LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Comunicati

Comunicati di BDS Italia, del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) e della Campagna palestinese per il boicottaggio accademic e culturale di Israele (PACBI)

Il movimento a guida palestinese di boicottaggio disinvestimento e sanzioni nei confronti dell’apartheid israeliana si rafforza e stringe nuove alleanze.

Bologna ha ospitato dal 27 al 29 settembre due iniziative di BDS Italia, la rete dei gruppi e associazioni che si riconoscono nella iniziativa internazionale a difesa dei diritti del Popolo Palestinese, oppresso da Israele da oltre 70 anni di colonizzazione e un pesante regime di apartheid.

In occasione del Terzo Sciopero Globale per il Futuro “Global Climate Strike” indetto dal movimento internazionale Fridays For Future - ispirato dalla giovane attivista Greta Thunberg - BDS Italia e Coordinamento Campagna BDS Bologna hanno organizzato l'iniziativa L'impatto delle attività militari sull'ambiente: dalla Palestina alla Sardegna presso il Centro Sociale della Pace del Pratello.

L’evento, molto partecipato, ha visto gli interventi di rappresentanti del movimento Fridays for Future, Amnesty International, Peacelink, del collettivo sardo A Foras, oltre al rappresentante del Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC).

Con approcci e prospettive diverse, l’incontro ha denunciato le responsabilità del settore militare nelle devastazioni ambientali concentrando l’attenzione su due casi: il disastro ambientale causato negli anni dalla occupazione israeliana in Palestina, e le conseguenze delle servitù militari sul territorio della Sardegna.

Nei giorni 28 e 29 si sono tenuti i lavori della V Assemblea nazionale di BDS Italia, con rappresentanti di gruppi locali di molte città italiane, dal Piemonte alla Sicilia, e di studenti di collettivi studenteschi attivi nel sostegno alla lotta palestinese.

In occasione del Terzo Sciopero Globale per il Futuro #ClimateStrike organizzato da #FridaysForFuture, il #27settembre 2019 alle 19:45, BDS Italia e il Coordinamento Campagna BDS Bologna vi invitano all'iniziativa:

L'impatto delle attività militari sull'ambiente: dalla Palestina alla Sardegna

Le responsabilità del settore militare nelle devastazioni ambientali. L'importanza delle lotte per la tutela e la difesa del territorio.

Venerdì, 27 settembre

Bologna, Centro Sociale della Pace
Via del Pratello 53

Evento Facebook • Scarica la locandina

Chiedi alle multinazionali di smettere di investire in combustibili fossili e nell'oppressione israeliana del popolo palestinese.

Nell’aderire al Global Climate Strike [Sciopero generale sul clima, N.d.T.] (20-27 settembre), chiediamo la cessazione dell'uso dei combustibili fossili, la giustizia climatica per tutti e interventi governativi al vertice sul clima delle Nazioni Unite.

La crisi climatica sempre più catastrofica, alimentata dalla disuguaglianza globale, è stata resa possibile con la complicità di aziende e governi che mettono il profitto davanti alle persone e al pianeta.

I più colpiti dalla crisi climatica sono i più deboli. Senza alcun controllo sulla loro terra o sulle risorse naturali, i palestinesi autoctoni subiscono, sotto il regime repressivo di Israele, un’apartheid climatico.

Le multinazionali investono sui combustibili fossili e sull'oppressione israeliana del popolo palestinese, sul saccheggio delle risorse naturali dei palestinesi e sullo sfruttamento della terra palestinese.

                                                                         Agisci ora:

  1. Clicca per chiedere alla banca britannica HSBC di cessare il finanziamento della repressione israeliana e dell'industria dei combustibili fossili
  2. Clicca per chiedere al gigante assicurativo francese AXA di disinvestire dal regime coloniale israeliano e dai combustibili fossili che distruggono il pianeta

L'inquinamento dell'acqua, dell'aria e del suolo causato dal blocco israeliano e dalle guerre contro Gaza ne avvelenano la vita. Nel resto del territorio palestinese occupato, Israele ruba la terra e l’acqua dei palestinesi e distrugge ulivi centenari e impianti per l'energia solare.

