LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Comunicati

Comunicati di BDS Italia, del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) e della Campagna palestinese per il boicottaggio accademic e culturale di Israele (PACBI)

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Questa estate Israele ha dato corso al suo massacro più sanguinoso di palestinesi nella Striscia di Gaza, come ancora non si era mai visto. Sono stati uccisi più di 2.190 palestinesi mentre Israele ha deliberatamente preso di mira civili e infrastrutture civili.

Ma il 2014 ha visto anche livelli senza precedenti di solidarietà con la lotta palestinese. Centinaia di migliaia di persone sono scese in strada per protestare contro l'attacco israeliano a Gaza, e il movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) si è guadagnato il sostegno di massa da parte di persone e organizzazioni in tutto il mondo.

Grazie alle costanti e creative campagne di attivisti di tutto il mondo, il movimento BDS sta cominciando ad avere un effetto reale.

Esportatori israeliani si lamentano di quanto sia sempre più difficile per loro esportare i propri prodotti a causa della crescita del boicottaggio.

Una dichiarazione del Comitato Nazionale Palestinese per il BDS in occasione della Giornata delle Nazioni Unite per i diritti umani

Palestina Occupata - Dall'adozione della Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo e della risoluzione 194 delle Nazioni Unite - 10 e 11 dicembre 1948, l'ONU ha affermato in numerose occasioni i diritti umani del popolo palestinese, compreso il diritto dei rifugiati al ritorno alle loro case e proprietà e il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese. Ma l'ONU ha fallito riguardo al problema delle gravi e persistenti violazioni israeliane del diritto internazionale che impediscono l'esercizio di questi diritti da parte dei palestinesi o di considerare Israele responsabile di tali violazioni.

Dopo sessantasei anni e in occasione della Giornata per i Diritti umani dell'ONU 2014, il Comitato Nazionale (BNC), Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni (BDS), in rappresentanza di tutti i settori della società civile palestinese, ribadisce il suo invito alle Nazioni Unite e agli stati membri a riconoscere finalmente ciò che è sotto gli occhi di tutti: Israele non è né uno Stato democratico fondato sullo stato di diritto, né una potenza occupante temporanea così come è definito dal diritto internazionale umanitario. Israele è un regime criminale di colonialismo e apartheid che sistematicamente opprime e sposta i palestinesi con l'obiettivo di ottenere il controllo permanente di un esclusivo "stato ebraico" nella maggior parte del paese, compresi la maggior parte dei Territori Palestinesi Occupati (OPT) nel 1967.

Gli elementi dell'apartheid israeliano

Lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale definisce apartheid atti disumani "commessi nel contesto di un regime istituzionalizzato di oppressione sistematica e di dominazione da parte di un gruppo razziale su uno o più gruppi razziali e commessi con l'intenzione di mantenere tale regime."

L'articolo 1 della Convenzione Internazionale per l'Eliminazione di tutte le Forme di Discriminazione Razziale definisce come "discriminazione razziale" "ogni distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l'ascendenza o l'origine nazionale o etnica, che abbia lo scopo o l'effetto di distruggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o l'esercizio, in condizioni di parità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale o in ogni altro della vita pubblica."

Il Comitato Nazionale Palestinese Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BNC), ampia coalizione di organizzazioni della società civile palestinese che lavora per sostenere il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS), saluta calorosamente tutti coloro che stanno organizzando eventi e azioni per celebrare la Giornata delle Nazioni Unite di Solidarietà con il Popolo Palestinese.

A poco più di tre mesi dalla fine della strage di Israele di oltre 2.190 di noi palestinesi a Gaza, troviamo conforto e ispirazione dalla imponente ondata di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS), azione di risposta organizzata dai sostenitori della nostra lotta in tutto il mondo.

Con l’acquisto dei prodotti israeliani ti rendi complice della violazione dei diritti umani, del diritto internazionale e finanzi l’occupazione, l’oppressione e l’apartheid israeliane.

Con un gesto etico puoi dire NO a questa economia di guerra e sostenere il popolo palestinese.

Partecipa al Mese di Mobilitazione per un #NataleApartheidFree: dal 29 Novembre al 24 Dicembre 2014! Organizza iniziative di boicottaggio e sensibilizzazione nella tua città: banchetti con volantinaggio, flash mob dentro centri commerciali/negozi, canti natalizi riadattati.

» Scarica il volantino finta pubblicità con i prodotti da boicottare

» Evento Facebook

Azioni in programma a Bologna, Cagliari, Firenze, Massa CarraraMilano, Palermo, PotenzaRoma, Sarzana, Torino, Trieste.

» Comunica le iniziative a BDS Italia per essere elencate sul nostro sito: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Di seguito i prodotti da boicottare e link a volantini, immagini e altro materiale.

QUESTO NATALE FAI LA TUA PARTE: NON REGALARE L’APARTHEID!

Comunicato di BDS Italia

Dal 21 novembre a Firenze avrà luogo il 'Florence Queer Festival' che ospiterà una retrospettiva di cinema israeliano a tematica gay.

Da anni ormai, uno degli strumenti di propaganda dello stato israeliano consiste nel vendersi come uno stato moderno, democratico e tollerante verso i gay, rafforzando la retorica che definisce 'barbare e retrograde' le popolazioni confinanti, senza mai nominare il colonialismo sionista, l'occupazione militare e il sistema d'Apartheid che opprime la popolazione palestinese.

