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Leggi il nostro ultimo aggiornamento per scoprire come HP e HP Enterprise siano complici del genocidio in corso a Gaza da parte di Israele. #GazaGenocide
Il regime israeliano di apartheid sta portando avanti un genocidio a Gaza, come è stato osservato da esperti delle Nazioni Unite, importanti studiosi e istituzioni giuridiche. Ha ucciso più di 18.000 palestinesi e ne ha sfollati 1,9 milioni. È importante, più che mai, continuare a resistere al genocidio e alla disumanizzazione del popolo palestinese attraverso efficaci azioni di solidarietà.
La campagna di boicottaggio delle società del gruppo HP, HP Inc e HP Enterprise, è un modo concreto per costruire questa solidarietà. Condividiamo qui informazioni aggiornate che riflettono la complicità di entrambe le società con il genocidio, l'apartheid e il colonialismo di insediamento messi in atto da Israele.
Chiediamo a entrambe le società di porre fine ai loro legami di complicità e a fornirne prove chiare.
- Servizi ai criminali di guerra: la filiale israeliana di HP Inc, HP Indigo, fornisce prodotti e servizi agli uffici di Benjamin Netanyahu e Betzalel Smotrich, entrambi direttamente responsabili di crimini di guerra e di ciò che studiosi di diritto internazionale, esperti di genocidio e funzionari delle Nazioni Unite riconoscono come un genocidio in corso da parte di Israele Gaza.
- Sostegno ai crimini di guerra: HPE fornisce servizi di manutenzione per i server della polizia israeliana consentendole di perpetrare violazioni dei diritti umani e crimini di guerra come demolizioni di case e sfollamenti forzati nella Cisgiordania occupata e in tutta la Palestina storica. Attualmente, la polizia israeliana attacca arbitrariamente e violentemente i palestinesi, siano essi cittadini israeliani o non-cittadini della Cisgiordania, arrestandoli senza accusa e reprimendo il loro diritto alla protesta pacifica e alla libertà di espressione. La polizia sta anche proteggendo e sostenendo violente bande di coloni che li attaccano, incitando alla violenza razziale contro di loro e in alcuni casi torturandoli in modi orribilmente simili a quelli criminali e immorali utilizzati dalle forze di occupazione statunitensi nella prigione di Abu Ghraib in Iraq.
- Colonna portante dell'apartheid: HPE fornisce all'Autorità israeliana per la popolazione e l'immigrazione server esclusivi per il suo sistema di carte d'identità segregato su base razziale che consente all'apartheid israeliana di discriminare secondo la razza, di dominare i palestinesi e negare loro i loro diritti. HPE conserva anche informazioni sui cittadini israeliani che vivono in insediamenti illegali nella Cisgiordania palestinese occupata, inclusa Gerusalemme Est.
- Supporto alla violazione dei diritti dei prigionieri: HPE fornisce server, servizi di archiviazione e sicurezza dei dati per le carceri israeliane, dove i detenuti politici palestinesi e i bambini prigionieri sono tenuti in ostaggio in condizioni disumane e spesso torturati. Nell’ambito del genocidio in corso da parte di Israele contro i palestinesi a Gaza, gli arresti di massa sono aumentati in Cisgiordani e a Gerusalemme Est.
Scarica il volantino
Mentre Israele continua a compiere massacri senza precedenti a Gaza, abbiamo bisogno di un’azione urgente dal basso per fare pressione sulle multinazionali complici affinché smettano di consentire questo genocidio. Chiedete ai vostri luoghi di lavoro, alle università e ai centri comunitari di non acquistare apparecchiature HP Inc. Invitate amministrazioni comunali, banche e altre istituzioni pubbliche a disinvestire da HPE.
Boicottaggio e disinvestimento contro le aziende a marchio HP ORA!
Fonte: Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC)
Traduzione di BDS Italia
Panoramica dei contratti delle aziende HP con il regime israeliano di apartheid.