Il nostro movimento non violento si oppone a tutte le forme di razzismo e discriminazione razziale

Il movimento BDS per i diritti dei Palestinesi condanna con la massima fermezza i gruppi razzisti e fascisti emergenti in Germania e in Europa. Il nostro movimento non violento si oppone, per principio, a tutte le forme di razzismo e discriminazione razziale, inclusi l'antisemitismo e l'islamofobia.

La popolarità del governo israeliano sta drasticamente diminuendo a causa delle sue palesi alleanze con l'estrema destra mondiale, compresi organizzazioni xenofobe e antisemite negli Stati Uniti e in Europa. Nel disperato tentativo di contrastare questa tendenza, Israele e i suoi gruppi di pressione stanno disperatamente promuovendo una definizione fraudolenta di antisemitismo che pregiudichi la lotta pacifica per i diritti dei Palestinesi, inclusa [quella portata avanti dal, N.d.T.] BDS.

I palestinesi nella loro terra d'origine e in esilio stanno commemorando il 71° anniversario della Nakba ("catastrofe" in arabo, N.d.T.) del 1948. Con speranza, continuiamo a resistere e a insistere sul nostro diritto alla libertà, alla giustizia, all'uguaglianza e alla dignità.

Inoltre stiamo trasmettendo un messaggio di sofferenza e un appello per una vera solidarietà, non carità, in questo periodo più difficile nella nostra lotta per la liberazione. Israele sta intensificando brutalmente quello che lo scomparso Edward Said una volta descrisse come il "fare scomparire" il popolo palestinese, politicamente, geograficamente e perfino fisicamente. E questo è permesso dal sostegno cieco da parte dell’amministrazione Trump anti-palestinese e dalla profonda complicità dell'Unione Europea e di altre potenze nel mondo.

Dopo le partecipate conferenze con Prof. Virginia Tilley, prosegue in varie città Italiane la 15° Settimana contro l’apartheid israeliana (Israeli Apartheid Week), con presentazioni di libri, proiezioni di film, incontri e dj set. Vedi l'elenco delle iniziative.

La Israeli Apartheid Week (IAW) è un'iniziativa internazionale a cadenza annuale, giunta alla sua 15° edizione, che ha l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle politiche di colonizzazione, di occupazione e di apartheid attuate dallo stato israeliano contro i palestinesi e di promuovere le campagne del movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) per costringere Israele a rispettare i diritti umani e la legalità internazionale. Si tiene ormai in oltre 200 città in tutto il mondo.

La IAW 2019 ha come tema centrale: “Stop Arming Colonialism / Basta armi al colonialismo”. Israele è in grado di continuare la sua occupazione illegale e il regime di apartheid sui palestinesi, anche grazie alle vendite di armi e al sostegno militare che riceve dai governi di tutto il mondo. L’Italia è al quarto posto in Europa  nella esportazione di armamenti verso Israele.

Dal 10 al 17 marzo 2019 sarà in Italia e in Slovenia (Torino, Lubiana, Trieste, Bologna, Roma) per una serie di incontri la Prof. Virginia Tilley, co-autrice, insieme al giurista Richard Falk, del rapporto commissionato dall’ONU “Pratiche israeliane nei confronti del popolo palestinese e questione dell’apartheid.” Il rapporto è stato poi ritirato su pressioni di Israele dopo 48 ore, vicenda che portò alle dimissioni, per protesta, della responsabile dell’ufficio ONU che l’aveva commissionato.

Di seguito gli appuntamenti:

Torino, 11 marzo 
Campus Luigi Einaudi, Aula B1, ore 10.00 
Organizzano Progetto Palestina e BDS Torino

Lubiana, 12 marzo
Facoltà di giurisprudenza, Università di Lubiana, ore 16.00
Organizza Gibanje za pravice Palestincev.