Questo tipo di operazione denominata 'Pinkwashing' (lavaggio rosa) è profumatamente finanziata dagli organi governativi israeliani e attraverso la produzione culturale, artistica, cinematografica, ma anche attraverso la promozione turistica indirizzata verso i soggetti lgbtiq, tenta di coprire e normalizzare la quotidiana brutalità dell'occupazione sionista delle terre palestinesi, proponendo un'immagine positiva di Israele attraverso il sistema di diritti, basati sul privilegio, dei gay israeliani.

 

 

Una replica alle repliche

 

-          Al Festival Danza Urbana

-          A Radio Città del Capo – Popolare Network

In merito alle repliche del Festival “Danza Urbana” [1] e di Radio Città del Capo [2] alla nostra lettera aperta, vorremmo precisare che la campagna di boicottaggio culturale verso Israele non è contro gli artisti israeliani in quanto tali e segue scrupolosamente delle linee guida stabilite dalla Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI) [3], che fa parte del più ampio movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) verso Israele, lanciato nel 2005 da otre 170 organizzazioni della società civile palestinese. [4]

Il 13 settembre si terrà a Capo Frasca una manifestazione nazionale per chiedere il blocco immediato di tutte le esercitazioni militari in Sardegna e in particolare quelle delle forze armate israeliane che portano morte e distruzione in Palestina.

Secondo un documento del Ministero della Difesa, a partire dal 21 settembre a Capo Frasca è previsto un ciclo di esercitazioni degli F15 e F16 della Israeli Air Force (IAF). Da Gaza sono arrivati tantissimi foto-appelli contro le esercitazioni militari israeliane in Sardegna e un appello di organizzazioni e sindacati per intensificare la campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni, incluso l’embargo militare.

Gaza occupata e ancora assediata, 5 Settembre 2014 – Dalle rovine dei nostri villaggi e delle nostre città a Gaza, inviamo il nostro sentito apprezzamento a tutti coloro che sono stati dalla nostra parte che si sono mobilizzati durante l’ultimo massacro israeliano. Nella Cisgiordania occupata, Israele ha avviato uno dei suoi più grandi accaparramenti illegali di terreni durante il corso degli ultimi decenni, confiscando altri 1.000 ettari di terra palestinese per espandere le sue colonie illegali. Ora, la nostra battaglia per ritenere Israele responsabile per i suoi recenti crimini di guerra e contro l'umanità è iniziata. L'esito di questa battaglia per porre fine all'impunità israeliana determinerà se l’ultimo assalto di Israele sarà ancora un'altra tappa di questo "crescente genocidio" dei palestinesi ad opera di Israele, o il punto di svolta che porrà fine allo Stato di Israele come un'entità al di sopra della legge - il pericoloso paria del mondo. L'esito di questa battaglia dipende da voi.

Due mesi dopo il suo massacro a Gaza nel 2008-2009, il premio di Israele è stato l’aumento delle relazioni commerciali con l'Unione Europea. Entro il 2012, le potenze occidentali, in collaborazione con il Segretario Generale delle Nazioni Unite, avevano efficacemente impedito tutte le indagini da parte delle Nazioni Unite e della Corte Penale Internazionale (CPI) sui crimini di guerra e contro l'umanità che Israele commise durante l'attacco.

L’assemblea internazionale contro le esercitazioni israeliane in Sardegna e per il sostegno alla campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS), riunita a Cagliari il 30 agosto presso il teatro Adriano, a seguito delle varie sessioni e gruppi di lavoro (BDS economico, BDS culturale ed esercitazioni) che si sono svolti nel corso della giornata ha prodotto il seguente documento.

L’assemblea ritiene illegittime le esercitazioni che si svolgeranno in Sardegna a partire dal mese di settembre, in particolare quelle israeliane in quanto portate avanti da un governo che occupa la Palestina tutta illegalmente e fa della pratica di guerra d’aggressione uno dei capisaldi della sua politica estera. Per questi motivi, nel quadro della più ampia lotta contro l’occupazione militare della Sardegna, l’assemblea si impegna in una attività di contrasto delle esercitazioni perché queste vengano bloccate. Individua a tal fine, come primi momenti di mobilitazione la manifestazione del 13 settembre prevista a Capo Frasca, il sit-in previsto a Lanusei in occasione dell’inizio del “processo Quirra” e la manifestazione prevista a Roma per il 27 settembre e si impegna a promuovere, attraverso una maggiore strutturazione delle relazioni tra i soggetti che hanno partecipato all’assemblea, una manifestazione da convocarsi a Decimomannu (CA) in occasione delle esercitazioni israeliane.

Ore fa, Israele e Hamas hanno concordato un “cessate il fuoco.”

Cinquantadue giorni dopo che Israele ha iniziato la sua campagna di bombardamenti in un’escalation che lui stesso ha provocato, almeno 2.140 palestinesi sono morti, di cui 514 bambini. Cinque civili israeliani, incluso un bambino, e 64 soldati sono morti. Israele ha distrutto almeno 17.000 abitazioni, lasciando circa un terzo degli 1.800.000 abitanti palestinesi di Gaza senza casa. Israele ha devastato l’infrastruttura di Gaza, con molti ospedali, scuole, fabbriche ed impianti di produzione elettrica tutti presi di mira e distrutti.