritti palestinesi individuali e collettivi, e per implementare il diritto internazionale.

E’ stato un periodo molto intenso per le persone solidali con la Palestina ad Albuquerque. Cinque anni e mezzo fa, dopo il massacro israeliana a Gaza del 2008-09, la Coalizione Stop$30Billion to Israel, un gruppo di movimento di massa di normali cittadini, lanciò una campagna in cui eresse 10 cartelloni pubblicitari per la città, ed ispirò campagne simili a Chicago, New YorkSan FranciscoPortlandWashington DCBostonArizona, e Seattle, giusto per menzionarne alcune.

Sono tornati. Lo scorso Lunedì 8 Settembre, la Coalizione ha esposto il suo primo cartellone pubblicitario digitale in risposta al recente massacro di Gaza. Lo stesso giorno un editoriale aperto intitolato Judaism, nationalism or an insurance plan? di Iris Keltz, membro fondatore di Jewish Voice for Peace-ABQ, è apparso nel giornale di Albuquerque. L’editoriale di Keltz fatto colpo, andando a sfidare ciò che essere pro-Israele significa veramente.

ANC - SACP - COSATU - SANCO

Le suddette organizzazioni chiedono ai lavoratori del settore dei trasporti di rifiutarsi di commerciare merci destinate o provenienti da Israele.

 Dichiarazione della Segreteria della Coalizione

 12 Settembre 2014

La segreteria della Coalizione, composta da segretari e vice segretari di tutti i partner della Coalizione, si è riunita Venerdì 12 Settembre in riunione ordinaria e ha esaminato questioni organizzative e politiche. La riunione ha anche discusso questioni relative a Stati/Istituzioni pubbliche e in materia di Solidarietà Internazionale.

La Segreteria della Coalizione conviene su quanto segue:


Sull’Economia creativa

La Coalizione sostiene l'appello lanciato dal Congresso dei Sindacati Sudafricani (COSATU) per un completo black-out di “Generazioni”, dal 15 al 22 settembre. Questo dimostrerà ai produttori e ai proprietari della soap opera che il popolo del Sud Africa sostiene gli attori nella loro richiesta di porre fine alle pratiche di sfruttamento nel settore creativo.

La Coalizione chiede inoltre una revisione dei meccanismi fondamentali del settore creativo e di dare un sostegno a chi lavora nel settore - attori, musicisti e tecnici – per la loro lotta per godere dei diritti dei lavoratori, come sancito dalla Costituzione.  
Come paese non possiamo più consentire ai lavoratori creativi di morire poveri quando i produttori continuano ad accumulare milioni e vivere una vita di opulenza a spese dei lavoratori.

La Coalizione esorta la South African Broadcasting Corporation (SABC) ad affrontare il problema della mancanza di una vera trasformazione nella committenza e nella produzione di programmi SABC, così come di una vera trasformazione dei contenuti che devono riflettere la vera storia del Sud Africa. Il tempo di trasformare il settore creativo è adesso.
La Coalizione chiede ai membri del pubblico di unirsi alla marcia organizzata davanti agli uffici SABC e agli uffici di tutti i colpevoli identificati, che pensano di poter sfruttare i lavoratori creativi senza conseguenze.

 

Sullo Swaziland

 La Coalizione chiede la liberazione del compagno Mario Masuku e di tutti gli altri prigionieri politici in Swaziland. Il Sud Africa deve conferire lo status di rifugiati a coloro che fuggono da persecuzioni politiche nel loro paese d'origine. Esortiamo il popolo e il governo dello Swaziland a muoversi rapidamente in direzione della democrazia.

 

Sul Lesotho

La Coalizione sollecita una rapida soluzione del conflitto e delle sfide in corso in Lesotho, che colpiscono negativamente le popolazione del Lesotho e di tutta la regione dell'Africa australe.

 

Sul Medio Oriente

Come Coalizione stiamo intensificando la nostra campagna volta a boicottare e isolare Israele perché Stato fondato sull’ apartheid, che secondo il Diritto internazionale e diverse convenzioni delle Nazioni Unite è un crimine contro l'umanità.

Rinnoviamo il nostro impegno e la nostra solidarietà continua con il popolo palestinese e rafforzeremo il nostro sostegno alle iniziative di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro lo stato di Israele. La Coalizione invita inoltre i lavoratori del settore dei trasporti, in porti e aeroporti sudafricani, a non scaricare i prodotti provenienti da Israele né caricare prodotti diretti in Israele. Invitiamo inoltre i lavoratori del settore delle vendita al dettaglio a rifiutare di trattare o imballare prodotti o provenienti da Israele.

 

Dichiarazione emessa da Gwede Mantashe, Segretario Generale ANC, Zwelinzma Vavi, Segretario Generale  COSATU, Solly Maphail Deputato della Segreteria Generale SACP, Robert Tsikwe, Deputato della Segreteria Generale SANCO, 12 Settembre 2014

 

 

 

 

 

 


Fonte: politicsweb.co.za

Traduzione: BDS Firenze

A Dicembre 2013, Omar Barghouti scrisse che il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) "potrebbe stare per raggiungere un punto di non ritorno." Barghouti è uno dei fondatori di questo movimento di pressione su Israele affinchè riconosca i diritti fondamentali dei palestinesi. Questo può essere il momento di svolta per il BDS, spostandosi dal lento accumulo di vittorie modeste a grandi successi e ad un ampio sostegno. Barghouti ha descritto questo come il "momento Sud Africa," quando l’organizzazione BDS raggiunse la massa critica di solidarietà anti-apartheid nel 1980.

In uno stallo di quattro giorni che ha visto confrontarsi gruppi per i diritti umani e organizzazioni dei lavoratori contro il gigante dei trasporti israeliani Zim, il gigante è stato sconfitto Martedì a Vancouver, Canada.

La grande imbarcazione Zim Djibouti ha prima attraccato all’impianto high-tech di Deltaport il 5 Settembre, per scoprire solo dopo che i lavoratori avevano accettato di rispettare un picchetto istituito dai difensori dei diritti umani.