Le società a marchio HP svolgono un ruolo chiave nell'oppressione israeliana dei palestinesi. Sono complici dell'occupazione, dell’apartheid e del regime coloniale di Israele. HPE fornisce servizi alla polizia e al sistema carcerario israeliani. HP Inc è coinvolta nella fornitura di computer alle forze di occupazione israeliane.
Nel novembre 2015, HP si è divisa in due società: HP Inc. per singoli utenti di prodotti informatici come PC e stampanti e Hewlett Packard Enterprise (HPE) per servizi aziendali e governativi.
La campagna per il boicottaggio di HP è stata lanciata per porre fine a questa complicità e continua a crescere. Ha un ampio sostegno da parte di consigli comunali, sindacati, chiese, associazioni studentesche e numerose organizzazioni della società civile. In oltre un decennio di campagna di boicottaggio, molti contratti tra le società a marchio HP e il regime israeliano di apartheid sono cessati, dimostrando che la pressione del BDS funziona. Tra i contratti scaduti quello con la Marina israeliana che tiene Gaza sotto assedio, quello denominato Sistema Basilea per l'identificazione biometrica, utilizzato ai posti di blocco militari israeliani e, più recentemente, il contratto sul Sistema Aviv tra HPE e l'Autorità israeliana per la popolazione e l'immigrazione. Fornendo server esclusivi per la manutenzione del database della popolazione israeliana, incluso il database Yesha sugli insediamenti illegali, HPE è stata complice nel mantenimento di un pilastro dell'apartheid israeliana. Questo contratto è ora stato ritirato.
HPE continua a fornire servizi alle carceri e alla polizia israeliane nonostante la piena conoscenza delle gravi violazioni dei diritti umani perpetrate da entrambe. Ciò significa che HP rimane complice dell'apartheid. Unisciti a noi nello sforzo decisivo, mentre intensifichiamo la nostra campagna di solidarietà con i detenuti amministrativi e altri prigionieri politici palestinesi, per porre fine ai restanti contratti tra le società a marchio HP e il regime di apartheid israeliano.
Nonostante il grande successo della nostra campagna #BoycottHP, il movimento BDS invita ad intensificare il boicottaggio in seguito alle rivelazioni sul coinvolgimento di HP nel brutale sistema carcerario e di polizia di Israele.
Who Profits, un'organizzazione di ricerca indipendente che monitora la complicità delle aziende nell'occupazione israeliana, ha confermato che HP Enterprise (HPE) continua a fornire servizi alle carceri e alla polizia israeliane nonostante sia al corrente delle gravi violazioni dei diritti umani perpetrate da entrambe le istituzioni. Ciò significa che HP rimane complice dell’apartheid.
D'altra parte, secondo un recente rapporto di Who Profits, il contratto di HPE per la fornitura di server per l'informatizzazione del database della popolazione israeliana, noto come Aviv System, è giunto al termine. Questo risultato arriva sulla scia di un’efficace campagna contro HP, durata oltre un decennio, da parte di organizzazioni di solidarietà, chiese, sindacati e consigli comunali progressisti in tutto il mondo.
Mentre celebriamo questa pietra miliare nella nostra campagna di boicottaggio di HP, affermando la peculiarità del movimento globale di base e della società civile a favore della liberazione della Palestina e contro l'apartheid israeliano, chiediamo di intensificare le nostre campagne BDS (compreso il disinvestimento) contro le società a marchio HP in seguito alle recenti rivelazioni sul persistere della loro complicità nell'apartheid israeliana e nell'occupazione militare.
Il 2021 è stato un anno caratterizzato dalla crescita della consapevolezza globale rispetto al fatto che Israele è uno stato di apartheid e alla necessità di smantellare il suo regime di dominio razzista, come è stato fatto con l'apartheid in Sud Africa. Grazie a una campagna BDS forte, strategica e sostenuta, le multinazionali che hanno abilitato e tratto profitto dall'apartheid israeliana stanno pagando un caro prezzo per la loro complicità, con il risultato che i principali protagonisti cessano i loro affari.
