Comunicati
Comunicati di BDS Italia, del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) e della Campagna palestinese per il boicottaggio accademic e culturale di Israele (PACBI)
Il 2011 è stato un anno di speranza e di rivoluzione. Alla Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale d'Israele (PACBI), cominciammo l'anno con un messaggio di solidarietà con il popolo che era dietro le rivoluzioni nella regione. A metà anno, il Comitato Nazionale Palestinese (BNC) per il Boicottaggio, Disinvestimenti e Sanzioni (BDS) espresse un sentimento simile di solidarietà con i movimenti intorno al mondo che afferravano questo momento rivoluzionario.(1)
All'inizio del 2012, desideriamo riaffermare il nostro forte sostegno ed ogni solidarietà con le voci progressiste rivoluzionarie del mondo che valorosamente pongono la propria vita a rischio per la nostra collettiva libertà, giustizia e dignità, specialmente di fronte alle forze controrivoluzionarie, spesso interne.
Guardando avanti verso il 2012, dobbiamo innanzitutto guardare indietro alle realizzazioni del boicottaggio accademico e culturale del movimento BDS raggiunte durante l'anno passato. Ci siamo fissati l'obiettivo di proseguire ed effettuare il boicottaggio accademico con maggiore rigore, e l'anno non ci ha delusi!
Gli attivisti BDS aprirono l'anno con forza con la storica decisione dell'Università di Johannesburg di recidere i propri legami istituzionali con la Ben Gurion University (2). Nella nostra risposta a questa decisione esprimemmo il nostro sostegno ed affermammo che era un trionfo per la logica del boicottaggio accademico contro la complicità accademica israeliana, come è uniformemente rispecchiato nelle posizioni della Federazione Palestinese dell'Unione dei Professori ed Impiegati Universitari (PFUUPE), del PACBI e dei suoi partner in tutto il mondo, incluso il Sud Africa. Questo è, infatti, un passo significativo nella direzione di ritenere le istituzioni israeliane responsabili per la loro collusione nel mantenimento dell'occupazione, della colonizzazione e dell'apartheid da parte del loro Stato contro il popolo palestinese. (3)
Leggi: 2012: Un anno di ulteriore intensificazione del boicottaggio accademico
Un appello dalla società civile palestinese alle Università ed accademie europee, agli studenti ed alle persone di coscienza
Lo Stato d'Israele pratica un sistema di occupazione, colonialismo ed apartheid contro il popolo palestinese, ma non lo fa senza aiuti. Le compagnie militari israeliane sono quelle che maggiormente consentono le persistenti e gravi violazioni israeliane della legge internazionale. Esse provvedono alle armi ed alla tecnologia che permette ad Israele di commettere atrocità e violazioni quotidiane dei diritti umani, e direttamente partecipano alla costruzione del Muro dell'apartheid di Israele, dichiarato illegale dalla Corte Internazionale di Giustizia il 9 luglio 2004. (1) Le Università israeliane e gli istituti di ricerca sono profondamente coinvolti nella ricerca militare e nei progetti di sviluppo degli armamenti che li pongono al cuore della pianificazione e dell'incremento dei crimini di guerra commessi da Israele. (2)
Le accademie palestinesi, gli studenti e le organizzazioni della società civile palestinesi quindi deplorano l'estesa collaborazione nella ricerca che si verifica tra università europee e compagnie militari israeliane, università ed istituti di ricerca che sono complici delle violazioni israeliane della legge internazionale e dei diritti umani. Lanciamo un appello per l'immediata cessazione delle collaborazioni con le compagnie militari israeliane e tutti gli istituti israeliani di ricerca che sono coinvolti in violazioni della legge internazionale e dei diritti umani.
La collaborazione per la ricerca che è facilitata dagli Accordi di Associazione tra Unione Europea ed Israele è di particolare interesse. Il Settimo Programma Quadro (Seventh Framework Programme FP7) è uno schema istitutivo di ricerca dell'Unione Europea di molti miliardi di euro e fornisce fondi per università e compagnie di diversi paesi perché lavorino insieme a specifici progetti di ricerca. Come risultato degli Accordi di Associazione Eu- Israele, ed a dispetto delle consistenti violazioni israeliane delle clausole degli Accordi sui diritti umani, le compagnie militari israeliane e le istituzioni israeliane di ricerca hanno accesso garantito al FP7 a parità con quelle degli Stati dell'Unione Europea. (3)
Leggi: Non collaborate con l'apartheid. Un appello dalla Palestina al mondo accademico
Noi siamo parte di quel 99% del Mondo che aspira alla libertà, alla giustizia ed all'uguaglianza dei diritti!