Trieste, 13 marzo
Circolo della Stampa di Trieste, ore 17.30 
Organizzano Ibriq e Salaam ragazzi dell'olivo Trieste

Bologna, 14 marzo
Scuola di Lettere e Beni Culturali, Università di Bologna, Aula VI, ore 17.00 
Organizzano Coordinamento Campagna BDS Bologna e Universitari Contro L'Apartheid Israeliana - Bologna

Roma, 15 marzo
via Firenze 38, ore 18.00
Organizzano Amici della Mezza Luna Palestinese, BDS Roma, Rete Ebrei Contro l'Occupazione, Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese

Ecco 18 momenti salienti dell'impatto diretto e indiretto del BDS nel corso del 2018. Celebriamo gli straordinari passi avanti che il movimento BDS a favore dei diritti dei palestinesi ha compiuto con il vostro sostegno. Stiamo mettendo in luce i crimini e le politiche di apartheid di Israele e stiamo facendo pressione per porvi fine.

Aiutateci con una donazione a fare di più nell'anno a venire. Insieme possiamo e vogliamo rendere le parole "libertà, giustizia e uguaglianza" non un'aspirazione, ma una realtà.

  • Airbnb ha deciso di non trarre più benefici dalla maggior parte degli insediamenti israeliani illegali costruiti sulle terre rubate ai palestinesi. Ciò è la conseguenza di una campagna internazionale guidata dalla coalizione #StolenHomes di organizzazioni affiliate al movimento BDS a favore dei diritti dei palestinesi e organizzazioni per i diritti umani.

Mentre gli accordi di Oslo compiono 25 anni, vediamo che il "processo di pace" è servito da copertura per Israele al fine di sottrarre altra terra palestinese, espellere altri palestinesi dalle loro case e commettere crimini di guerra contro palestinesi privi di colpe. È più importante che mai raddoppiare i nostri sforzi per isolare l'apartheid israeliana e creare un futuro in cui saremo tutti liberi.

Oggi è il 25° anniversario della firma degli Accordi di Oslo, e la vita per i palestinesi è peggiorata. Il "processo di pace" di Oslo è servito da copertura per Israele al fine di sottrarre altra terra palestinese, espellere altri palestinesi dalle loro case e commettere crimini di guerra contro palestinesi privi di colpe. Israele ha introdotto una legislazione che formalizza il suo sistema di apartheid, usando la legge per discriminare sistematicamente i palestinesi nativi e negandoci i nostri diritti fondamentali.

Noi insistiamo sui diritti globali della nostra gente, che gli accordi di Oslo hanno minato, in particolare il diritto dei nostri rifugiati a tornare alle loro case d'origine, così da continuare a rafforzare la nostra lotta popolare per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza. Noi continuiamo inoltre a costruire sul piano globale il movimento BDS, come la più efficace strategia di solidarietà per tagliare i collegamenti di complicità con il regime di oppressione israeliano. Dopo 25 anni di consolidamento dell'apartheid israeliano di Oslo, è giunto il momento per la giustizia e la responsabilità.

Palestinesi bloccano i bulldozer che Israele usa per demolire le loro case a Khan Al-Ahmar

La lotta popolare e la solidarietà internazionale hanno difeso la comunità palestinese di Khan Al-Ahmar dall'espulsione, impedendo ai bulldozer prodotti da società internazionali di demolire le case e una scuola. Fare una campagna BDS efficace è fondamentale poiché la Corte Suprema di Israele ha approvato la demolizione di Khan Al-Ahmar per fare posto a colonie illegali su terra palestinese occupata. Ciò include indicare e svergognare le società che producono i bulldozer complici nelle demolizioni di Israele: JCB (Regno Unito), Caterpillar (US), Volvo (Svezia), Hyundai (Corea del sud), Hitachi (Giappone) e LiuGong (Cina).

