Notizie BDS
Notizie internazionali del movimento globale BDS.
Il fondo pensione olandese ABP ha disinvestito da due società israeliane a causa del loro ruolo nella produzione di munizioni a grappolo. Sia Aryt Industries Ltd. che Ashot Ashkelon appaiono in un elenco datato 1 Giugno di imprese escluse dal terzo più grande fondo pensione del mondo.
Il documento sottolinea che la politica di investimento responsabile della ABP permette l'esclusione delle aziende “che continuano a svolgere attività in contrasto con i principi del Global Compact delle Nazioni Unite e che non mostrano alcun segno di voler adattare le loro pratiche.”
Leggi: Il fondo pensione olandese ABP disinveste da due compagnie israeliane
Unite, il più grande sindacato del Regno Unito, ha apostrofato Israele “colpevole del crimine di apartheid” e si è impegnato nella campagna BDS.
Questa settimana a Liverpool, il sindacato, il più grande sostenitore del Partito Laburista, ha discusso tre mozioni alla Palestina in occasione della sua annuale Conferenze sulle Politiche a Liverpool, di cui due sono state approvate.
Altri 12 Paesi dell'UE mettono in guardia dalle attività commerciali con gli insediamenti israeliani
Nel corso dell'ultima giornata appena trascorsa, dodici membri dell’Unione Europea hanno pubblicato avvisi che esortano i cittadini ad astenersi dall'intraprendere attività commerciali, economiche ed investimenti negli insediamenti o con organismi a loro connessi.
Gli annunci dichiarano che gli insediamenti in Cisgiordania, Gerusalemme Est e nelle Alture del Golan sono illegali, e le attività economiche da parte di individui o imprese comporta rischi legali e finanziari, nonché i rischi per la loro reputazione. Finora 17 nazioni dell'Unione Europea hanno pubblicato tali avvertimenti.
Il governo ha sconsigliato i cittadini irlandesi di investire o intraprendere qualsiasi attività commerciale con le compagnie negli insediamenti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati, la Cisgiordania e Gaza.
L’avviso si applica anche alle Alture del Golan in Siria, che Israele conquistò durante la Guerra dei Sei Giorni nel 1967.
Questa mossa è il linea con quanto fatto da molti altri paesi europei e con l’avviso che è stato recentemente pubblicato da Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Italia, Olanda e Portogallo.
In un comunicato, il Dipartimento degli Affari Esteri ha affermato che l’Irlanda e i suoi partner dell’Unione Europea hanno una chiara posizione circa gli insediamenti israeliani.
Leggi: Il governo irlandese mette in guardia dagli investimenti negli insediamenti israeliani
di Micha Kurz
Dal primo giorno, l’“intelligence israeliana” presumeva che i ragazzi rapiti non erano più in vita, eppure hanno nascosto la notizia dalle famiglie e dai media. Invece il rapimento è stato utilizzato per manipolare gli israeliani a credere che l'esercito li stava cercando, mentre in realtà razziava centinaia di case, arrestando migliaia di persone, scatenando il caos violento sulle città e sui villaggi palestinesi. Questo mese di furore militarizzato è stato manipolato per attuare piani militari dormienti, e per concludersi con i ragazzi scomparsi tragicamente trovati morti, e in fine ad un funerale nazionalista mediatico, e un appello al lutto nazionale.
Il lutto nazionale è stato intrecciato di appelli immediati per l'espansione degli insediamenti, trasformando cinicamente il sangue in cemento, con un invito nazionalista alla vendetta senza freni.
Mercoledì, il Portogallo si è unito agli altri sei Paesi europei nel mettere in guardia i propri cittadini dall’intraprendere attività commerciali al di là della Linea Verde, e ci si aspetta che altri 10 Paesi europei pubblichino delle raccomandazioni simili entro la fine della settimana.
L’avvertimento, che appare sul sito internet del Ministero degli Affari Esteri portoghese, è stato scritto usando un linguaggio simile a quelli con cui Spagna ed Italia hanno messo in guardia la scorsa settimana i loro cittadini dall’intraprendere attività commerciali ed investimenti in Cisgiordania, Gerusalemme Est e la Alture del Golan.
