Le Fiandre, la Vallonia e Bruxelles dovevano inviare una missione economica in Israele a dicembre. Dopo l’estate omicida a Gaza, il progetto era diventato troppo imbarazzante.
Dopo la terribile estate a Gaza, i più di 2.200 morti e le distruzioni subite dalla popolazione palestinese, la pressione sulle tre Regioni belghe che volevano organizzare una missione economica comune in Israele a dicembre era diventata troppo forte. Il comunicato è stato emesso il 30 settembre:” In seguito ai recenti incontri tra le tre amministrazioni di esportazioni ed investimenti (BIE, AWEX et FIT), le Regioni si sono accordate affinché la missione economica in Israele non abbia luogo nel 2014”, indica il testo inviato da Jérôme Demot, portavoce di Cécile Jodogne, la segretaria di Stato della Regione Bruxelles-Capitale, incaricata del commercio estero.
Il comunicato spiega che “tenendo conto della situazione ancora difficile nella regione e dello scarso numero di imprese che si sono iscritte, è stato deciso di rinviare la missione”. E ricorda che “la missione era stata approvata dal precedente governo regionale di Bruxelles, il 18 novembre 2013, in seguito al parere del Comitato consultivo del commercio estero. Questa missione multisettoriale doveva unire imprese di Bruxelles, vallone e fiamminghe, come anche degli addetti commerciali a Tel Aviv. Non si trattava di una missione ministeriale.”
Due partiti politici belgi avevano apertamente sostenuto l’annullamento di questa missione, Ecolo e il PTB [Partito Laburista Belga, di sinistra marxista e origine maoista. N.d.Tr.]. Quest’ultimo partito prevede di rendere pubblico questo mercoledì un rapporto che mette in evidenza il fatto che le nostre imprese avrebbero incontrato delle industrie israeliane legate in modo diretto o indiretto all’occupazione…
Fonte: Le Soir
Traduzione di BDS Italia