LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Comunicati

Comunicati di BDS Italia, del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) e della Campagna palestinese per il boicottaggio accademic e culturale di Israele (PACBI)

(Ringraziamenti per l'immagine: IMEU)

GOVERNO E PARTITI POLITICI

  1. Un rapporto commissionato dall'ONU ha stabilito che Israele ha imposto un sistema di apartheid all'intero popolo palestinese ed ha fatto appello per misure BDS per porre termine a questo regime di apartheid.
  2. Il Sudafrica ha dato ancora al mondo una lezione su come concretamente resistere all'ingiustizia quando l'African National Congress (ANC) al governo ha votato all'unanimità, al suo congresso generale, per declassare i legami diplomatici del Sudafrica con Israele.
  3. I Socialisti Democratici d'America, forti di 25.000 membri, hanno dichiarato il loro pieno sostegno per la lotta dei palestinesi ed hanno deciso di appoggiare il movimento BDS.
  4. Il parlamento spagnolo ha affermato che il diritto a sostenere i diritti dei palestinesi attraverso il BDS è protetto nel quadro della libertà di parola e di associazione. Centinaia di funzionari eletti nello stato spagnolo hanno deciso di appoggiare il BDS per i diritti dei palestinesi.
  5. Il consiglio comunale di Barcellona ha deciso di sostenere i diritti dei palestinesi adottando linee-guida etiche sugli acquisti che escludono le aziende coinvolte nell'occupazione militare da parte di Israele. L'anno scorso, dozzine di consigli comunali in tutto lo stato spagnolo si sono dichiarati "Zone libere dall'apartheid israeliana".
  6. Il governo britannico è stato sconfitto in tribunale dalla Palestine Solidarity Campaign e dai suoi alleati con una sentenza che giudica illegale la limitazione da parte del governo del diritto delle autorità locali di disinvestire da aziende complici nelle violazioni israeliane dei diritti umani dei palestinesi.
  7. Il parlamento svizzero ha bloccato i tentativi della lobby israeliana di criminalizzare il sostegno al BDS.

Il movimento BDS candidato al premio Nobel per la Pace

Il parlamentare norvegese Bjørnar Moxnes ha ufficialmente presentato la candidatura del movimento BDS per i diritti dei palestinesi al premio Nobel per la pace. L’ha fatto con il pieno sostegno del suo partito, il progressista Rødt (rosso) Party, spiegando anche perché il BDS "dovrebbe essere sostenuto senza riserve da tutti i popoli e gli stati democratici."

Il testo della dichiarazione del parlamentare norvegese Bjørnar Moxnes

In quanto membro del Parlamento norvegese sono orgoglioso di approfittare della mia carica di funzionario eletto per candidare il movimento Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) per i diritti dei palestinesi al premio Nobel per la pace.

Bandiere palestinesi sventolano dagli uffici dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) a Washington. (Michael Reynolds / EPA)

Lunedì, il Consiglio centrale dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), l'unico rappresentante legittimo del popolo palestinese, ha annunciato ufficialmente il suo sostegno al movimento BDS e ha invitato, per la prima volta, la comunità internazionale a "imporre sanzioni a Israele" per porre termine alle sue continue e gravi violazioni dei diritti dei palestinesi, come previsto dal diritto internazionale.

Questo è il riconoscimento più esplicito e ufficiale del movimento per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) da parte dell'OLP.

Abbiamo appreso da notizie di stampa che il movimento BDS Italia è stato inserito, insieme ad altre 19 organizzazioni Europee, Statunitensi, Sudamericane e Africane, nella lista di proscrizione del Ministero degli Affari strategici del governo israeliano.

Obiettivo dichiarato delle autorità israeliane è di impedire l’ingresso in Palestina/Israele ad attivisti di queste organizzazioni a causa del loro sostegno alla campagna internazionale nonviolenta di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni che chiede il rispetto dei diritti dei Palestinesi e della legalità internazionale.

La pubblicazione di questa lista è parte di una crescente campagna di intimidazione e di repressione contro il movimento internazionale BDS da parte di Israele che ha investito 50 milioni di dollari per attività anti-BDS, anche illegali, in tutto il mondo.

Impedire l'ingresso agli attivisti dei movimenti dei diritti umani non è una novità della politica del governo israeliano, che la persegue da anni in modo arbitrario o contro ogni regola internazionale.

