LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Comunicati

Comunicati di BDS Italia, del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) e della Campagna palestinese per il boicottaggio accademic e culturale di Israele (PACBI)

Partecipanti a un finto ricevimento al Walled Off Hotel dell'artista Bansky a Betlemme, Cisgiordania, a favore dei bambini palestinesi, 1 novembre 2017.

di Omar Barghouti 

Quando, durante la Nakba del 1948, i miliziani sionisti, armi alla mano, cacciarono dalla sua casa di Safad mia nonna Rasmiyyah e la sua famiglia, l'operazione di insediamento coloniale messa in moto dalla Dichiarazione Balfour e culminata poi in pulizia etnica diventò qualcosa di più di una tragedia nazionale per chi era nato in Palestina. Diventò un fatto personale.

Oltre 200 organizzazioni, coalizioni, movimenti sociali e personalità latino-americane hanno pubblicato il 9 luglio una lettera rivolta al consiglio di amministrazione della Cemex, società multinazionale messicana, chiedendole di porre fine alla complicità della società nelle violazioni dei diritti umani di Israele nei Territori Palestinesi Occupati.

Poiché il BDS compie 12 anni questa settimana, ecco, per sottolineare l’evento, 12 notizie che rilevano la crescita dell’impatto del nostro movimento dal 2017.

Foto di Ryan Rodrick Beiler

Il BNC Accoglie l'Invito delle Organizzazioni Cristiane che Sollecitano il Consiglio Mondiale delle Chiese a Sostenere il Movimento BDS per i Diritti Umani dei Palestinesi

Il BNC accoglie calorosamente una storica lettera aperta della Coalizione Nazionale delle Organizzazioni Cristiane in Palestina (NCCOP) che esorta il Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC) a "riconoscere Israele come uno stato di apartheid", a sostenere il movimento mondiale non violento BDS a guida palestinese, ad aiutare ad intensificare le campagne del BDS e a rifiutare attivamente la complicità cristiana nelle continue violazioni israeliane dei diritti umani dei palestinesi.

Come realtà impegnate nella difesa dei diritti del popolo palestinese e dei diritti GLBTQ, apprezziamo il fatto che quest'anno, a differenza degli anni passati, il Lovers Film Festival (ex TGLFF) non abbia tra i suoi partner istituzioni dello stato di Israele, uno stato che da decenni pratica l'apartheid e la pulizia etnica nei confronti del popolo palestinese.

Più registi si ritirano dal TLVFest

Gli artisti rifiutano di lasciare che la loro arte copra le gravi violazioni dei diritti umani di Israele

29 maggio 2017 - Viene riferito che almeno cinque dei dodici relatori internazionali invitati a partecipare al Tel Aviv International LGBT Film Festival dal 1 al 10 giugno si sono stati ritirati dopo che gli attivisti queer palestinesi e i loro alleati nel movimento BDS hanno lanciato l'invito a boicottare la manifestazione di "pinkwashing" (operazione di marketing che strizza l'occhio ai gay, N.d.T.) propagandistico che fornisce una copertura progressista alle continue e gravi violazioni dei diritti umani palestinesi da parte di Israele.

In segno di rispetto per l'invito palestinese a favore di un boicottaggio culturale, il regista sudafricano John Trengove vincitore del premio si è ritirato dall'evento di apertura di TLVFest. In una lettera agli organizzatori, Trengove ha scritto:

Sabato 6 e domenica 7 maggio si è tenuta a Torino l’assemblea nazionale di BDS Italia, la sezione italiana del movimento internazionale a guida palestinese per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BDS) verso Israele.

Oggi [8 maggio, N.d.T.], lo sciopero della fame di massa dei palestinesi detenuti nelle carceri israeliane entra nella sua critica quarta settimana, e questo significa che per centinaia di scioperanti sarebbe difficile o impossibile reggersi in piedi. Dando ascolto all'appello del 6 maggio del Movimento dei Prigionieri Palestinesi che guida questo sciopero per porre fine alle violazioni israeliane dei diritti dei palestinesi e per garantire dignità e condizioni umane ai prigionieri politici, il Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC) lancia un appello:

BDS Italia, la sezione italiana del movimento internazionale per il Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni contro le politiche di colonizzazione, occupazione e apartheid portate avanti da Israele contro il popolo palestinese conferma la sua partecipazione alle manifestazioni del 25 Aprile.

Sostenuto da sindacati, chiese e associazioni in tutto il mondo, il movimento BDS fonda la sua lotta nonviolenta per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza per i Palestinesi sul rispetto del diritto internazionale e sulla tutela dei diritti umani universali. Rifiuta ogni forma di discriminazione razziale, politica, religiosa e di genere. Condanna l’antisemitismo, l’islamofobia e ogni ideologia fondata su presunte supremazie etniche, razziali o religiose.

È ormai tristemente noto come, non solo in Italia, il governo israeliano, attraverso la sua ambasciata e organizzazioni a lui vicine, diffonda false accuse di antisemitismo come arma ideologica per intimidire, delegittimare e silenziare ogni critica rivolta a Israele. Non avendo argomenti per giustificare decenni di occupazione militare e colonialismo e le numerose e ampiamente documentate violazioni dei diritti del popolo palestinese, ricorrono alle calunnie nel tentativo di bloccare le iniziative volte a far conoscere la realtà del popolo palestinese e le azioni della società civile internazionale a sostegno dei suoi diritti.

   UNA SCELTA DI GIUSTIZIA E NONVIOLENZA

La comunità cristiana di base di S. Paolo è nata e si è formata per riflettere sulle Scritture “con in mano il giornale”, come si diceva al Concilio, per significare il nostro interesse alla vita del mondo, letta secondo la prospettiva di una fede che chiama all’amore nonviolento di tutte le sorelle e i fratelli.