La ininterrotta pulizia etnica di Israele continua con la decisione delle corti israeliane del 5 settembre a favore della imminente distruzione di Khan Al-Ahmar, la comunità beduina palestinese situata ad est di Gerusalemme occupata. La fermezza della piccola comunità di 200 persone a Khan Al-Ahmar è diventata un simbolo della nostra lotta contro l'espulsione e l'espropriazione.

La comunità era già stata cacciata dalle proprie terre ancestrali durante la Nakba, la pulizia etnica su grande scala sulla quale Israele si è costituita. Dalla fine degli anni 90, Israele ha intrapreso tentativi di cancellare le 18 comunità beduine nella zona ad est di Gerusalemme per costruire un corridoio di colonie da Gerusalemme al Mar Morto, dividendo la Cisgiordania occupata in due parti.

La resistenza popolare e l'opposizione diplomatica finora hanno ritardato i tentativi di distruggere queste comunità.

Fino ad oggi la lotta popolare e la solidarietà internazionale hanno difeso la comunità palestinese di Khan Al-Ahmar dall'espulsione e hanno impedito ai bulldozer prodotti dalle società internazionali di portare avanti la distruzione.

Oggi, la persone sul terreno mantengono una presenza continua a Khan Al-Ahmar e raccolgono prove della complicità delle imprese nella continua politica di pulizia etnica dei palestinesi da parte di Israele. Il ruolo del movimento BDS è di mobilitare una pressione globale contro l'impunità di Israele nel perpetrare crimini di guerra e crimini contro umanità e contro la complicità delle imprese in questi crimini.

Niente trasmette un messaggio chiaro a Israele quanto fare una campagna BDS efficace.

Mentre vi unite allo sforzo di salvare Khan Al-Ahmar e di influenzare i vostri governi perché esercitino una pressione concreta su Israele per arrestare la demolizione, ricordate che gli attacchi di Israele ai palestinesi e ai nostri diritti umani non potrebbero accadere senza le molte società che sostengono e traggono profitto dalle politiche israeliane di occupazione, colonialismo e apartheid.

Molte delle demolizioni di Israele sono realizzate da bulldozer prodotti dalle seguenti sei compagnie: JCB (Regno Unito), Caterpillar (US), Volvo (Svezia), Hyundai (Corea del sud), Hitachi (Giappone) e LiuGong (Cina).

Queste compagnie devono essere rese consapevoli che perderanno contratti in seguito al fatto che prestano il loro servizio e traggono profitto dalle politiche di Israele di demolizione delle case e delle comunità palestinesi per fare spazio alle sue colonie illegali su terra palestinese occupata.

Il comitato nazionale palestinese per il BDS fa appello per uno sforzo della società civile globale per impedire la distruzione imminente di Khan Al-Ahmar. Nel fare una campagna per Khan Al-Ahmar ed altre comunità palestinesi a rischio di distruzione e di trasferimento forzato, sollecitiamo tutti a:

  • Indicare e svergognare le compagnie complici nel crimine: smascherarle e denunciarle nei mezzi di informazione tradizionali e nei social media. Le loro attrezzature e servizi sono cruciali per permettere la politica di pulizia etnica di Israele.
  • Organizzare proteste agli uffici di JCB, Caterpillar, Volvo, Hyundai, Hitachi e LiuGong. Chiedere loro di rescindere i loro contratti con le forze di occupazione di Israele e di impegnarsi a fermare la consegna di ulteriori attrezzature o servizi che possano essere usati da Israele in attività che violano i diritti umani fondamentali del popolo palestinese.
  • Organizzare campagne per il disinvestimento e l'esclusione da appalti contro queste aziende nei vostri sindacati, chiese, università - o includere queste aziende nelle campagne già esistenti - per aumentare il prezzo della loro complicità nelle vergognose violazioni dei diritti umani.

Il comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) è la più grande coalizione nella società civile palestinese. Guida e sostiene il movimento globale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti dei palestinesi.

Fonte : BNC

Traduzione di BDS Italia