Ultime notizie
25 maggio 2010
La nota del gruppo dopo la notizia diffusa da organizzazioni umanitarie
MILANO - Non un boicottaggio, nessuna sospensione delle forniture. Conad precisa così la propria posizione dopo le notizie riportate dalla stampa sul blocco di un prodotto prodotti proveniente da Israele.«In merito alle notizie apparse sulla stampa circa la denuncia da parte di alcune organizzazioni umanitarie relativa alla commercializzazione di prodotti che sarebbero stati coltivati nei Territori Occupati della Palestina, - si legge in una nota del gruppo - si puntualizza quanto segue:
-non è in atto alcuna attività di boicottaggio da parte di Conad; a lanciare campagne di boicottaggio sono le associazioni delle diverse parti in causa che vorrebbero coinvolgere e condizionare Conad, come ben si evince dalle oltre 600 pagine web;
25 maggio 2010
Il gruppo toglie dai suoi scaffali i prodotti delle colonie israeliane. La notizia è stata accolta sui siti d'informazione palestinesi come un grande successo. "Solo una sospensione temporanea per motivi di trasparenza" per Coop. Ma il segnale è forte
La catena di supermercati italiana Coop e la Nordiconad, gruppo cooperativo della Conad che lavora in nord Italia come centro di acquisto e distribuzione, hanno deciso di interrompere la vendita di prodotti provenienti dalle colonie israeliane costruite nei territori occupati.25 maggio 2010
A seguito del boicottaggio contro i prodotti israeliani annunciato qualche giorno fa dai gruppi CONAD e COOP e rilevando in tale boicottaggio la violazione dell'articolo 14 (divieto di discriminazione) della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo l'Associazione Secondo Protocollo ha inviato un esposto alla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo chiedendo l'apertura di un procedimento contro CONAD e COOP al fine di stabilire se in tale azione vi siano i presupposti di una violazione della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo.
A nostro parere il boicottaggio dei prodotti israeliani annunciato da CONAD e COOP viola l'art. 14 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo nonché dell'art. 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani in quanto è da considerarsi un chiaro atto discriminatorio nei confronti dello Stato Ebraico.
Naturalmente sarà la Corte Europea ad esprimere un giudizio su questo gravissimo atto. In ogni caso riteniamo che qualsiasi richiesta di boicottaggio contro lo Stato Ebraico di Israele prefiguri un chiaro messaggio discriminatorio basato su un credo religioso, su un idealo politico o basato sulle origini dei prodotti boicottati in palese violazione dell'Art. 14 della Convenzione Europea dei Diritti Umani.
25 maggio 2010
Il capogruppo del PDL si scaglia contro la sparizione dagli scaffali dei prodotti provenienti da Israele
Occhio per occhio, boicottaggio per boicottaggio. E' questa la singolare provocazione del capogruppo alla Camera del PdL Fabrizio Cicchitto che, entrando nel merito della presunta sparizione dei prodotti israeliani dagli scaffali della Coop e della Conad, ha proposto un controboicottaggio contro queste due catene di produzione.
Leggi: Cicchitto propone un controboicottaggio a Coop e Conad
25 maggio 2010
Legittima decisione ritiro prodotti che non indicano provenienza
Roma, (Apcom) - ''La scelta di Coop e di Conad è legittima: le accuse di razzismo sono fuori luogo. L'iniziativa di togliere dagli scaffali prodotti che non indicano la provenienza, sollecitata da numerose iniziative della società civile, è già stata presa da altri Paesi europei ed è tesa a far arrivare al governo di Tel Aviv la protesta rispetto alla politica degli insediamenti illegali". Lo dice il deputato del Pd Sandro Gozi, capogruppo dei Democratici nella commissione Politiche dell'Unione europea di Montecitorio."Inoltre - aggiunge- è un'iziativa pacifica e non violenta, con la quale Israele farebbe bene a confrontarsi, dando prova della propria capacità di dialettica democratica e civile".
Fonte: Virgilio
25 maggio 2010
ROMA – Due importanti catene italiane di supermercati fermeranno l'importazione e la vendita di prodotti di una società israeliana con sede in Cisgiordania.
La decisione di Coop e Nordiconad di bloccare l'importazione di frutta e verdura della società Agrexco, principale esportatore israeliano di prodotti agricole, è il seguito di mesi di pressione da parte di gruppi pro-palestinesi.
È stato annunciato martedì su un sito web italiano chiamato "Stop Agrexco", creato l'anno scorso per promuovere il boicottaggio di prodotti alimentari provenienti dagli insediamenti in Cisgiordania.
Leggi: Catene italiane di supermercati boicottano prodotti di società israeliana
24 maggio 2010
Servizio in inglese di Christine Legault, Press TV. Interviste con Stop Agrexco e FederConsumatori.
25 maggio 2010
Due catene della grande distribuzione non venderanno agrumi e frutta provenienti dai Territori occupati da Israele, fino ai necessari accertamenti, richiesti in nome della tutela del consumatore
Servizio di Riccardo Chartroux
23 maggio 2010
Gruppi filo-palestinesi e il movimento di sinistra Gush Shalom invitano i supermercati italiani a boicottare i prodotti israeliani provenienti dalle colonie della Cisgiordania e dalle Alture del Golan. Per garantire un pieno risultato, cercano di spingersi oltre, proponendo un boicottaggio di tutti i prodotti israeliani con la motivazione "che non è possibile differenziare i prodotti".
di Aviel Magnezi
Mentre aumentano gli sforzi dell'Autorità Palestinese nei confronti del boicottaggio dei prodotti israeliani prodotti nelle colonie della Cisgiordania e nelle alture del Golan, gruppi filopalestinesi in Italia hanno tentato di spingersi oltre con il boicottaggio di tutti i prodotti israeliani "perchè non si può differenziare".
Leggi: Gruppi italiani sollecitano al boicottaggio dei prodotti israeliani
24 maggio 2010
Dopo mesi di lavoro, la «rete stop Agrexco» incassa la prima vittoria: le catene di supermercati Coop e Conad nel nord Italia non commercializzeranno più i prodotti della Agrexco. L'azienda israeliana vende anche prodotti agricoli provenienti delle colonie israeliane nei Territori occupati palestinesi. Senza alcuna tracciabilità. Il boicottaggio continua.
Niente più agrumi e datteri «made in colonie israeliane nei territori palestinesi occupati» sugli scaffali di Coop e Noardiconad, il gruppo che fa da centro di acquisto e distribuzione di Conad nel nord Italia. Le due grandi catene italiane di supermercati, Coop e Nordiconad, hanno infatti deciso di sospendere la vendita di merci della Agrexco, principale azienda esportatrice israeliana di prodotti agricoli. La società israeliana commercializza anche ortaggi e frutta coltivati nelle colonie lungo la valle del Giordano nei Territori palestinesi occupati. Il tutto sotto il marchio Carmel, ma senza l'indicazione del luogo di produzione.
Leggi: OGGI ACCADRA'. Primo stop all'Agrexco, che finanzia le colonie israeliane