Il rapporto di Who Profits mostra che HPE verrà gradualmente rimossa dal contratto Aviv System. Questo database, che include cittadini palestinesi e residenti israeliani (principalmente della Gerusalemme est occupata), ha facilitato gli sforzi di Israele per la pulizia etnica e la colonizzazione di Sheikh Jarrah, Silwan e altri quartieri palestinesi nella parte occupata di Gerusalemme. Coll'inclusione del cosiddetto database Yesha della popolazione dei coloni israeliani il database ha anche consentito l'espansione delle colonie israeliane illegali.
Tuttavia, HP continua ad essere fortemente complice di gravi violazioni dei diritti umani da parte d’Israele. Come riporta Who Profits, "Nel 2020, [HPE] è stata incaricata di fornire manutenzione dei computer e delle comunicazioni per il sistema carcerario israeliana per il periodo 2021-2022 per un importo di oltre 1 milione di shekels (oltre 300.000 dollari)". È stato anche stabilito un contratto di manutenzione dei server per la polizia israeliana fino al 2023 per oltre 1 milione di dollari.
Più di 500 detenuti amministrativi palestinesi hanno chiesto il boicottaggio dei tribunali militari israeliani e si stanno mobilitando contro questa politica illegale. Stiamo intensificando la nostra campagna contro HP come parte del nostro impegno per le giuste richieste dei detenuti amministrativi palestinesi e di altri prigionieri politici nelle segrete dell'apartheid israeliano.
Boycott HP è stata una vivace campagna globale con il sostegno dei principali sindacati che rappresentano milioni di membri, tra cui Unite the Union, il secondo per importanza del Regno Unito e la più grande federazione sindacale dei Paesi Bassi, la Federatie Nederlandse Vakbeweging (FNV). Il sostegno alla campagna è arrivato anche da estese organizzazioni studentesche tra cui la Students Federation of India SFI, la più grande federazione studentesca dell'India con i suoi 4 milioni di membri.
Le chiese sono state in prima linea nella campagna di boicottaggio di HP, dichiarandosi “HP Free” e disinvestendo dalle società a marchio HP. Tra di loro la United Church of Christ (USA), la Presbyterian Church (USA), la Friends Fiduciary Corporation, la Evangelical Lutheran Church in America e la Unitarian Universalist Association.
Anche i consigli comunali di Dublino in Irlanda e Portland nell’Oregon negli Stati Uniti hanno disinvestito dalle società HP per il loro coinvolgimento in violazioni dei diritti umani. Dai picchetti ai negozi alle giornate di azione globale, gli attivisti del BDS hanno chiesto incessantemente la chiusura di tutti i contratti HP con l'apartheid di Israele e hanno mostrato cosa può ottenere un'organizzazione di base collettiva e resiliente contro giganti aziendali avidi e criminali.
Siamo ispirati dall'eroica resilienza dei prigionieri politici palestinesi e dalla forza crescente del movimento globale BDS per rinvigorire le nostre campagne di boicottaggio e disinvestimento contro HPE. Insegniamo ad HP e, attraverso essa, a tutte le aziende colpevoli, che trarre profitto da crimini di guerra e violazioni dei diritti umani ha un prezzo elevato.
Fonte: Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC)
Traduzione di BDS Italia
L'HPE fornisce i server per il database dell'Autorità israeliana per la popolazione e l'immigrazione, che include gli israeliani che vivono nelle colonie illegali dei territori palestinesi occupati.
Oltre un centinaio di sindacati, associazioni studentesche, movimenti popolari e organizzazioni di solidarietà di tutto il mondo si sono riuniti per inviare una lettera all'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) Michelle Bachelet, chiedendo che la Hewlett Packard Enterprises (HPE) venga inclusa nel database delle imprese complici nell'attività colonizzatrice israeliana. L'HPE fornisce server esclusivi per la manutenzione del database dell'Autorità israeliana per la Popolazione e l'Immigrazione. Ciò include il "database Yesha" dei cittadini israeliani che vivono in colonie illegali nei territori palestinesi occupati.
