Notizie BDS
Notizie internazionali del movimento globale BDS.
Durham (North Carolian, USA) diventa il primo comune degli USA a boicottare il G4S per il ruolo nel sistema di sicurezza di Israele
Scioglie il contratto di polizia privata per un milione dollari
Durham è diventato il primo comune degli Stati Uniti a boicottare una società a causa del suo ruolo nel perpetuare l'ingiustizia in Israele / Palestina.
In una notte in cui il gran giurì di Ferguson non è riuscito a incriminare Darren Wilson per l'omicidio di Michael Brown, i residenti di Durham hanno messo fine con successo a un contratto annuale di un milione di dollari tra la Contea e la società privata di sicurezza G4S Secure Solutions.
La G4S aveva precedentemente fornito la sicurezza nelle biblioteche Durham County ed in edifici civili. Durham ha riconsiderato il contratto di sicurezza dopo che i residenti hanno manifestato contro il ruolo delle forze di polizia privata nella comunità e il coinvolgimento della società nelle istituzioni israeliane che detengono e discriminano i palestinesi.
"Risiedo a Durham da lungo tempo, la presenza nella mia comunità di una società che partecipa all'oppressione del mio popolo mi fa sentire insicuro e mal accetto", ha detto Ahmad Jitan. "Data la loro comprovata esperienza nella Palestina occupata, non mi aspetto che G4S abbia in mente di fare i migliori interessi delle persone di colore qui a Durham. Se Ferguson non può mantenere nemmeno una forza di polizia pubblica responsabile delle proprie azioni, come possiamo aspettarci di mantenere una forza di polizia privata responsabile come G4S? Per il bene di entrambe le mie patrie, sono orgoglioso che la contea abbia sciolto il contratto con G4S. Non voglio che le mie tasse vadano a finanziare una società che trae vantaggio dall'occupazione della terra del mio popolo ".
Il movimento BDS è destinato a crescere se l'Unione europea non imporrà sanzioni a Israele
di Sharif Nashashibi
Il giornale israeliano Haaretz ha recentemente riportato la notizia dell'esistenza di una bozza di documento interno dell'Unione europea che proporrebbe sanzioni contro Israele nel caso il suo Governo continuasse a compiere azioni tali da rendere impossibile la soluzione dei due stati. L'annuncio ha avuto immediata ed ampia risonanza sui social media, interpretato come un segnale del fatto che l'UE ne aveva abbastanza dell'intransigenza israeliana.
Tuttavia tali speranze sono state rapidamente infrante dal nuovo commissario europeo per la politica estera Federica Mogherini, che la scorsa settimana ha negato che ci siano in programma sanzioni nei confronti di Israele. Piuttosto, ha detto, la discussione tra i Ministri degli esteri UE si è incentrata su "come dare avvio ad un percorso positivo tra Israeliani e Palestinesi per rilanciare il processo di pace. Non si è occupata per nulla isolare o sanzionare chicchessia".
Leggi: Che fine hanno fatto le sanzioni dell'Unione europea contro Israele?
Un impegno per mettere al centro delle politiche della Regione Emilia-Romagna il rispetto dei diritti umani e la legalità internazionale in Palestina-Israele.
Mercoledì 19 novembre 2014 si è tenuto a Bologna l’incontro con le/i candidate/i alle elezioni dell’Assemblea Regionale sul tema dei rapporti e delle iniziative di cooperazione tra la Regione Emila-Romagna, Israele e popolo palestinese, organizzato da Coordinamento Campagna BDS Bologna, AssopacePalestina Bologna, Gruppo Palestina Modena e Gruppo BDS Modena.
L’invito al confronto era stato fatto con una lettera aperta in cui si criticava l’approccio di ambigua equidistanza tenuto dalla Regione Emilia-Romagna nelle passate legislature e si chiedeva ai futuri eletti di impegnarsi ad orientare le scelte dell’Assemblea Regionale e della Giunta Regionale verso posizioni politiche e azioni concrete contro le continue violazioni dei diritti umani e della legalità internazionale da parte di Israele e a sostegno dell’autodeterminazione del popolo palestinese.
Hanno risposto all’invito Margherita Romanelli, Marco Trotta e Eliana Ferrari, candidati della lista “L’Altra Emilia Romagna”, e Elena Leti candidata del Partito Democratico. Cathy La Torre di Sinistra Ecologia e Libertà aveva confermato la sua presenza, ma non ha partecipato.
