25 maggio 2010

Il capogruppo del PDL si scaglia contro la sparizione dagli scaffali dei prodotti provenienti da Israele

Occhio per occhio, boicottaggio per boicottaggio. E' questa la singolare provocazione del capogruppo alla Camera del PdL Fabrizio Cicchitto che, entrando nel merito della presunta sparizione dei prodotti israeliani dagli scaffali della Coop e della Conad, ha proposto un controboicottaggio contro queste due catene di produzione. "La decisione di Coop e Conad di togliere dagli scaffali prodotti israeliani è insieme ipocrita e gravissima. Di fatto un boicottaggio. Se persistono in questo atteggiamento che per ora non qualifichiamo con l'aggettivo che meriterebbe bisognerà organizzare il boicottaggio di Coop e Conad", ha detto Cicchitto.

E il presidente dei deputati del PdL non è l'unico che è pronto a passare ai fatti. L'Associazione "Secondo Protocollo" ha inviato un esposto alla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo chiedendo l'apertura di un procedimento contro CONAD e COOP al fine di stabilire se in tale azione vi siano i presupposti di una violazione all'articolo 14 (divieto di discriminazione) della Convenzione dei Diritti dell'Uomo.

DIFESA - Tuttavia le due catene di distrubuzione non cambiano le loro posizioni. La sparizione dagli scaffali dei prodotti a marchio Agrexco provenienti dalle colonie israeliane in Cisgiordania non sarebbero etichettabili come un boicottaggio.

"Conad non intrapreso alcuna azione di boicottaggio, ma ha solo richiesto informazioni al fornitore".

E anche la Coop si difende.

"Abbiamo deciso di sospendere gli approvvigionamenti di merci prodotte nei territori occupati, solo per una mancanza etichettatura della provenienza dei prodotti. Per questo valuteremo se esistano possibilità di specificare maggiormente l'origine del prodotto, al fine di consentire per il consumatore finale una reale distinzione tra i prodotti made in Israel e quelli eventualmente provenienti dai territori occupati".

Fonte: Libero