Fra i sostenitori è presente Fórsa, il più grande sindacato del servizio pubblico d'Irlanda, così come lo Sinn Féin e il Partito Comunista d'Irlanda, Central Única dos Trabalhadores, il polo sindacale nazionale del Brasile con 7,5 milioni di membri, UNISON, il più grande sindacato del Regno Unito con oltre 1,3 milioni di membri e la Students Federation of India, la più grande associazione studentesca indiana, con oltre 4 milioni di membri.
Di seguito la lettera inviata all'OHCHR, seguita dalle convalide.
Sig.ra Michelle Bachelet,
Alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani
30 ottobre 2020
Nel febbraio 2020, l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) ha pubblicato il suo tanto atteso database delle compagnie complici nell'attuazione degli insediamenti coloniali israeliani illegali. Vi erano elencate 112 società che forniscono attrezzature e servizi per la manutenzione, la costruzione ed espansione delle colonie illegali nei Territori Palestinesi Occupati (OPT), compresa Gerusalemme Est. Il database è molto apprezzato come strumento per garantire che le compagnie rispettino i diritti umani dei palestinesi. La risoluzione 31/36 del Consiglio per i diritti umani, che ha istituito questo database, richiede anche che esso venga aggiornato ogni anno.
Noi, organizzazioni sottoscritte, esortiamo pertanto l'OHCHR a includere la Hewlett Packard Enterprises (HPE) nel prossimo aggiornamento del database delle imprese complici nel progetto di insediamento (coloniale) di Israele.
L'HPE fornisce i server all'Autorità israeliana per la Popolazione e l'Immigrazione finalizzati all'aggiornamento del registro informatico della popolazione di Israele, che include il "database Yesha" riguardante i cittadini israeliani che vivono negli insediamenti illegali dei territori occupati. Quindi, l'HPE gioca un ruolo sostanziale nel sostegno alla realizzazione della colonizzazione israeliana.
Chiediamo l'inclusione di HPE nel database per la sua complicità con l’impegno coloniale israeliano e i profitti che ne tra, che equivalgono alla pratica del colonialismo e dell'apartheid.
Alla luce dell'annessione de facto in corso e dell'annessione de jure pianificata dei territori palestinesi occupati da parte di Israele, che avete fortemente condannato come illegali, è più che mai urgente garantire che le società siano coerenti con il loro obbligo di rispettare i diritti umani e non sostengano questo regime di colonizzazioni illegali e criminali. Il database del Consiglio per i Diritti Umani è uno strumento di responsabilità efficace per questo scopo e l'inclusione di HPE, e di altre società analogamente complici, è un passo necessario nella giusta direzione.
Firmatari:
Australia
Australian Friends of Palestine Association
Australians for Justice and Peace in Palestine
Australians For Palestine
Australia Palestine Advocacy Network
Australian Palestinian Professional Association (APPA)
BDS Australia
Byron Friends of Palestine
Casey Friends of Palestine
Christians for Peace, Newcastle
Coalition for Justice and Peace in Palestine
Federation of Italian Migrant Workers (FILEF) Sydney
Free Palestine, Melbourne
Friends of Hebron Sydney
Friends of Palestine (Western Australia)
Palestine Israel Ecumenical Network
Sydney University Staff for BDS
Women For Palestine
Belgio
Belgian Campaign for Academic and Cultural Boycott of Israel (BACBI)
Brasile
Central Única dos Trabalhadores: National Trade Union Centre with ~7.5 million members
Canada
Academics for Palestine Concordia
Canada Palestine Association, Vancouver
Finlandia
Finnish-Arab Friendship Society
Francia
Campagne BDS France
Germania
BDS Berlin
India
All India Students' Association
Badayl
Food Sovereignty Alliance
Indo-Palestine Solidarity Network
Janwadi Mahila Samiti (AIDWA, Delhi)
National Dalit Christian Watch
Student Christian Movement of India