Se un popolo un giorno desidera vivere il destino deve rispondere al suo appello e
La notte deve attenuarsi e la catena deve essere spezzata
- Abou- Al-kacem El-Chebbi (Tunisia)
Palestina Occupata, 13 ottobre - Il Comitato Nazionale Palestinese (BNC) del Boicottaggio Disinvestimenti Sanzioni, la più larga coalizione della società civile in lotta per i diritti dei Palestinesi, è orgogliosa di sollevarsi in solidarietà con i movimenti che stanno lottando per un mondo nuovo, basato sulla democrazia, sui diritti umani e sulla giustizia economica. Da New York ad Atene, da Madrid a Santiago, da Bahrain a Roma, questa immensa mobilitazione fornisce un richiamo molto necessario di qualcosa che i Palestinesi hanno sempre saputo - che un altro Mondo, che riconosca dignità, sia possibile e la gente comune può crearlo.
Le nostre aspirazioni si sovrappongono; le nostre lotte convergono. I nostri oppressori , che siano avide aziende o occupazioni militari, sono unite nel trarre profitti dalle guerre, saccheggiare, distruggere l'ambiente, reprimere ed impoverire. Dobbiamo unirci nella nostra comune richiesta di libertà, eguaglianza di diritti, giustizia economica e sociale, salvaguardia dell'ambiente e pace mondiale. Non possiamo permettere più a lungo di essere frantumati e divisi; non possiamo ignorare più a lungo il nostro obbligo di giungere le mani nella lotta contro la guerra ed il comune sfruttamento e per una comunità mondiale amica dell'umanità al posto della giungla della massimizzazione del profitto.
Invita a celebrare questa vittoria della campagna BDS
- I sostenitori dei diritti dei palestinesi dichiarano vittoria alla notizia che Agrexco va in liquidazione su ordine della corte;
- Documenti della corte avvertono che la società è un simbolo israeliano, la cui rovina avrà 'implicazioni più ampie';
- Il Comitato nazionale palestinese (BNC) per la campagna di BDS invita i movimenti di tutto il mondo a celebrare questa vittoria e ad intensificare le campagne BDS
Gli attivisti per i diritti dei palestinesi festeggiano la notizia che Agrexco, il più grande esportatore israeliano di prodotti agricoli che è stato un obiettivo chiave del movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) a sostegno dei diritti dei palestinesi, va in liquidazione su ordine del tribunale dopo non essere stato in grado di pagare i propri creditori.
Leggi: La società civile palestinese accoglie con favore la notizia che Agrexco va in liquidazione
Nel mezzo del dibattito sull'iniziativa diplomatica palestinese volta ad assicurare la partecipazione della "Palestina" alle Nazioni Unite, molte domande legittime sulla strategia e sulla tattica sono sorte tra le persone di coscienza che in tutto il mondo sostengono la libertà, la giustizia e l'eguaglianza per il popolo palestinese. Come nella lotta contro l'apartheid in Sud Africa, i gruppi di solidarietà con la Palestina e gli attivisti sono convinti, come lo siamo noi, che soltanto sollecite, efficaci e sostanziose forme di solidarietà, specialmente nella forma di boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni (BDS) possono rendere Israele responsabile verso i propri obblighi secondo il diritto internazionale e condurre alla realizzazione del complesso dei diritti dei Palestinesi.
Il Comitato Nazionale Palestinese (BNC), la più ampia coalizione della società civile, riconferma e spiega ulteriormente sotto i principi più importanti che hanno informato la sua posizione sulla materia, come espresso nella nostra dichiarazione resa pubblica il 1 giugno 2011.
In commemorazione del Giorno Internazionale dei Lavoratori il movimento sindacale palestinese ha tenuto la sua prima conferenza sul BDS e annuncia la creazione della:
Coalizione sindacale palestinese per il BDS (PTUC-BDS)
Dichiarazione di principi e appello al sindacato internazionale per il sostegno al BDS
Palestina occupata, 4 maggio 2011 - In commemorazione del primo maggio - una giornata per la lotta dei lavoratori e la solidarietà internazionale – la prima conferenza del sindacato palestinese a favore della campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele (BDS) si è tenuta a Ramallah il 30 aprile 2011. È stata organizzata dalla quasi totalità del movimento sindacale palestinese, tra federazioni, associazioni di categoria e sindacati che rappresentano l'intero spettro dei partiti politici palestinesi. La conferenza ha segnato un evento storico: la formazione della Coalizione sindacale palestinese per il BDS (PTUC-BDS), la più grande coalizione sindacale palestinese. PTUC-BDS sarà il riferimento palestinese più rappresentativo per i sindacati internazionali, promuovendo il sostegno e l'adesione all'appello BDS, lanciato dalla società civile palestinese nel 2005, guidato dalle linee guida e dei principi adottati dalla Comitato Nazionale Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BNC), di cui PTUC-BDS è diventato un componente chiave.
