Boicottaggio sportivo
I tifosi del team di Gerusalemme contestano l'ingaggio di due calciatori ceceni e chiedono il rispetto della "purezza etnica e religiosa" della squadra
Ieri, mentre nel resto del mondo si celebrava la Giornata della Memoria, proprio in Israele era polemica per il comportamento dei tifosi del Beitar Gerusalemme, notoriamente razzisti, che sabato sera hanno intonato canti anti-arabi, inneggiando alla "purezza etnica" della loro squadra, durante la partita contro il Bney Yehuda, in segno di protesta per l'intenzione dei dirigenti del loro club di ingaggiare due calciatori ceceni di fede islamica.
Hanno anche esposto striscioni come «Beitar pura per sempre» e «70 anni di principi», tra l'altro a lettere nere su sfondo giallo, sinistra evocazione di stelle di altrettanto colore, anche se quelli, il giallo e il nero, sono i colori della società.
Fonte: Nena News
Una sessantina di militanti europei sono andati a chiedere conto ai dirigenti Uefa, tra i quali Michel Platini, in occasione del consiglio esecutivo di venerdì 25 gennaio a Nyon (Svizzera) Hanno denunciato davanti ai media presenti la scelta vergognosa della UEFA di affidare ad Israele la fase finale della prossima coppa europea under 21.
Provenienti da diversi paesi europei e particolarmente da Francia,Inghilterra e Svizzera, siamo arrivati alle 14 alla UEFA , dato che i suoi dirigenti non si erano dati neanche la pena di rispondere alla richiesta di essere ricevuti in delegazione che avevamo inviato all’inizio di gennaio.
Quindi noi abbiamo esposto davanti al personale Uefa, ai giornalisti presenti e alla polizia anch’essa presente, cortese e attenta alle nostre argomentazioni, le numerose ragioni che rendono Israele totalmente inadatto ad ospitare competizioni internazionali, e che rendono i dirigenti Uefa complici delle politiche criminali di quello Stato.
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Un imbarazzato Michel Platini cerca di spiegare
Ieri, in effetti, c'era qualcuno che mi ha chiesto ... ora vi dico che cosa avrei detto ... avrei detto... lasciatemi riflettere ... prenderò una decisione entro l'anno
Penso che una grande maggioranza abbia votato a favore della Coppa di calcio Under 21 in Israele … ora, sapete, vi sono dei problemi, da molto tempo... ma per quanto riguarda il gioco del calcio, stiamo cercando di fare in modo di aiutare i giovani, di aiutare la gente, a vivere meglio. Perciò stiamo cercando, attraverso il gioco del calcio - che sia in Palestina o in Israele - ad aiutare i giovani.
Non siamo soltanto un gruppetto di persone, ma rappresentiamo 6000 persone che ci hanno chiesto di venire a domandare una spiegazione al signor Platini e agli altri membri del comitato esecutivo della UEFA. Queste persone vogliono una spiegazione. Israele ha incarcerato i giocatori palestinesi, ha distrutto per la seconda volta lo stadio di Gaza, perciò gli sportivi palestinesi hanno scritto al signor Platini chiedendogli di cancellare questa decisione.
Le persone che sono venute qui ieri non sapevano esattamente che cosa stessimo facendo, ma noi ci stavamo adoperando per far sì che .. lì ... le cose vadano per il meglio ...
Calciatori incarcerati, Israele squalificato
La scelta di Boateng e del Milan di abbandonare il campo di Busto Arsizio costringendo l’arbitro a sospendere l’amichevole con la Pro Patria per i continui “buuu” contro il centrocampista ghanese, Niang e Muntari ha fatto tornare alla ribalta nazionale e non solo il tema del razzismo nel calcio. Un brutto fenomeno sociale che l’Uefa e la Fifa combattono e condannano da anni, ma poi chiudono gli occhi davanti alle continue e quotidiane violazioni del diritto internazionale compiute da Israele.
“Non ha mai rispettato le 73 risoluzioni Onu – recita il volantino del Comitato BDS Campania – continua a creare ed ampliare colonie, tutte illegali per il diritto internazionale e come rappresaglia per il riconoscimento di Stato Osservatore all’Onu ottenuto dall’Autorità palestinese, annuncia ufficialmente di voler costruire altre 3600 abitazioni in territorio palestinese. Ha innalzato il muro dell’apartheid, impedisce il movimento ai palestinesi, distrugge le loro case, si prende la loro acqua e le loro terre; distrugge anche le loro strutture sportive e della vita sociale e culturale, creando condizioni di vita impossibile per spingere questo popolo ad andare via dalla terra in cui vive da milioni”.
Con una lettera aperta, il BDS Campania chiede a Diego Armando Maradona di fare pressioni sulla UEFA perché non organizzi gli Europei Under 21 in Israele.
dal Comitato BDS Campania
Napoli, 4 dicembre 2012, Nena News - Il Comitato BDS (Boicottaggio, Disinvestimenti e Sanzioni contro Israele) della Campania chiede a Diego Armando Maradona di aderire alla campagna "Cartellino rosso all'apartheid israeliana", campagna europea nata nel 2011 a seguito dell'individuazione d'Israele come paese ospitante delle finali UEFA Under 21 del 2013.
La campagna finalizzata a protestare contro la violazione dei diritti umani di Israele ha chiesto a Platini, presidente UEFA, di spostare la sede delle finali.
"Caro Diego,
ti abbracciamo calorosamente, come solo noi Napoletani sappiamo fare.
Per molti di noi sei il calciatore mito, che seppe conquistare il nostro amore assoluto quando facesti ottenere al nostro Napoli lo scudetto 1986-87. Resta nel nostro ricordo quella stagione di entusiasmo e di passioni. Più volte hai dichiarato il tuo sostegno ai Palestinesi ed ai loro diritti. Questo è per noi un altro motivo di stima e di vicinanza.
"Solidarietà al popolo palestinese e contro i bombardamenti su Gaza". Oltre sessanta giocatori dei più importanti campionati europei, Italia esclusa, hanno deciso di firmare tutti insieme un appello e di consegnarlo alla Uefa. La competizione si disputerà a giugno 2013 nel paese della Stella di Davide. Gli atleti: "E' una scelta contraria ai valori dello sport”
La guerra e i bombardamenti non lasciano indifferenti nemmeno i calciatori, o almeno quelli che non giocano nel campionato italiano, dove evidentemente schierarsi e prendere la parola è una colpa ben peggiore che giocar male o scommettere. E così, oltre sessanta calciatori dei più importanti campionati europei, Italia esclusa, hanno deciso di firmare tutti insieme un appello di solidarietà per il popolo palestinese. La lettera aperta è stata indirizzata alla Uefa, massimo organismo del calcio continentale, cui è stato chiesto di rinunciare all’assegnazione a Israeledei prossimi campionati europei Under 21 – che si disputeranno a giugno 2013 e a cui anche l’Italia si è qualificata – in quanto è “una scelta contraria ai valori dello sport”.
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