Nonostante il grande successo della nostra campagna #BoycottHP, il movimento BDS invita ad intensificare il boicottaggio in seguito alle rivelazioni sul coinvolgimento di HP nel brutale sistema carcerario e di polizia di Israele.
Who Profits, un'organizzazione di ricerca indipendente che monitora la complicità delle aziende nell'occupazione israeliana, ha confermato che HP Enterprise (HPE) continua a fornire servizi alle carceri e alla polizia israeliane nonostante sia al corrente delle gravi violazioni dei diritti umani perpetrate da entrambe le istituzioni. Ciò significa che HP rimane complice dell’apartheid.
D'altra parte, secondo un recente rapporto di Who Profits, il contratto di HPE per la fornitura di server per l'informatizzazione del database della popolazione israeliana, noto come Aviv System, è giunto al termine. Questo risultato arriva sulla scia di un’efficace campagna contro HP, durata oltre un decennio, da parte di organizzazioni di solidarietà, chiese, sindacati e consigli comunali progressisti in tutto il mondo.
Mentre celebriamo questa pietra miliare nella nostra campagna di boicottaggio di HP, affermando la peculiarità del movimento globale di base e della società civile a favore della liberazione della Palestina e contro l'apartheid israeliano, chiediamo di intensificare le nostre campagne BDS (compreso il disinvestimento) contro le società a marchio HP in seguito alle recenti rivelazioni sul persistere della loro complicità nell'apartheid israeliana e nell'occupazione militare.
Il 2021 è stato un anno caratterizzato dalla crescita della consapevolezza globale rispetto al fatto che Israele è uno stato di apartheid e alla necessità di smantellare il suo regime di dominio razzista, come è stato fatto con l'apartheid in Sud Africa. Grazie a una campagna BDS forte, strategica e sostenuta, le multinazionali che hanno abilitato e tratto profitto dall'apartheid israeliana stanno pagando un caro prezzo per la loro complicità, con il risultato che i principali protagonisti cessano i loro affari.
Il rapporto di Who Profits mostra che HPE verrà gradualmente rimossa dal contratto Aviv System. Questo database, che include cittadini palestinesi e residenti israeliani (principalmente della Gerusalemme est occupata), ha facilitato gli sforzi di Israele per la pulizia etnica e la colonizzazione di Sheikh Jarrah, Silwan e altri quartieri palestinesi nella parte occupata di Gerusalemme. Coll'inclusione del cosiddetto database Yesha della popolazione dei coloni israeliani il database ha anche consentito l'espansione delle colonie israeliane illegali.
Tuttavia, HP continua ad essere fortemente complice di gravi violazioni dei diritti umani da parte d’Israele. Come riporta Who Profits, "Nel 2020, [HPE] è stata incaricata di fornire manutenzione dei computer e delle comunicazioni per il sistema carcerario israeliana per il periodo 2021-2022 per un importo di oltre 1 milione di shekels (oltre 300.000 dollari)". È stato anche stabilito un contratto di manutenzione dei server per la polizia israeliana fino al 2023 per oltre 1 milione di dollari.
Più di 500 detenuti amministrativi palestinesi hanno chiesto il boicottaggio dei tribunali militari israeliani e si stanno mobilitando contro questa politica illegale. Stiamo intensificando la nostra campagna contro HP come parte del nostro impegno per le giuste richieste dei detenuti amministrativi palestinesi e di altri prigionieri politici nelle segrete dell'apartheid israeliano.
Boycott HP è stata una vivace campagna globale con il sostegno dei principali sindacati che rappresentano milioni di membri, tra cui Unite the Union, il secondo per importanza del Regno Unito e la più grande federazione sindacale dei Paesi Bassi, la Federatie Nederlandse Vakbeweging (FNV). Il sostegno alla campagna è arrivato anche da estese organizzazioni studentesche tra cui la Students Federation of India SFI, la più grande federazione studentesca dell'India con i suoi 4 milioni di membri.
Le chiese sono state in prima linea nella campagna di boicottaggio di HP, dichiarandosi “HP Free” e disinvestendo dalle società a marchio HP. Tra di loro la United Church of Christ (USA), la Presbyterian Church (USA), la Friends Fiduciary Corporation, la Evangelical Lutheran Church in America e la Unitarian Universalist Association.
Anche i consigli comunali di Dublino in Irlanda e Portland nell’Oregon negli Stati Uniti hanno disinvestito dalle società HP per il loro coinvolgimento in violazioni dei diritti umani. Dai picchetti ai negozi alle giornate di azione globale, gli attivisti del BDS hanno chiesto incessantemente la chiusura di tutti i contratti HP con l'apartheid di Israele e hanno mostrato cosa può ottenere un'organizzazione di base collettiva e resiliente contro giganti aziendali avidi e criminali.
Siamo ispirati dall'eroica resilienza dei prigionieri politici palestinesi e dalla forza crescente del movimento globale BDS per rinvigorire le nostre campagne di boicottaggio e disinvestimento contro HPE. Insegniamo ad HP e, attraverso essa, a tutte le aziende colpevoli, che trarre profitto da crimini di guerra e violazioni dei diritti umani ha un prezzo elevato.
Fonte: Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC)
Traduzione di BDS Italia