Students' Federation of India (SFI): Largest students association with over 4 million members
Irlanda
Action from Ireland (Afri)
Administration Managers Branch, CWU
Belfast and District Trades Union Council
Brazilian Left Front
Castlebar & District Council of Trade Unions
Centre for Global Education
Communication Workers’ Union:
CWU Dublin No. 2 Branch
Communications Workers Union Sligo District Ireland
Cork Area Managers Branch
Dublin Mails Managers Branch, Communication Workers Union
Dublin Postal Clerks Branch
Galway District Branch
Limerick Branch
Mallow Postal Branch
Mullingar Managers Branch
Mullingar Postal Branch
Sligo Area Postal Managers Branch
Communist Party of Ireland
Dublin Mails Managers Branch, Communication Workers Union
Dublin Postal Clerks Branch, CWU
eir National Managers Branch
Fórsa: Ireland’s largest public service union with 80,000 members
Gaza Action Ireland
Global Solidarity Committee, Irish Congress of Trade Unions
Irish Freethinkers and Humanists
Irish National Teachers' Organisation
Ireland-Palestine Solidarity Campaign
Justice for Palestine, Comhlámh
Mandate Trade Union
Newry & Mourne UNISON Branch 5091
Peace and Neutrality Alliance
People Before Profit
Sinn Féin
Students for Justice in Palestine DCU
The Workers' Party of Ireland
Trade Union Friends of Palestine
UNISON Northern Ireland
Italia
BDS Italia
BDS Torino
Comitato No Nato
G.A.M.A.D.I
Nowaroma
Rete Romana di solidarietà con il Popolo Palestinese
Un Ponte Per
Malesia
BDS Malaysia
Nuova Zelanda
Palestine Solidarity Network Aotearoa
Irlanda del Nord
Quaker Service
Norvegia
Akademisk og Kulturell Boikott av staten Israel (AKULBI)
The Palestine Committee of Norway
Slovenia
Gibanje za pravice Palestincev
Sud Africa
Palestine Solidarity Association UWC
Palestine Solidarity Campaign
South African BDS Coalition
Sri Lanka
National Fisheries Solidarity
Svizzera
Association Switzerland-Palestine
BDS Switzerland
Collectif Urgence Palestine-Vd
Gerechtigkeit und Frieden in Palästina
Paesi Bassi
Article 1 Collective
Breed Platform Palestina
DocP/BDS Netherlands
Stichting Groningen-Jabalya
Regno Unito
BRICUP (the British Committee for the Universities of Palestine)
Craigavon Council of Trade Unions
Jewish Network for Palestine
Omagh Trades Union Council
Palestine Solidarity Campaign
Scottish Palestine Solidarity Campaign
UNISON: UK’s largest union with more than 1.3 million members
Stati Uniti
BDS and Palestine Solidarity Working Group of DSA
CODEPINK
Friends of Sabeel North America (FOSNA)
Green Mountain Solidarity With Palestine
Jewish Voice for Peace
National Students for Justice in Palestine
Vermonters for Justice in Palestine
Internazionale/interregonale
ECCP - Coordinamento europeo dei comitati e associazioni per la Palestina
Il Mondo Oltre la Guerra
Fonte: BNC
Traduzione di BDS Italia
Unitevi alle organizzazioni di tutto il mondo che chiedono alle Nazioni Unite di includere HPE nel database delle Nazioni Unite delle aziende complici nel progetto di insediamento illegale di Israele
Aziende con marchio HP: Hewlett Packard Enterprise et HP Inc. giocano un ruolo chiave nell’oppressione israeliana dei palestinesi. Sono complici del regime di occupazione, colonialismo e apartheid di Israele.
HPE ha un contratto con i servizi israeliani competenti per la popolazione e l’immigrazione per fornire e mantenere i servers Itanium che ospitano il registro della popolazione di Israele. Conosciuto come sistema Aviv, questo registro della popolazione è la base del sistema che riguarda le carte d'identità in Israele. Questo sistema di identificazione costituisce una parte fondamentale della struttura a più livelli del regime di apartheid israeliano di cittadinanza e residenza che privilegia la popolazione ebraica di Israele e dà status e diritti inferiore ai palestinesi, in particolare a quelli di Gerusalemme est.
