23 maggio 2010
Gruppi filo-palestinesi e il movimento di sinistra Gush Shalom invitano i supermercati italiani a boicottare i prodotti israeliani provenienti dalle colonie della Cisgiordania e dalle Alture del Golan. Per garantire un pieno risultato, cercano di spingersi oltre, proponendo un boicottaggio di tutti i prodotti israeliani con la motivazione "che non è possibile differenziare i prodotti".
di Aviel Magnezi
Mentre aumentano gli sforzi dell'Autorità Palestinese nei confronti del boicottaggio dei prodotti israeliani prodotti nelle colonie della Cisgiordania e nelle alture del Golan, gruppi filopalestinesi in Italia hanno tentato di spingersi oltre con il boicottaggio di tutti i prodotti israeliani "perchè non si può differenziare".
Gruppi filo-palestinesi italiani hanno fatto azioni dimostrative davanti alle sedi di due grandi catene di supermercati, COOP and Nordiconad, chiedendo ai due supermercati di smettere di bloccare la vendita dei
prodotti israeliani della Agrexco.
Un comunicato emesso dalle organizzazioni annuncia il loro successo. Essi affermano che la Agrexco insiste nel mischiare i prodotti provenienti dalle colonie della Cisgiordania con il resto dei prodotti provenienti da Israele, etichettando tutto con il marchio Carmel. In tal modo, affermano, il consumatore italiano non può rintracciare la provenienza dei prodotti.
Fonte YNet News