Con questa lista di proscrizione, Israele rende solo più esplicito ed evidente il regime di discriminazione in base alle idee politiche e aumenta il livello di repressione, applicata in primis contro i palestinesi e ora contro chi sostiene i diritti umani dei palestinesi tramite il movimento nonviolento del BDS. Questo ennesimo attacco alla libertà di espressione da parte di Israele dimostra ancora una volta l’efficacia delle campagne BDS che si rafforzano sempre più a livello mondiale.

BDS Italia è orgogliosa di essere in compagnia di altre 19 organizzazioni impegnate nel difendere i diritti umani a livello internazionale, incluse importante associazioni ebraiche e religiose.

Come fu per la lotta contro l'Apartheid in Sud Africa, la solidarietà internazionale con i Palestinesi sta mostrando il vero volto del regime israeliano.

BDS Italia non si farà intimidire e continuerà il suo impegno nel movimento per affermare i diritti umani e la legalità internazionale in Palestina.

  

Per informazioni e contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web: www.bdsitalia.org
Facebook: facebook.com/BDSItalia
Twitter: @bdsitalia

Leggi i comunicati di alcune delle altre organizzazioni sottoposte al divieto:

Comitato nazionale palestinese per il BDS

European Coordination of Committees and Associations for Palestine (ECCP)

US Campaign for Palestinian Rights (USCPR)

BDS South Africa

Palestine Solidarity Campaign UK

Jewish Voice for Peace

BDS France

War on Want UK

Ireland Palestine Solidarity Campaign

Palestine Committee of Norway

Palestine Solidarity Association of Sweden

American Friends Service Committee

CodePink

L'atto illegale e anti-palestinese intrapreso dal governo Trump inverte il corso di  decenni di  politica ufficiale americana su Gerusalemme e va contro il consenso internazionale. La politica di Trump sulla Palestina non fa che evidenziare come  da tempo sia  giunto il momento che il mondo eserciti una pressione concreta su Israele perché esso rispetti i diritti del popolo palestinese, dando  sostegno alla nostra lotta per i diritti e la dignità.

Partecipanti a un finto ricevimento al Walled Off Hotel dell'artista Bansky a Betlemme, Cisgiordania, a favore dei bambini palestinesi, 1 novembre 2017.

di Omar Barghouti 

Quando, durante la Nakba del 1948, i miliziani sionisti, armi alla mano, cacciarono dalla sua casa di Safad mia nonna Rasmiyyah e la sua famiglia, l'operazione di insediamento coloniale messa in moto dalla Dichiarazione Balfour e culminata poi in pulizia etnica diventò qualcosa di più di una tragedia nazionale per chi era nato in Palestina. Diventò un fatto personale.

Oltre 200 organizzazioni, coalizioni, movimenti sociali e personalità latino-americane hanno pubblicato il 9 luglio una lettera rivolta al consiglio di amministrazione della Cemex, società multinazionale messicana, chiedendole di porre fine alla complicità della società nelle violazioni dei diritti umani di Israele nei Territori Palestinesi Occupati.

Poiché il BDS compie 12 anni questa settimana, ecco, per sottolineare l’evento, 12 notizie che rilevano la crescita dell’impatto del nostro movimento dal 2017.

Foto di Ryan Rodrick Beiler

Il BNC Accoglie l'Invito delle Organizzazioni Cristiane che Sollecitano il Consiglio Mondiale delle Chiese a Sostenere il Movimento BDS per i Diritti Umani dei Palestinesi

Il BNC accoglie calorosamente una storica lettera aperta della Coalizione Nazionale delle Organizzazioni Cristiane in Palestina (NCCOP) che esorta il Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC) a "riconoscere Israele come uno stato di apartheid", a sostenere il movimento mondiale non violento BDS a guida palestinese, ad aiutare ad intensificare le campagne del BDS e a rifiutare attivamente la complicità cristiana nelle continue violazioni israeliane dei diritti umani dei palestinesi.

Come realtà impegnate nella difesa dei diritti del popolo palestinese e dei diritti GLBTQ, apprezziamo il fatto che quest'anno, a differenza degli anni passati, il Lovers Film Festival (ex TGLFF) non abbia tra i suoi partner istituzioni dello stato di Israele, uno stato che da decenni pratica l'apartheid e la pulizia etnica nei confronti del popolo palestinese.