Fondamentalmente, il sistema conserva anche informazioni sui cittadini israeliani che vivono negli insediamenti illegali della Cisgiordania occupata, servendo così direttamente il progetto di apartheid e di occupazione coloniale israeliana.
Alla luce del piano di annessione di Israele, è più urgente che mai chiedere alle Nazioni Unite di agire concretamente contro Israele e gli stati e aziende che consentono al suo regime di apartheid di esistere, cosi come al piano di annessione, che è un elemento di quest’ultimo.
La banca dati del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite che riguarda le aziende complici con il progetto di insediamento illegale di Israele è un passo efficace in questa direzione. Pubblicato nel febbraio 2020, la risoluzione del Consiglio che l’ha preceduto raccomanda inoltre aggiornamenti annuali della banca dati.
Unitevi a noi mandando una lettera a Michelle Bachelet, Alto Commissario del Consiglio dei diritti umani, chiedendo di aggiungere HPE nella banca dati.
Per questo compilate il modulo a link https://bdsmovement.net/news/hpe-belongs-un-database-for-serving-israels-apartheid entro il 30 ottobre 2020.
Fonte: BNC
Traduzione di BDS Italia
La sezione del MUA di Sydney si è impegnata a non acquistare prodotti HP e ha invitato a un boicottaggio totale dei prodotti HP e al disinvestimento dalle aziende HP fino a quando non verranno annullati tutti i contratti che sostengono la violazione israeliana dei diritti dei palestinesi.
In linea con la sua tradizione di solidarietà con le lotte mondiali per la giustizia e l'uguaglianza, la sezione di Sidney dell'Unione marittima australiana ha aderito alla campagna internazionale Boicotta HP nella sua riunione del 29 ottobre. I membri si sono impegnati a non acquistare prodotti HP chiedendo un boicottaggio totale dei prodotti HP e il disinvestimento dalle società HP fino a quando non verranno annullati tutti i contratti che sostengono la violazione israeliana dei diritti dei palestinesi e del diritto internazionale. Si sono anche impegnati a sensibilizzare i membri del sindacato sulla complicità delle aziende HP con i crimini di Israele.
In passato, il sindacato è stato solidale con il movimento antiapartheid sudafricano, e gli stessi valori di libertà, giustizia e uguaglianza sono al centro del movimento palestinese di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni di cui il boicottaggio di HP è parte.
Leggi: La sezione di Sydney dell’Unione marittima australiana sostiene la campagna Boicotta HP
I sindacati decidono di opporsi alla complicità di HP nelle violazioni israeliane dei diritti dei Palestinesi.
Con una grande vittoria per la campagna di boicottaggio contro HP, il secondo più grande sindacato britannico e irlandese, con 1,2 milioni di membri, Unite the Union, ha aderito alla campagna. Unite si unisce a Federatie Nederlandse Vakbeweging (FNV), il più grande sindacato dei Paesi Bassi, con 1,1 milioni di membri, che ha cessato ad aprile, il partenariato con la Hewlett Packard (HP) riguardante le offerte ai loro membri. La campagna di boicottaggio contro HP e i sindacati concentrano la loro azione sulla fornitura di attrezzature e tecnologia da parte di HP e HPE per l'esercito e la polizia israeliani e per il database della popolazione che Israele utilizza per rafforzare il suo sistema di segregazione razziale.
18 aprile 2019 - Segnando una significativa vittoria per la campagna Boicotta HP e per il movimento internazionale per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni, Federatie Nederlandse Vakbeweging (FNV), il più grande sindacato dei Paesi Bassi, con 1,1 milioni di membri, ha abbandonato HP come partner per le offerte ai propri iscritti. Il sindacato ha dichiarato nella sua comunicazione "fino a quando non sapremo con certezza che HP non è complice delle violazioni dei diritti umani, non la includeremo più come partner nelle offerte agli iscritti di FNV".
