Notizie BDS
Notizie internazionali del movimento globale BDS.
Il Consiglio Comunale di San Giuliano Terme
Premesso che:
la Comunità Internazionale non può chiamarsi fuori o nascondersi dietro l'alibi di un realismo impotente, perché la volontà di milioni di persone può alimentare le ragioni del dialogo.
Considerato che:
l'escalation di violenze in atto, in meno di un mese ha generato fra i palestinesi oltre 1000 morti di cui l' 80% civili, più di 6000 feriti e 150mila sfollati a cui devono sommarsi i soldati israeliani colpiti dal fuoco di Hamas;
nel corso del conflitto non sono state risparmiate nè donne, nè bambini e non sono mai stati rispettati i vari cessate il fuoco assunti più volte dalle parti;
occorre fermare il massacro perché se la tregua umanitaria è un importante obiettivo per curare i feriti, sostenere gli sfollati e salvaguardare i civili restituendo un senso al concetto di dignità umana e evitando così ulteriori vittime innocenti; è tuttavia necessario perseguire l'obiettivo di una Pace definitiva e duratura in Palestina attraverso la condanna dell'occupazione come origine del conflitto e raggiungibile sollecitando e sostenendo una scelta condivisa dai due popoli per una forma di Stato
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Di Ben White
Veolia, la più grande compagnia di privatizzazione di servizi idrici in Europa, sta svendendo i suoi business riguardanti la gestione dell’acqua, dei rifiuti e dell’energia in Israele, ed intende fare un passo indietro dal paese come “mercato d’affari.”
La notizia è un grande incoraggiamento per gli attivisti del movimento globale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS), che hanno preso di mira la multinazionale francese per i suoi legami con gli insediamenti illegali israeliani e le loro relative infrastrutture nella Cisgiordania occupata.
Secondo alcuni report di metà Luglio, Veolia ha deciso di vendere le sue attività in Israele a “fondi gestiti dalla Oaktree Capital Management LP,” abbassando così il debito della compagnia a 341 milioni di $. La vendita include il 50% della partecipazione della compagnia francese nell’impianto di desalinizzazione di Ashkelon.
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Nelle ultime due settimane, gli attivisti delle città portuali lungo la Costa Ovest degli Stati Uniti hanno organizzato picchetti per impedire o far ritardare gli scaricamenti dei cargo delle imbarcazioni gestite dalla compagnia di trasporto marittimo israeliana Zim.
Le azioni sono state organizzate all’apice dell'assalto di Israele sulla Striscia di Gaza, iniziato il 7 Luglio e terminato ieri con un “cessate il fuoco”.
La Zim Integrated Shipping Services Ltd è la più grande compagnia di trasporto marittimo di Israele, e la decima più grande al mondo. Il suo ricavato nel 2013 è stato di 3,7 miliardi di $.
L’azione ha avuto originale ad Oakland, in California, e ha dato il segnale verde ad altre azioni simili. I manifestanti sono riusciti ad impedire lo scaricamento dei container della Zim Piraeus per quasi quattro giorni interi.
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Quando un amico israeliano lo ha accusato di “schierarsi con i terroristi” a Gaza, Akkas Al-Ali ha deciso di scrivere la seguente lettera di risposta.
Mi aspetto che tu sia ormai pienamente consapevole delle scene apocalittiche provenienti da Gaza nelle ultime settimane. Nel caso in cui tu non lo sia, spero di riuscire a darti un'idea di ciò che l'esercito israeliano - stimolato dal governo del paese, dai politici, dai giornalisti, dagli accademici, dalle folle inferocite per le strade - ha raggiunto con successo in solo sei settimane.
Leggi: "Tu lo sai cosa sta succedendo." Lettera ad un amico israeliano.
Mercoledì, centinaia di newyorkesi hanno marciato sul Ponte di Brooklyn per una manifestazione per Gaza. I manifestanti hanno chiesto il boicottaggio di Israele ed intonato slogan per una Palestina libera.
Il video è stato girato dal Collettivo MTL. Mostra come, mentre i manifestanti hanno inondato il ponte con la loro presenza, una gigantesca bandiera con la scritta “Boicotta, Disinvesti, Sanziona” a “Gaza nei nostri cuori” è stata calata dal lato del Ponte di Manhattan, che può essere visto dal Ponte di Brooklyn. Lo srotolamento della bandiera ha attirato l’attenzione dei media locali. Ecco una foto del momento in cui è stata dispiegata la bandiera:
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Oggi, attivisti del movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni hanno manifestato presso gli uffici locali della G4S, compagnia private di sicurezza e servizi carcerari, in segno di protesta contro la sua attività nei carceri e presso i checkpoint dell’apartheid in Israele e contro il suo sostegno ai crimini israeliani contro il popolo palestinese. L’azione, nominata ‘Presidio contro chi trae profitto: fine dell’occupazione, rottura dell’assedio‘ ha visto dozzine di residenti di Portland alzare la voce contro G4S.
