Comunicati
Comunicati di BDS Italia, del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) e della Campagna palestinese per il boicottaggio accademic e culturale di Israele (PACBI)
Il 30 marzo, i palestinesi ricorderanno la Giornata della Terra, un giorno del 1976, quando le forze militari israeliane hanno sparato e ucciso sei giovani cittadini palestinesi di Israele. Questi coraggiosi giovani erano tra le migliaia che protestavano l’espropriazione di terra palestinese da parte del governo israeliano. Oggi, continuiamo a celebrare la resistenza palestinese all’espropriazione della terra, alla colonizzazione, all'occupazione e all'apartheid israeliane.
Trentasette anni dopo le prime manifestazioni per la Giornata della Terra, Israele continua l’espropriazione e la colonizzazione della terra palestinese. Israele continua a espandere i suoi insediamenti illegali nei Territori palestinesi occupati, costringendo i palestinesi a lasciare la loro terra. I palestinesi devono affrontare l’espropriazione e il trasferimento forzato anche all'interno di Israele.
Leggi: Giornata della Terra: Celebrare la resistenza e intensificare il BDS
Il governo olandese ha annunciato che introdurrà nuove linee guida che invitano i rivenditori ad etichettare i prodotti agricoli provenienti dagli insediamenti israeliani illegali in modo che si possano distinguere dai prodotti provenienti dall'interno di Israele. "Non vogliamo contribuire all'economia degli insediamenti illegali", ha detto il ministro degli Esteri Frans Timmermans durante una dichiarazione al parlamento mercoledì.
L’Olanda è una destinazione chiave per i prodotti agricoli israeliani, molte delle principali compagnie di esportazioni agricole israeliane hanno filiali e centri di distribuzione nel paese. Seguire le linee guida sarà su base volontaria e nessun’azione sarà presa nei confronti dei rivenditori che non le seguono.
Palestina occupata, 27 febbraio 2013 - Il Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) piange la grande perdita del nostro compagno, partner, e caro amico Stéphane Hessel.
Un sostenitore ponderato e di principio del movimento globale per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) guidato dalla società civile palestinese, Stéphane Hessel contagiava speranza e ispirazione.
Come co-autore della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, ha molto apprezzato la necessità di sostenere la parità dei diritti per tutti gli esseri umani, indipendentemente dall’identità. Questo e il fatto che era un sopravvissuto all'Olocausto sono stati fattori cruciali dietro la sua adesione al BDS, nonostante l'alto prezzo che ha dovuto pagare. Ha scritto:
"Le campagne [BDS] di tutto il mondo presentano il modo più promettente per superare il fallimento dei governi del mondo ad affrontare il comportamento intransigente e fuori legge di Israele."
Israele, insieme ai suoi ben finanziati gruppi sostenitori, l’ha diffamato, ha esercitato pressioni sulle università perché lo censurassero e ha fatto di tutto per mettere a tacere la sua voce unica e morale. Il suo pensiero e i suoi principi, dopo tutto, confutavano l’occupazione, il colonialismo e l’apartheid brutali di Israele.
Ai palestinesi mancherà tanto Stéphane.
Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC)
Fonte: Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC)
Traduzione di BDS Italia
Il Comitato nazionale palestinese per il BDS, la più grande coalizione di sindacati palestinesi, organizzazioni di massa, reti dei rifugiati e ONG, che guida e stabilisce le linee-guida per il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni, appoggia tutte le azioni di principio in solidarietà con la lotta palestinese per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza, che è in linea con i diritti universali dell'uomo e del diritto internazionale.
Nel suo appello BDS del 2005, la società civile palestinese ha chiesto un boicottaggio di Israele, delle sue istituzioni complici, delle multinazionali che sostengono l'occupazione, la colonizzazione e l'apartheid, e dei rappresentanti ufficiali dello Stato di Israele. BDS non chiede il boicottaggio di singoli individui, perché capita che lei o lui sono israeliani o perché esprimono certi punti di vista. Naturalmente, ogni individuo è libero di decidere con chi si impegna e con chi no.
Il movimento globale BDS ha sempre adottato un approccio basato sui diritti e una piattaforma anti-razzista che rifiuta ogni forma di razzismo, tra cui l'islamofobia e l'antisemitismo.
Queste linee-guida e il fatto che BDS è stata avviato ed è guidato dalla società civile palestinese sono le ragioni principali dietro la rapida crescita e il successo che il movimento BDS ha avuto in tutto il mondo.
Fonte: Comitato nazionale palestinese per il BDS
Traduzione di Vincenzo Pezzino
Palestina occupata - Il Comitato nazionale palestinese per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BNC), un'ampia coalizione delle maggiori organizzazioni della società civile palestinese, tra cui sindacati e reti di ONG, sostiene i risultati della Missione di inchiesta delle Nazioni Unite sugli insediamenti israeliani [ 1] che consiglia il boicottaggio e sanzioni come misure necessarie per porre fine al sistema degli insediamenti illegali israeliani. Il BNC esige che gli Stati membri del Consiglio dei diritti umani approvino la relazione, e che tutti i governi e le imprese attuino le sue raccomandazioni. Il BNC invita inoltre le persone di coscienza e le organizzazioni della società civile in tutto il mondo di utilizzare questo relazione come strumento per intensificare la campagna globale per il BDS e fare pressione sui governi affinché attuino le sue raccomandazioni.
Come organizzazioni e gruppi palestinesi che rappresentano i contadini in lotta per il diritto alla terra e per la sovranità alimentare facciamo appello alle organizzazioni della società civile internazionale, affinché organizzino campagne e lavorino in maniera concreta per interrompere le relazioni commerciali agricole con Israele, che finanzia e fomenta la distruzione dell'agricoltura palestinese.
