LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

pgftuComunicato stampa del BDS National Committee

25 Novembre 2009

In risposta alle presunte dichiarazioni di un funzionario del sindacato Palestinese sulle sue riserve circa la campagna della società civile Palestinese di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS), l'intero spettro del movimento sindacale Palestinese ha espresso il suo sostegno compatto al BDS National Committee1 (BNC) e alla campagna BDS mondiale contro Israele come forma efficace di resistenza alla sua occupazione militare, ai suoi crimini di guerra e alle sue politiche di Apartheid.

Il 12 Novembre, il Jewish Chronicle, un quotidiano inglese dichiaratamente sionista, ha riportato che il Segretario Generale della Palestinian General Federation of Trade Unions2 (PGFTU), Shaher Sa'ad, ha affermato davanti a una piccola delegazione di sindacalisti britannici che il PGFTU "ha così poco interesse nell'oggetto [del boicottaggio di Israele] che non ha mai discusso di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS)". Il capo della delegazione, Steve Scott, che è il direttore della Trade Union Friends of Israel3 (TUFI), una lobby Israeliana all'interno del movimento sindacale, viene citato nello stesso articolo dicendo "la sola area in cui il PGFTU ha sostenuto una politica di boicottaggio riguardava gli insediamenti in Cisgiordania. Ma anche in quel caso ci si preoccupava del fatto che il boicottaggio potesse fare più male che bene ai 30,000 Palestinesi ci lavorano".

Il 14 Novembre, Shaher Sa'ad ha categoricamente smentito le voci di cui sopra in un'intervista alla televisione Aljazeera, ribadendo la sua adesione al boicottaggio contro Israele. Il giorno seguente, ad un comizio a Nablus, in una dichiarazione ufficiale [1] davanti a migliaia di lavoratori Palestinesi, ha invitato nuovamente tutti a "boicottare [tutti] i prodotti israeliani" e "sostenere i prodotti locali [palestinesi]" come delle efficaci "forme di resistenza contro l'occupazione di Israele".

Sia che il signor Sa'ad abbia formulato o meno le frasi a lui attribuite dai media sionisti inglesi, resta il fatto che il PGFTU ha ufficialmente aderito alla campagna di Boicotaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) della società civile palestinese contro Israele, sin da quando venne lanciata il 9 luglio 2005, e che è membro del BDS National Committee (BNC), la coalizione di sindacati, partiti politici,ONG, e reti che guidano la campagna mondiale di BDS, sin dal suo principio.

Se l'articolo del Jewish Chronicle fosse veritiero, cosa non scontata vista la sua fama, il signor Sa'ad si sarebbe isolato completamente dalla maggioranza del movimento sindacale palestinese, inclusa la maggioranza del PGFTU stesso. Fin dalla pubblicazione dell'articolo di cui sopra, il BNC ha ufficialmente chiesto chiarimenti al PGFTU, richiedendo una presa di posizione scritta a conferma della sua adesione al boicottaggio e che inviti le organizzazioni sindacali internazionali a aderire al BDS. Dopo poche ore dall'invio della nostra lettera, il PGFTU-Gaza ( che rappresenta una parte considerevole dell'intera federazione) ha emesso un comunicato ufficiale che conferma il suo supporto al BDS e condanna qualsiasi dichiarazione contraria ad esso di Sa'ad. Altre sei sezioni sindacali del PGFTU hanno immediatamente risposto all'appello sottoscrivendo la posizione del BNC e confermando senza ambiguità la loro adesione al BDS. Leader sindacali appartenenti a tutti i partiti politici affiliati alla PGFTU hanno insistito sulla necessità di combattere ogni tentativo di minare il movimento BDS.

Inoltre la più grande e più rappresentativa federazione sindacale palestinese la General Union of Palestinian Workers (una delle organizzazioni costituenti dell'OLP), ha ripetuto il suo fermo appoggio al BDS e denunciato le dichiarazioni riportate di Sa'ad come completamente estranee al consenso unanime sul boicottaggio di Israele. La Palestinian Federation of Independent Trade Unions ha rilasciato una posizione simile. A questo si aggiunge che tutte e tre le federazioni fanno parte del BCN.

