Un impegno per mettere al centro delle politiche della Regione Emilia-Romagna il rispetto dei diritti umani e la legalità internazionale in Palestina-Israele.
Mercoledì 19 novembre 2014 si è tenuto a Bologna l’incontro con le/i candidate/i alle elezioni dell’Assemblea Regionale sul tema dei rapporti e delle iniziative di cooperazione tra la Regione Emila-Romagna, Israele e popolo palestinese, organizzato da Coordinamento Campagna BDS Bologna, AssopacePalestina Bologna, Gruppo Palestina Modena e Gruppo BDS Modena.
L’invito al confronto era stato fatto con una lettera aperta in cui si criticava l’approccio di ambigua equidistanza tenuto dalla Regione Emilia-Romagna nelle passate legislature e si chiedeva ai futuri eletti di impegnarsi ad orientare le scelte dell’Assemblea Regionale e della Giunta Regionale verso posizioni politiche e azioni concrete contro le continue violazioni dei diritti umani e della legalità internazionale da parte di Israele e a sostegno dell’autodeterminazione del popolo palestinese.
Hanno risposto all’invito Margherita Romanelli, Marco Trotta e Eliana Ferrari, candidati della lista “L’Altra Emilia Romagna”, e Elena Leti candidata del Partito Democratico. Cathy La Torre di Sinistra Ecologia e Libertà aveva confermato la sua presenza, ma non ha partecipato.
La candidata del Partito Democratico ha espresso una posizione, a livello personale e non del suo partito, di sostegno al popolo palestinese, ma senza entrare del merito delle critiche e delle richieste formulate nella lettera aperta. Ha sottolineato che il suo impegno a favore dei diritti dei palestinesi nel caso di eventuale elezione dovrà fare i conti con la realtà dei rapporti all’interno delle istituzioni regionali.
I candidati della lista “L’Altra Emilia-Romagna” hanno espresso una posizione condivisa dall’intera lista, dichiarando un appoggio totale alle richieste contenute nella lettera aperta, condividendo le critiche espresse nei confronti delle politiche e degli interventi della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della questione israelo-palestinese. Margherita Romanelli, Marco Trotta e Eliana Ferrari hanno sottolineato il loro impegno a favore dei diritti dei palestinesi a prescindere dalla scadenza elettorale e hanno auspicato la continuazione di un lavoro comune nel futuro.
Il dibattito era stato introdotto da un attivista del Coordinamento Campagna BDS Bologna che ha presentato i contenuti della lettera aperta e in particolare le richieste alla Regione delle associazioni solidali con il popolo palestinese che includono un sostegno politico alla lotta per l’autodeterminazione del popolo palestinese, adottando tutte le misure nella sua facoltà per promuovere l’affermazione dei diritti umani e della legalità internazionale in Palestina-Israele, e la sospensione di ogni forma di cooperazione (accordi, progetti, ecc.) con le istituzioni israeliane e di promozione della collaborazione tra imprese e centri di ricerca emilano-romagnoli e israeliani.
In un collegamento Skype da Gerusalemme, Osama Hamdan, docente di architettura e direttore di progetti sulla conservazione dei beni culturali, ha portato la sua testimonianza sulla difficile situazione che stanno vivendo i palestinesi a Gerusalemme e in tutta la Palestina e sulla necessità di un appoggio politico a favore dei diritti dei palestinesi.
Angelo Stefanini, direttore del Centro Salute Internazionale ed esperto di cooperazione internazionale, ha sviluppato il suo intervento sul ruolo ambiguo della cooperazione internazionale in Palestina, inclusa quella della Regione, e sul pericolo che gli interventi contribuiscano a rafforzare il regime di occupazione israeliano, anziché promuovere l’autodeterminazione palestinese, in mancanza di un chiaro orientamento basato sulla promozione dei diritti umani e della legalità internazionale.
Coordinamento Campagna BDS Bologna
Donne in Nero, Comitato Palestina Bologna, Pax Christi, Mashi – Orme in Palestina, Ya Basta! Bologna, USB, Associazione Campi Aperti, Associazione Orlando, VAG61, XM24, Berretti Bianchi Onlus, Ex Aequo
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