Per i palestinesi l'agricoltura è legata alla questione dell'identità palestinese, alla storia e alla resistenza all'occupazione illegale israeliana. I contadini palestinesi sono in prima linea ad affrontare l'impatto delle confische di terra, delle demolizioni e del furto di acqua da parte di Israele. I contadini che hanno ancora accesso alla terra e all'acqua affrontano sistematiche restrizioni e violenze. L'assedio a Gaza impedisce ai contadini di accedere alle attrezzature basilari, e rende quasi impossibile l'esportazione di prodotti freschi. Contadini e pescatori subiscono regolarmente gli attacchi dei militari israeliani.
Condanniamo gli attacchi contro sostenitori della campagna BDS e i diritti dei palestinesi!
**BDS Italia aderisce e invita a firmare come singol@ o organizzazioni, mandando un'email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure compilando il modulo.
Noi sottoscritti deploriamo le azioni intimidatorie da parte di politici e altri contro studenti attivisti e docenti e le accuse calunniose di antisemitismo contro i sostenitori della campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele.
Nei giorni scorsi, oppositori ad un evento sul BDS, che si terrà nel campus il 7 febbraio hanno attaccato gli organizzatori e relatori in programma, la filosofa di fama internazionale, Judith Butler e l´attivista palestinese per i diritti umani Omar Barghouti, così come il Dipartimento di Scienze politiche e l'amministrazione dell´università per aver co -sponsorizzato l'evento. Questo è solo l'ultimo di una serie di tentativi di mettere a tacere le critiche verso Israele al Brooklyn College.
Leggi: Dichiarazione di sostegno a “Students for Justice in Palestine” di Brooklyn College
9 febbraio: Giornata internazionale per il boicottaggio dei prodotti agricoli israeliani
Per il 9 febbraio 2013, delle organizzazioni agricole palestinesi insieme al Comitato nazionale palestinese per il BDS invitano a lanciare campagne in tutto il mondo contro le società israeliane esportatrici di prodotti agricoli data la loro forte complicità nelle continue violazioni israeliane del diritto internazionale e dei diritti umani dei Palestinesi. Dopo il successo della campagna contro l’israeliana Agrexco, ex società leader nelle esportazioni agricole, e alla luce del crescente consenso internazionale sul dovere di far rispettare un divieto effettivo sul commercio con gli insediamenti illegali israeliani, invitiamo i movimenti sociali, le organizzazioni non governative, i sindacati e gli/le attivist* per i diritti umani ad agire in modo creativo ed efficace il 9 febbraio a sostegno degli agricoltori palestinesi che difendono la loro terra e le risorse naturali.
La vendita e l'acquisto di merci provenienti da aziende agricole israeliane, come Mehadrin e Hadiklaim, danno sostegno economico e premiano il continuo sfruttamento e colonizzazione illegale da parte di Israele della terra palestinese e compromettono ulteriormente le possibilità per una pace giusta basata sul diritto internazionale e sul rispetto dei diritti umani universali. Come è stato dimostrato dalla lotta per porre fine all'apartheid in Sud Africa e l'ampio movimento di solidarietà internazionale, i cittadini possono fare la differenza, evitando di acquistare prodotti di aziende complici e lavorando per convincere i loro supermercati affinché cessino di commercializzare i loro prodotti.
Leggi: Coltivando l’ingiustizia. Cessare i rapporti commerciali con le imprese agricole israeliane
25 Novembre 2012, Palestina Occupata
Cara Alanis Morissette,
Noi della Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI), guardiamo con grande delusione al tuo concerto in Israele in programma per 3 dicembre 2012 [1]. Ci auguriamo che un appello diretto da parte di una campagna, che gode di un vastissimo consenso tra la società civile palestinese, ti convincerà a cancellare questo spettacolo.
Noi troveremmo particolarmente preoccupante se tu scegliessi di esibirti in Israele dato il recente attacco a Gaza, nel quale sono stati uccisi più di 150 civili palestinesi, tra cui 34 bambini [2]. Organizzazioni palestinesi per i diritti umani hanno accusato Israele di crimini di guerra, tra i quali l’avere deliberatamente scelto come obbiettivi militari i civili e le infrastrutture civili.
Leggi: Lettera del PACBI a Alanis Morisette: La guerra a Gaza non ci ha insegnato niente?
Palestina occupata, 15 novembre 2012 - L'8 novembre Israele ha lanciato un attacco contro civili nella Striscia di Gaza assediata e occupata, sparando al tredicenne Ahmad Abu Daqqa mentre giocava a calcio con gli amici. Tra l’8 e il 14 novembre Israele ha intensificato i suoi attacchi su Gaza e ha iniziato ad attuare un piano intensivo di aggressione che, ad oggi, ha ucciso almeno 15 palestinesi, di cui almeno 6 bambini e ha ferito oltre 150, prevalentemente civili.
Nonostante notizie sbilanciate da parte dei media occidentali riportino il contrario, è chiaro che Israele ha iniziato questo nuovo assalto, insieme all’escalation, [1] alla vigilia delle sue prossime elezioni politiche, sottolineando la consolidata formula israeliana di corpi palestinesi in cambio di voti. [2]
Vale la pena notare che la stragrande maggioranza della popolazione di Gaza è profuga della pulizia etnica portata avanti dalle milizie sioniste e successivamente dallo stato di Israele durante la Nakba del 1948, e ai quali Israele nega il diritto, garantito dalle Nazioni Unite, di tornare alle loro case d'origine.
Leggi: Fermare il nuovo massacro israeliano a Gaza: Boicotta Israele ora!