Aderisco alla campagna internazionale BDS "Io non compro HP" come strumento di solidarietà nonviolenta con i palestinesi per premere sulla multinazionale statunitense affinché cessi il suo sostegno all'occupazione dei territori palestinesi, all'apartheid e al colonialismo di insediamento.
Leopoldo Grosso
Presidente onorario del Gruppo Abele
Hewlett Packard (HP) è un gigante statunitense della tecnologia dell’informazione, largamente presente sul mercato italiano con stampanti, computer portatili, tablet, accessori e sistemi informatici complessi. Ma non tutti sanno che HP è anche complice della brutale occupazione israeliana della Palestina, della discriminazione dei palestinesi attraverso l’apartheid e di violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale da parte di Israele. Con contratti per centinaia di milioni di euro, HP trae profitto e collabora con l'occupazione israeliana attraverso la fornitura e manutenzione di:
- Tecnologie per l’infrastruttura informatica delle Forze armate israeliane
- Il sistema BASEL, un sistema d’identificazione biometrica con riconoscimento palmare e facciale, installato nei checkpoint per impedire la libera circolazione dei palestinesi e per controllarne gli accessi in Israele e a Gaza.
- Un database che registra tutta la popolazione Israeliana, ivi inclusa quella palestinese, stratificandola per etnia e nazionalità, e quindi facilitando la discriminazione razziale nei confronti dei non-ebrei e il controllo della popolazione nei Territori Occupati attraverso il sistema dei permessi e delle carte d’identità che usano dati biometrici.
- Servizi e attrezzature alle carceri israeliane
- HP opera inoltre nelle colonie illegali della Cisgiordania attraverso propri centri di sviluppo e in partenariato con aziende di servizi e tecnologie che vi risiedono, contribuendo all'industria delle colonie, uno degli ostacoli maggiori per la cessazione dell’occupazione e per lo sviluppo della Cisgiordania.
Per questi motivi l'ONG MAIS di Torino aderisce alla Campagna “Io non compro HP” fino a quando HP non porrà fine alla sua complicità con l'occupazione israeliana e all’oppressione dei palestinesi, e si impegna a non comprare prodotti Hewlett Packard (quali stampanti, computer, inchiostro e accessori) e a non avvalersi dei suoi servizi informatici, perché non vuole essere complice della violazione dei diritti dei palestinesi.
Fonte: MAIS
La cooperativa ExAequo – Bottega del Mondo di Bologna, attraverso la vendita dei prodotti del commercio equo e solidale nel territorio bolognese e la promozione del Fair Trade nella sua valenza sociale ed educativa, sostiene e diffonde pratiche e comportamenti che mettono al centro delle relazioni economiche la dignità della persona.
Per questo, l'impegno di ExAequo non si limita ai soli campi di interesse relativi alle relazioni con i produttori del sud del mondo ma da sempre si rivolge anche ad altre tematiche a forte carattere sociale.
In questo contesto una costante attenzione è stata da sempre rivolta alla drammatica situazione del popolo palestinese, che da troppo tempo vede calpestato il proprio diritto ad esistere come popolo, come cultura e come stato. ExAequo mantiene stretti rapporti con diverse associazioni di produttori palestinesi, commercializzandone i prodotti. In accordo con questa linea ha partecipato al progetto "Fair Trade Fair Peace", realizzato con il contributo dell’Unione Europea e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, la prima linea di commercio equo e solidale israelo-palestinese.
Per questi motivi Exaequo aderisce alla campagna di boicottaggio di Hewlett Packard lanciata recentemente da BDS Italia (movimento internazionale nato all'interno della società civile palestinese che promuove il boicottaggio e il disinvestimento delle istituzioni e delle imprese che direttamente e indirettamente collaborano al perpetrarsi del regime di apartheid e di violazione dei diritti umani in atto in Cisgiordania e nella striscia di Gaza ad opera dello stato di Israele).
Leggi: ExAequo – Bottega del Mondo aderisce alla campagna #IoNonComproHP
Anche Zerocalcare aderisce alla campagna #IoNonComproHP, per il boicottaggio dei prodotti della Hewlett Packard, la tecnologia dell'apartheid israeliana.
Leggi: Zerocalcare aderisce alla campagna #IoNonComproHP, la tecnologia dell'apartheid israeliana
Il Centro Studi Sereno Regis appoggia la campagna BDS contro HP come mezzo di resistenza nonviolenta per contrastare l'occupazione dei territori palestinesi e la condizione di stallo in cui si trova ogni tentativo di portare a termine un reale processo di pace.