Leggi: Confronto con le/i candidati alle elezioni regionali dell'Emilia Romagna sulla Palestina
di Omar Barghouti
L'ondata internazionale di condanna del trattamento che Israele riserva alla Palestina, e a Gaza in particolare, sottolinea il crescente impatto del BDS.
Mentre rimane ancora profondamente complice nel perpetuare l'occupazione israeliana e continua a consentire che Israele commetta gravi violazioni del diritto internazionale, l'Unione Europea ha adottato di recente una serie di misure che possono indicare una crescente propensione verso sanzioni contro Israele per il suo rifiuto di progredire verso una soluzione pacifica con la Autorità Palestinese.
Il quotidiano israeliano Haaretz la scorsa settimana ha pubblicato un documento UE trapelato, in cui si discute di possibili sanzioni contro Israele e contro le aziende europee coinvolte nelle costruzioni e in infrastrutture negli insediamenti coloniali israeliani illegali nei territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est.
Il documento chiede inoltre di vietare contatti con i coloni israeliani e personaggi pubblici che rifiutano la "soluzione dei due Stati", una misura che "potrebbe portare ad un boicottaggio di ministri di alto livello, come Naftali Bennett e Uri Ariel di Habayit Hayehudi (La casa ebraica – partito politico sionista), molti membri della Knesset del Likud e perfino, in casi estremi, il presidente Reuven Rivlin".
Leggi: Dopo Gaza: l'Europa corre ai ripari per porre fine alla sua complicità
Comunicato:
IL MIT, FUORICAMPO, IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA TRANS DIVERGENTI E SOME PREFER CAKE BOLOGNA LESBIAN FILM FESTIVAL SULLA PRESENZA DI EYTAN FOX AL FLORENS QUEER FESTIVAL 2014.
BDS Italia ha diffuso un comunicato in cui denuncia l'operazione di Pinkwashing del Florence Queer Festival 2014. Nel comunicato leggiamo che ospite dell'evento sarà Eytan Fox, regista israeliano, invitato a presentare una rassegna dei suoi film tra cui, scrive BDS, <<"Yossi & Jagger" che racconta la relazione tra due soldati israeliani. La propaganda, vòlta ad umanizzare l'esercito israeliano, pubblicizza la presenza di gay e lesbiche nell'esercito utilizzando la retorica delle guerre per esportare democrazia e diritti, coprendo così i massacri e l'abominio coloniale>>.
Il MIT, Fuoricampo, il Festival Internazionale di cinema Trans DIVERGENTI e Some Prefer Cake Bologna Lesbian Film Festival, pur figurando come partner del Florence Queer Festival, non erano a conoscenza della partecipazione di Eytan Fox. Ciascun festival non collabora né interferisce nella programmazione degli altri.
Tenendo in considerazione l'autonomia di ogni Festival e il rispetto che intercorre da sempre con IREOS, come associazioni trans e lesbica che sostengono le azioni di solidarietà internazionale alla questione palestinese (vedi QUEER FOR PEACE), in coerenza con quanto fatto fino ad ora non possiamo non prendere le distanze da questo tipo di scelta.
MIT (Movimento Identità Transessuale)
Festival Internazionale di Cinema Trans - DIVERGENTI
Fuoricampo Lesbian Group
Some Prefer Cake Bologna Lesbian Film Festival
Il gemellaggio tra il comune di Massafra e Gerusalemme e’ un affronto alla legalita’ intrernazionale e un premio a chi viola costantmente ogni diritto umano della popolazione palestinese di Gerusalemme Est.
Il Sindaco di Gerusalemme e’ noto per la sua politica espansionista e di colonizzazione di Gerusalemme Est.
Nessun paese riconosce Gerusalemme come la capitale dello Stato di Israele, non vi sono ambasciate nella citta’ di Gerusalemme.
La politica portata avanti dall’attuale sindaco di Gerusalemme e’ contraria alla legalita’ internazionale.
Si continua a togliere ai palestinesi le carte d’identita’ ed a portare avanti una “deportazione lenta” , come denuncia l’organizzazione israeliana BetSelem, a permettere l’occupazione di case nella Gerusalemme Est a coloni fanatici, a demolire case palestinesi. Si permette a coloni e ortodossi di entrare con la violenza nella moschea di AlAqsa mentre si vieta l’accesso ai palestinesi musulmani.
La situazione a Gerusalemme e’ esplosiva, ne fanno testo in questi ultimi giorni l’assassinio dell’autista palestinese e l’assassinio di israeliani nella Sinagoga.
Premiare il Sindaco di Gerusalemme non va certo nella direzione di una pace giusta tra i due popoli ma rafforza Israele nel sentirsi al di sopra di ogni legge.