Sue Blackwell, membro di FNV e attivista per la campagna Boicotta HP, parlando dei dettagli della vittoria, ha osservato:
"In precedenza, il sindacato offriva regolarmente uno sconto del 15% sui prodotti HP, ora questo cesserà. Ciò dimostra che anche se le aziende con marchio HP tentano di sottrarsi alle loro responsabilità nascondendosi sotto nuove identità, li riterremo responsabili per la violazione dei diritti umani dei palestinesi fino alla cessazione dei loro legami di complicità. Il profitto dall'apartheid e dall'occupazione è inaccettabile e verrà contrastato."
Mahmoud Nawaja'a, coordinatore generale del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) in Palestina, ha dichiarato:
"Ringraziamo i membri di FNV e lo staff di FNV responsabile della selezione dei partner nelle offerte di adesione, per aver compiuto questo importante passo nel ritenere HP responsabile per i suoi profitti derivanti dalla repressione israeliana dei diritti dei palestinesi. Le aziende a marchio HP stanno facilitando l'apartheid di Israele e l'occupazione fornendo al governo israeliano i server che ospitano il famigerato registro della popolazione e vendendo computer ai militari israeliani. Il suo spin-off, DXC Technology, supporta l'impianto colonialistico israeliano mantenendo una struttura in un insediamento israeliano illegale in Cisgiordania occupata. Chiediamo a HP di porre fine a tutti questi legami che rinforzano la negazione dei diritti umani dei palestinesi."
In passato, l’HP ha fornito servizi alla marina israeliana, la quale mantiene il disumano blocco di Gaza, ha mantenuto il sistema Basel, il sistema biometrico computerizzato di controllo degli accessi, utilizzato per tracciare i profili dei palestinesi ai posti di blocco israeliani e ha anche gestito sistemi di registrazione per le prigioni israeliane. Chiediamo dei risarcimenti per questi contratti che hanno facilitato le violazioni e i crimini disumani di Israele. HP si è divisa in HP Inc e HPE e ha continuato a generare altri spin-off, ma nonostante le ripetute richieste di chiarimenti, le aziende con marchio HP non hanno fornito alcuna prova che questi processi di ristrutturazione aziendale avrebbero interrotto il coinvolgimento delle società con marchio HP in violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani dei palestinesi. Organizzazioni della società civile di tutto il mondo hanno esortato le aziende a marchio HP a porre fine ai loro legami con Israele, e hanno dichiarato che l'onere delle aziende è dimostrare di non speculare più attraverso la loro complicità.
Oltre 30 chiese negli Stati Uniti sono ora HP-free (libere da HP) e molte hanno disinvestito da HP. Nel giugno dello scorso anno, la più grande organizzazione studentesca indiana, la Students Federation of India, con oltre 4 milioni di membri, ha approvato una risoluzione in solidarietà con la Grande Marcia del Ritorno, aderendo alla campagna di Boicotta HP e avallando il BDS. Nell'aprile 2018, Dublino è diventata la prima capitale europea ad appoggiare il BDS e ha promesso di rescindere i contratti con le società HP e con DXC Technology.
Il Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) è la più grande coalizione nella società civile palestinese. Guida e sostiene il movimento globale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti dei palestinesi.
Fonte: BNC
Traduzione di BDS Italia
La Federazione studentesca indiana (SFI), forte di quattro milioni di iscritti, si unisce al movimento BDS e promette di boicottare HP
Hewlett Packard (HP) fa fronte ad oltre 120 milioni di perdite potenziali da quando la più grande federazione studentesca indiana ha approvato una risoluzione in cui sostiene il movimento BDS e boicotta le compagnie della Hewlett Packard (HP) per la loro ben documentata complicità nelle gravi violazioni israeliane dei diritti umani palestinesi.