Il comunicato afferma che l’Unione Europea considera le colonie israeliane “illegali secondo il diritto internazionale”, un “ostacolo alla pace” e alla soluzione a due Stati.
Il negozio Ecostream di Brighton ha chiuso dopo una campagna di due anni di manifestazioni, azioni dirette e di strada.
Questa mattina, Ecostream ha rilasciato la seguente dichiarazione: "SodaStream conferma che il negozio Ecostream, situato sulla Western Road a Brighton, è stato chiuso dall'inizio di questa settimana. Dopo il periodo di prova di due anni, l'azienda ha deciso di concentrare i propri sforzi commerciali su altri canali, in particolare sulle partnership di distribuzione al dettaglio."
La catena John Lewis ha inoltre informato oggi Corporate Watch che non terranno più in magazzino prodotti Sodastream. Secondo un funzionario Senior dell’ufficio stampa della John Lewis: “l’azienda [John Lewis, ndt] ha stoccato in magazzino prodotti Sodastream negli ultimi quattro anni, ma alla luce del calo delle vendite abbiamo preso la decisione di non immagazzinare più la gamma di prodotti sopracitata". Gli attivisti hanno manifestato più volte fuori dal negozio della John Lewis, chiedendo alla catena di interrompere il commercio della sua gamma Sodastream e ai consumatori di boicottarne i prodotti.
Leggi: Vittoria: chiude il negozio Ecostream a Brighton, nel Regno Unito
Panoramica
Come molti agricoltori di tutto il mondo, i contadini palestinesi sono vittime di un approccio dello sviluppo neoliberale dall’alto verso il basso che tenta di spodestarli dalla loro terra e di seminarla a servizio delle banche, delle corporazioni multinazionali e dei colossi del business agricolo. Uno strumento di questo approccio è stata la creazione da parte Autorità Palestinese di zone industriali che consolidano la dipendenza dei palestinesi ad Israele e sostengono l'attuale danno quadro economico.
In questa pubblicazione, l’autore ospite Vivien Sansour e il Direttore dei Programmi di Al-Shabaka Alaa Tartir danno voce ad un numero di contadini che stanno attualmente cercando di resistere a queste sfide. Si concentrano in particolar modo sui contadini di Jenin e Gerico, dove due vaste zone industriali stanno venendo costruite in questo periodo, e propongono soluzioni per aiutare i contadini a riguadagnare la propria sovranità e a restare sulle proprie terre. [1]
Leggi: I contadini palestinesi: l'ultimo caposaldo della Resistenza
Le esportazioni di merci prodotte negli insediamenti illegali israeliani sono diminuite significativamente, come hanno rivelato statistiche ufficiali. Le merci dirette verso l’Unione Europea sono le più colpite da questo andamento, dato che l’UE continua ad attivarsi per il boicottaggio degli insediamenti. Funzionari israeliani descrivono la situazione come “disastrosa” per le colonie costruite su terra palestinese occupata. Il boicottaggio economico, sociale, accademico e finanziario degli insediamenti-colonie sta crescendo in tutto il mondo.
Leggi: L'economia degli insediamenti israeliani colpita dal boicottaggio internazionale
I venti del boicottaggio internazionale degli insediamenti si stanno velocizzando, unendosi. Venerdì scorso i governi spagnolo e italiano hanno messo in guardia i propri cittadini dal condurre affari con gli insediamenti nelle Alture del Golan, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, affermando che tali attività potrebbe esporli a una serie di rischi legali e finanziari. Francia, Germania e Gran Bretagna avevano già lanciato avvertimenti simili ai loro concittadini.
I singoli avvertimenti di questi cinque paesi potrebbero presto diventare una risoluzione europea. Le istituzioni dell'Unione Europea stanno valutando l'emissione di un avviso generale a nome di tutti i 28 Stati membri dell'UE, e i comunicati delle 5 nazioni accelereranno presumibilmente questa discussione. Non è un caso che l'inviato dell'Unione Europea in Israele, Lars Faaborg-Anderson, abbia affermato Venerdì che gli avvisi indicano come gli Stati membri dell'UE "stiano perdendo la pazienza con le preoccupazioni che non vengono considerate" da Israele.
Leggi: Il movimento di boicottaggio è nell'aria, ed Israele dovrebbe fare attenzione