Luisa Morgantini
Fonte: AssoPace Palestina
Siamo venuti a conoscenza che il 30 Novembre 2014 la città di Massafra, in provincia di Taranto, promuove un presunto "gemellaggio" con la città di Gerusalemme, città palestinese sotto occupazione militare Israeliana.
Il progetto, dal nome un "Ponte di pace e di amicizia", è stato proposto al sindaco di Massafra nonché presidente della provincia Martino Carmelo Tamburrano da Barbara Wojciechowska, professore emerito dell'Università del Salento.
Tamburrano ha subito sposato la proposta delegando la professoressa Wojciechowska e l'assessore alla Cultura e all'Associazionismo, Antonio Cerbino, a seguire tutte le fasi dell'organizzazione del "gemellaggio", la cui cerimonia inaugurale avrà luogo il 30 novembre a Massafra.
Leggi: Non si costruiscono ponti di pace con i criminali. No al gemellaggio Massafra-Gerusalemme
Un impegno per mettere al centro delle politiche della Regione Emilia-Romagna il rispetto dei diritti umani e la legalità internazionale in Palestina-Israele
Gentili candidate/i,
Come organizzazioni impegnate in iniziative di solidarietà con il popolo palestinese e nella campagna internazionale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro Israele[1] per sostenere il rispetto dei diritti umani delle/dei Palestinesi e della legalità internazionale, sollecitiamo con urgenza un confronto – in un dibattito pubblico – con voi candidate/i alle elezioni dell’Assemblea Regionale sul tema dei rapporti e delle iniziative di cooperazione tra la Regione Emila-Romagna, Israele e popolo palestinese.
Da molti anni la Regione Emilia-Romagna (RER) ha preso posizioni politiche sulla situazione in Palestina-Israele e promosso iniziative e progetti di varia natura e importanza con soggetti istituzionali, economici e della società civile israeliani e palestinesi, in una logica di equidistanza (o “equivicinanza”).
Da una parte sono stati finanziati progetti di sviluppo e di emergenza nei Territori Palestinesi Occupati (definizione dell’ONU che curiosamente RER non utilizza nei documenti ufficiali, preferendo un più “pilatesco” Territori Palestinesi), mentre dall’altra è stata promossa la cooperazione istituzionale con il governo israeliano e la collaborazione tra imprese e istituti di ricerca emiliano-romagnoli e israeliani.
La proposta è ancora in una fase iniziale, ma si dice offra molto più bastone che carota se Israele dovesse rendere impraticabile la soluzione dei due stati
Secondo fonti diplomatiche e alti funzionari israeliani, l'Unione europea ha fatto circolare un documento riservato tra i 28 Stati membri, contenente la bozza di una proposta di sanzioni da imporre a Israele se quest'ultimo dovesse compiere azioni nella West Bank che renderebbero impossibile attuare la soluzione dei due stati.
Ai rappresentanti che hanno ricevuto il documento del Servizio europeo per l'Azione esterna dell'UE (EEAS) è stato chiesto di limitarne la circolazione e di non mostrarla ancora ad Israele. Alcuni diplomatici israeliani residenti nelle capitali europee ne hanno riferito l'esistenza al Ministero degli esteri, aggiungendo alcuni dettagli relativi al contenuto, anche se non sono riusciti ad avere il documento completo.
Tre diplomatici europei e due alti funzionari israeliani, i quali tutti, data la delicatezza della questione, hanno voluto mantenere l'anonimato, hanno detto che il documento principalmente offre "bastone e carota" a Israele affinché tenga in piedi la soluzione dei due stati.
di Ben Norton
La società immobiliare RE/MAX con sede in Colorado (USA) sta traendo vantaggio dal furto inarrestabile di terra palestinese da parte di Israele.
Attivo sul mercato israeliano dal 1995, RE/MAX vende e affitta case e appartamenti nelle colonie riservate esclusivamente agli ebrei nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est. Molto di questo lavoro è coordinato in un ufficio della società controllata israeliana di RE/MAX che si trova a Maale Adumim, importante insediamento in Cisgiordania.
Un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato l'anno scorso indica che la società madre della società negli Stati Uniti potrebbe essere “tenuta a rispondere” del suo sostegno ai crimini di Israele. RE/MAX International, che ha sede a Denver, “ha costante interazione e influenza” sulle sue affiliate in tutto il mondo. L'azienda fornisce anche 'il brand di appartenenza', formazione e altri servizi, secondo Richard Falk autore del rapporto e allora relatore speciale delle Nazioni Unite per la Cisgiordania e Gaza.