Apoorva Gautam, coordinatrice in Asia del Sud per il comitato nazionale palestinese del BDS, che guida e sostiene il movimento globale per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti dei palestinesi, ha spiegato:
“La Federazione studentesca indiana (SFI) conta oltre 4 milioni di membri e questi il 9 giugno hanno aderito alla campagna globale per boicottare HP. Ciò significa che le società del gruppo Hewlett Packard rischiano di perdere oltre 4 milioni di potenziali clienti in India a causa della loro complicità nelle gravi violazioni israeliane dei diritti umani dei palestinesi.
Un checkpoint israeliano tra Ramallah e Gerusalemme. La multinazionale Hewlett Packard-E fornisce i computer utilizzati dalle forze di occupazione israeliane in Cisgiordania. (Shadi Hatem APA)
Il più grande sindacato degli insegnanti britannico ha lanciato un boicottaggio della HP relativo al ruolo del gigante tecnologico nell'occupazione israeliana.
Inoltre, più di 21.000 persone nel Regno Unito hanno firmato un impegno a boicottare la ditta statunitense.
Kevin Courtney, segretario generale del National Union of Teachers (Unione Nazionale degli Insegnanti), ha dichiarato che "il NUT non compra né utilizza prodotti o servizi HP come gesto di solidarietà con il popolo palestinese".
Il sindacato ha dichiarato i suoi uffici “HP free zones” (zone libere da HP), ha aggiunto K. Courtney, sostenendo che l'azienda è "complice nell'occupazione illegale della Cisgiordania".
HP ha un ruolo attivo di sostegno nei confronti dell'esercito israeliano. Ciò include la fornitura di servizi di supporto per il sistema di identificazione biometrica, utilizzato nei controlli israeliani in tutta la Cisgiordania per far rispettare il sistema dittatoriale di Israele di rilascio di permessi ai Palestinesi.
Prigioni, insediamenti, blocco
HP è inoltre legata ad un contratto che fornisce servizi informatici alle prigioni e agli insediamenti israeliani in Cisgiordania.
L’azienda fornisce servizi e tecnologie alle forze israeliane, tra cui la marina, che da dieci anni impone il blocco della striscia di Gaza.
L'occupazione israeliana della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, come tutti gli insediamenti israeliani, è illegale sulla base del diritto internazionale.
I dettagli del ruolo di HP nell'occupazione sono stati catalogati e verificati dal gruppo Who Profits.
Ben Jamal, direttore della Campagna di Solidarietà per la Palestina, ha dichiarato che la promessa di boicottaggio firmata da decine di migliaia è stata una "sveglia" per HP. Ha detto che i consigli comunali, le imprese e i gruppi religiosi dovrebbero seguire la linea del sindacato degli insegnanti.
"Irreparabile"
"HP dovrebbe avere un sussulto e prestare attenzione. Essere complici nelle violazioni dei diritti umani macchia il proprio marchio in modo irreparabile", ha detto.
Jamal ha affermato che "il razzismo tecnologico e lo sconsiderato sfruttamento dell'oppressione del popolo palestinese non si accordano bene con i clienti".
HP è diventata lo scorso anno un obiettivo fondamentale per il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) guidato dalla Palestina. Ciò ha fatto seguito ad analoghe campagne - di successo - durate molti anni contro Veolia e Orange, due società francesi che avevano ugualmente cercato di trarre profitto dall'occupazione israeliana.
Una campagna internazionale lanciata contro HP alla fine del 2016 ha indotto una chiesa della California a votare affinché tutti i prodotti dell'azienda dovessero essere evitati.
Un voto precedente in seno alla Chiesa Metodista Unita che aveva proposto il disinvestimento nei confronti di HP venne condannato da Hillary Clinton durante la sua campagna fallita per diventare presidente degli Stati Uniti. Clinton è lei stessa Metodista.
Più di recente, i senati studenteschi in due collegi statunitensi hanno votato per recidere i contratti con HP e altre società coinvolte nell'occupazione israeliana.
Fonte: The Electronic Intifada
Traduzione di BDS Italia