Dalla pagina dell'evento:
“Israele ha bisogno del sostegno delle corporazioni per mantenere l’Occupazione e il “tutto come prima”: il doloroso imprigionamento e gli abusi dei diritti umani dei palestinesi. La lotta per la giustizia in Palestina dipende da un movimento vasto e variegato. Togliendo il supporto e sfidando tutte le forme di oppressione, possiamo rendere le nostre azioni più efficaci e più accattivanti, e meno soggette alla manipolazione da parte dei media pro-Israele. BDS sta per Movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) – un appello per una resistenza globale e pacifica contro il militarismo, il ladrocinio della terra ed altri abusi dei diritti umani palestinesi da parte di Israele. Questa chiamata, che arriva dalla società civile palestinese, emula l’efficace strategia usata per minare i benefici economici del governo dell’apartheid in Sud Africa.”
- Attivisti di Oakland hanno impedito ad un’imbarcazione israeliana di attraccare per 4 giorni;
- Fabbriche di armi della Elbit in Australia e nel Regno Unito sono state occupate da protestanti;
- L’UE proibirà le importazioni di carni e prodotti caseari che hanno un qualsiasi legame con gli insediamenti;
- Compagnie e rivenditori europei boicottano Israele;
- Il Sindacato Nazionale Studentesco (Regno Unito), con 7 milioni di membri iscritti, supporta il BDS;
- Quattro consigli cittadini scozzesi appoggiano il boicottaggio di Israele.
Mentre Israele ha lanciato nuovi sanguinosi attacchi sui 1,8 milioni di palestinesi nella Striscia di Gaza assediata e occupata, i sostenitori del movimento internazionale di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) continuano ad agire in maniera stimolante e a mettere pressione sui governi per imporre un embargo militare e altre sanzioni su Israele.
Leggi: In breve: le originali campagne di massa e le azioni intraprese aumentano lo slancio del...
Ramallah, Cisgiordania — In un conveniente negozio di Ramallah, Muhammad Ali, 9 anni, ha chiesto a sua madre di comprargli un succo di frutta, ma le ha detto “Non voglio quello israeliano.” Quando Al-Monitor gli ha chiesto il perchè, ha risposto “Perchè loro stanno uccidendo i bambini a Gaza.”
Questo bambino può non essere a conoscenza del fatto che ci sono migliaia di palestinesi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza che stanno attualmente boicottando i prodotti israeliani in risposta alle campagna pubbliche attuate dai giovani. Ci sono poster che invitano al boicottaggio per tutta la Cisgiordania.
Non è ancora chiaro quale impatto tutto questo avrà sull’economia israeliana o palestinese, ma gli analisti e gli organizzatori della campagna affermano che non si tratta semplicemente dell’economia. Khaled Mansour, uno dei leader degli attivisti per il boicottaggio e membro del Partito Popolare Palestinese, crede che “questo dovrebbe essere uno stile di vita per la società palestinese.” Naser Abdul Kareem, accademico ed analista economica della Birzeit University, ha detto: “La campagne per boicottare i prodotti israeliani vanno al di là delle ripercussioni economiche, perché si tratta di dovere morale e patriottico che contribuisce, anche se solo parzialmente, all’eliminazione della dipendenza economica da Israele.”
Il Presidente Jacob Zuma ha detto che giovedì ha incontrato i rappresentanti della società civile, dei sindacati, e della Lega Giovanile dell'ANC e del gruppo di pressione Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) del Sud Africa per discutere il supporto alla Palestina.
“L'incontro di 90 minuti riguardante la Palestina è stato convocato in risposta alle crescenti proteste della società civile sudafricana in tutto il paese, inclusa una manifestazione lo scorso 9 Agosto in cui 150.000 persone hanno marciato per Città del Capo,” ha riferito in una dichiarazione Muhammed Desai, di BDS Sud Africa.
“Nell'incontro con il presidente abbiamo espresso quello che centinaia di migliaia di sudafricani vogliono che il nostro governo faccia a sostegno dei palestinesi."
Leggi: Jacob Zuma, Presidente del Sud Africa, incontra gli attivisti BDS
In questa intervista all’emittente televisiva di Gaza al-Kitab TV, lo scrittore ed attivista palestinese Haidar Eid spiega l’importanza del crescente movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS).
“Il boicottaggio è diventato un valore di resistenza e di solidarietà, che si è stabilito nella cultura internazionale che sta dalla parte della solidarietà con il popolo palestinese,” dice Eid, “esattamente contro si stabilì contro il regime d’apartheid in Sud Africa.”