Leggi: La Coalizione sindacale palestinese per il BDS (PTUC-BDS)
Una risposta ebraica alla dichiarazione di organizzazioni ebraiche sioniste di febbraio 2011 sulla campagna Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS)
Dato che boicottaggi accademici, culturali e commerciali, e disinvestimenti e sanzioni contro Israele:
- sono richiesti dalla società civile palestinese come risposta all'occupazione e alla colonizzazione della loro terra,
- sono uno strumento morale per una risposta nonviolenta e pacifica a più di sessant'anni di colonialismo israeliano, e,
- giustamente danno la responsabilità a istituzioni israeliane (e loro alleati e partner) che utilizzano legami commerciali, culturali, accademici per nascondere le responsabilità di Israele per i continui crimini contro l'umanità,
Noi singoli e organizzazioni sottoscritte riaffermiamo il nostro sostegno alle iniziative di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro Israele fino a quando non adempia il suo obbligo di riconoscere il diritto inalienabile del popolo palestinese all'auto-determinazione e non rispetti pienamente le norme del diritto internazionale.
Nel secondo anniversario del bagno di sangue commesso da Israele a Gaza: porre fine alla complicità internazionale, intensificare la campagna BDS
Palestina occupata, 27 dicembre 2010 - La mattina del 27 dicembre 2008 le forze israeliane hanno avviato una offensiva militare di 23 giorni contro la Striscia di Gaza occupata e assediata, uccidendo più di 1400 palestinesi e ferendone più di 5.000, in prevalenza civili e rifugiati dal 1948. Sono passati due anni ed i responsabili delle atrocità commesse non sono stati ancora tenuti a risponderne. Il Comitato Nazionale Palestinese per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni (BNC) invita le persone di coscienza e le organizzazioni in tutto il mondo ad intensificare gli sforzi per porre fine alla lunga lista di impunità da parte di Israele attraverso il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BDS) fino a quando il diritto internazionale e i diritti dei palestinesi saranno rispettati.
Leggi: Dichiarazione del BNC per il secondo anniversario di Piombo Fuso a Gaza
Celebrare le nostre vittorie, pianificare per ottenerne altre!
9 luglio 2010
Il 5° anniversario del lancio dell'appello al BDS da parte della società civile palestinese
Palestina occupata – Il Comitato Nazionale per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BNC) della società civile palestinese invita le persone di coscienza di tutto il mondo ad unirsi per la giornata BDS Media Day. Il 9 luglio 2010 segna il 5° anniversario del lancio del movimento BDS e il 6° anniversario del parere consultivo della Corte internazionale di giustizia nel quale si afferma che Israele deve smantellare il muro illegale e il regime coloniale.
Cinque anni dopo il lancio dell'appello per il BDS contro Israele fino a quando non rispetti il diritto internazionale, il movimento globale BDS è cresciuto ed è diventato una forza da non sottovalutare. È il momento per celebrare i nostri ben meritati risultati, valutare criticamente e razionalmente le nostre sfide attuali, e rafforzare ulteriormente la nostra volontà collettiva per porre termine al sistema israeliano a tre livelli di oppressione contro il popolo palestinese da far pagare ad Israele un prezzo attraverso la campagna BDS in tutti i settori.
Leggi: 5° anniversario del lancio dell'appello al BDS da parte della società civile palestinese
Noi, diverse associazioni, movimenti e individui della città di Roma e della Provincia, che da anni siamo impegnati sulla questione palestinese, abbiamo raccolto l'invito di "Global BDS Day of Action", a mobilitarci con azioni coordinate nella "Gornata della Terra" che va dal 27 al 30 Marzo 2010, con l'obiettivo di far crescere la consapevolezza e dare nuovo impulso alla campagna BDS (Boicottaggio, Disinvestimenti e Sanzioni) a livello Locale, Nazionale e Internazionale, e supportare la lotta del Popolo Palestinese per la giustizia, i diritti umani la libertà e la fine dell'occupazione militare israeliana.
Diamo di seguito notizie delle iniziative che realizzeremo in questi giorni nella città di Roma e ad Aprilia.
Leggi: 30 Marzo: Giornata della Terra e Giornata Internazionale BDS