Recentemente le lobby israeliane, nel Regno Unito e altrove, sono fortemente preoccupate per il fallimento dei loro tentativi di bloccare sul nascere la crescita straordinaria del movimento BDS, soprattutto nell'ambito delle maggiori organizzazioni sindacali. In Sud Africa, Gran Bretagna, Irlanda, Brasile, Canada e Francia le federazioni sindacali, che rappresentano decine di milioni di lavoratori, hanno aderito – in parte o completamente – alla campagna BDS contro Israele. Molti sindacati in Europa, America Latina e Canada hanno inoltre annunciato la loro adesione al boicottaggio, sottolineando il drastico mutamento dell'opinione pubblica internazionale contro Israele, specialmente dopo i suoi crimini di guerra contro il popolo Palestinese nella Striscia occupata di Gaza, che sono stati direttamente condannati dalla Missione investigativa dell'ONU, diretta dal giudice Sudafricano Richard Goldstone.

La BNC, che include tutte e tre le federazioni che rappresentano i movimenti sindacali palestinesi, ringrazia calorosamente tutti i sindacati internazionali che hanno aderito al BDS, confermando che questa è la forma più efficace e necessaria di solidarietà con il popolo Palestinese e la sfida principale all'impunità criminale e anomala di Israele. Come nella lotta contro l'Apartheid in Sud Africa, l'occupazione, il colonialismo e l'Apartheid di Israele finiranno solo quando la società civile internazionale si assumerà la responsabilità morale di costringere Israele a rispettare la legge internazionale e i principi universali dei diritti umani, e a trattarlo come uno stato paria, come fu per il Sud Africa dell'Apartheid, meritevole di una campagna di BDS globale e prolungata.

Nessuna dichiarazione isolata e dissonante attribuita a un qualsiasi sindacalista palestinese potrà mai essere considerata rappresentativa del movimento sindacale palestinese, poiché sarebbe in conflitto diretto con il consenso unanime di questo movimento con il BDS. Esortiamo tutti i sindacati internazionali a prestare ascolto all'appello della società civile palestinese e del movimento sindacale di appoggiare il BDS. Incoraggiamo inoltre tutti i sindacati e le federazioni sindacali a troncare ogni rapporto con Histadrut, un'organizzazione sionista che ha sempre giocato un ruolo chiave nel perpetuare l'occupazione, la colonizzazione e il sistema di discriminazione razziale di Israele e che ha giustificato e applaudito i crimini di guerra di Israele a Gaza nel dicembre 2008 e nel Gennaio 2009.

L' Histadrut e i difensori di Israele all'interno dei movimenti sindacali hanno continuamente cercato di usare in modo improprio delle mezze frasi e allusioni di questo o quel sindacalista palestinese per far sembrare che ci sia una divisione nel movimento sindacale palestinese riguardo il BDS. Oggi riconfermiamo al movimento sindacale di tutto il mondo che i sindacati palestinesi restano uniti nell'adesione al BDS e chiedono a tutte le organizzazioni sindacali di appoggiarlo. Questa è la nostra speranza più alta: che Israele ponga fine alle gravi violazioni alla legge internazionale e di conquistare i nostri diritti inalienabili e sanciti dalle Nazioni Unite, soprattutto il nostro diritto all'autodeterminazione.

[1] http://www.maannews.net/arb/ViewDetails.aspx?ID=240140

Traduzione a cura del Comitato Stop-Agrexco-Roma

 


1 Comitato Nazionale di Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni, www.bdsmovement.org. Ndt
2
Federazione Sindacale Generale Palestinese.Ndt
3
Sindacato degli Amici di Israele. Ndt
4 Unione Generale dei Lavoratori Palestinesi.Ndt
5 Federazione Palestinese dei SindacatiIndipendenti. Ndt
6 Missione Investigativa delle Nazioni Unite sul conflitto di Gaza. Ndt http://www2.ohchr.org/english/bodies/hrcouncil/specialsession/9/FactFindingMission.htm