Il costante sviluppo degli insediamenti israeliani in questi territori evidenzia, infatti, l'indisponibilità del governo israeliano a rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite per rendere possibile una soluzione negoziata ed equa del conflitto e la pacifica convivenza di tutte le comunità presenti nell'area.
Fonte: Centro Studi Sereno Regis
UniCa 2.0 crede fermamente nei valori della democrazia e del rispetto dei diritti umani.
Per questo, da quando la nostra organizzazione esiste, il nostro impegno non si è limitato ai soli campi di interesse relativi all’università e alla difesa dei diritti degli studenti, ma ha sempre voluto allargarsi anche ad altre tematiche, a partire dell’esclusione sociale dei diversi.
In questo contesto una costante attenzione è stata da sempre rivolta alla drammatica situazione del popolo palestinese, che da troppo tempo vede calpestato il proprio diritto ad esistere come popolo, come cultura e come stato.
Questo ha prodotto il nostro impegno e l’azione congiunta a fianco delle associazioni palestinesi presenti nel territorio e a un’adesione convinta al BDS,
Leggi: UniCa 2.0 aderisce al boicottaggio della Hewlett Packard! #IoNonComproHP
Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua aderisce alla campagna per il boicottaggio della Hewlett Packard
Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua aderisce alla campagna #IoNonComproHP per il boicottaggio della Hewlett Packard, multinazionale statunitense che mette la propria tecnologia a servizio di violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale, e ne trae profitti.
Leggi: Il Forum Acqua aderisce alla campagna #IoNonComproHP!
Comunicato di adesione al boicottaggio contro Hewlett-Packard:
Aderiamo al progetto di boicottaggio della multinazionale Hewlett-Packard, che fornisce ad Israele strumenti elettronici per il controllo automatico di operazioni militari messe in atto sul Muro dell’Apartheid ed a Gaza, nelle operazioni dell’esercito israeliano contro la popolazione palestinese.
Riteniamo che il programma di boicottaggio BDS ( Boycott, Disinvestment, Sanctions) iniziato dai Palestinesi nel 2005 sia un mezzo di resistenza non violenta contro la continua persecuzione dei Palestinesi da parte di Israele, sia nella Cisgiordania occupata militarmente, sia nella Striscia di Gaza. Il successo del BDS è stato ed è molto importante soprattutto perché ha richiamato all’opinione pubblica mondiale il problema dell’ingiustizia della occupazione militare da parte di Israele, e delle atrocità commesse continuamente da Israele contro la popolazione civile di Palestina. Importanti associazioni culturali, politiche e religiose hanno adottato il BDS in Europa e negli USA, per segnalare ai governi dei diversi Paesi la gravità dell’inosservanza di Israele delle ormai numerosissime delibere delle Nazioni Unite a condanna degli atti contro il Diritto Internazionale che esso compie.
Leggi: Rete Ebrei contro l'occupazione aderisce al boicottaggio della Hewlett Packard #IoNonComproHP
Il Consiglio Nazionale di Pax Christi, riunito a Firenze il 18-19 giugno, riflettendo sui conflitti armati e sulle violenze diffuse, sulle migrazioni forzate e sui muri europei, ha condiviso pienamente l’osservazione del papa, espressa il 13 giugno scorso “sembra che le armi abbiano acquistato una preponderanza inusitata, in modo tale da accantonare totalmente altre maniere di risolvere le questioni oggetto di contrasto”. Così mentre si moltiplicano gli ostacoli per i piani di sviluppo, le armi “circolano con spavalda e quasi assoluta libertà in tante parti del mondo. E in questo modo a nutrirsi sono le guerre” (alla Giunta Esecutiva del Programma Alimentare Mondiale).
Per questo motivo, Pax Christi intende rinnovare il suo impegno nelle campagne e iniziative in corso: No F-35, – attuazione della legge sul commercio delle armi 185/90, – Difesa civile non armata e nonviolenta, – Stop al Trattato commerciale transcontinentale TTIP, – Giubileo del debito, – Forum dell’acqua, – difesa del popolo palestinese, adesione al BDS e al boicottaggio HP, – smilitarizzazione dei cappellani militari, – possibilità di una delegazione in Iraq, – settimana di spiritualità presso la Casa per la pace, – concorso sulla pace nelle scuole e altro.
Leggi: Pax Christi Italia aderisce alla campagna #IoNonComproHP