I palestinesi nella loro terra d'origine e in esilio stanno commemorando il 71° anniversario della Nakba ("catastrofe" in arabo, N.d.T.) del 1948. Con speranza, continuiamo a resistere e a insistere sul nostro diritto alla libertà, alla giustizia, all'uguaglianza e alla dignità.
Inoltre stiamo trasmettendo un messaggio di sofferenza e un appello per una vera solidarietà, non carità, in questo periodo più difficile nella nostra lotta per la liberazione. Israele sta intensificando brutalmente quello che lo scomparso Edward Said una volta descrisse come il "fare scomparire" il popolo palestinese, politicamente, geograficamente e perfino fisicamente. E questo è permesso dal sostegno cieco da parte dell’amministrazione Trump anti-palestinese e dalla profonda complicità dell'Unione Europea e di altre potenze nel mondo.
La Nakba è stata un crimine deliberato e sistematico di pulizia etnica commesso dalle milizie sioniste e successivamente dallo stato di Israele, contro il popolo indigeno palestinese intorno al 1948 per fare spazio a una colonia di insediamento basata sul suprematismo razziale. Ma non è solo un crimine del passato, esso sta continuando ancora oggi.
Il regime di occupazione militare, di colonialismo di insediamento e di apartheid di Israele è più aggressivo che mai nel prendere quanto più possibile della nostra terra ancestrale con meno palestinesi possibile.
Il Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) invia questo appello di sofferenza. Il brutale assedio di Israele ha trasformato Gaza in un territorio invivibile in cui due milioni di palestinesi sono sottoposti deliberatamente alle scarsità estrema di cibo, medicine, energia elettrica, acqua potabile, materiali da costruzione e occasioni di lavoro, distruggendo ogni possibilità di sopravvivenza economica.
Agire per porre fine all'impunità di Israele ed arrestare i suoi continui crimini contro l'umanità è diventato un dovere morale di primo ordine.
Chiediamo il vostro aiuto per integrare ulteriormente l'obiettivo dei diritti dei palestinesi con le lotte globali di giustizia per i diritti razziali, indigeni, di genere, economici, sociali e climatici.
Con più urgenza che mai, facciamo appello alle persone di coscienza e ai movimenti progressti in tutto il mondo per rompere le connessioni di complicità che legano i loro rispettivi stati, imprese ed istituzioni con il regime di oppressione di Israele.
Ispirati dal movimento internazionale di solidarietà con la lotta per porre fine all'apartheid in Sudafrica, chiediamo di intensificare le campagne per:
- Porre fine agli aiuti militari statunitensi e europei a Israele, a tutti gli scambi e alla ricerca congiunta nel settore militare e della sicurezza con Israele, i suoi produttori di armi (come Elbit) e le sue università complici.
- Disinvestire da tutte le imprese e le banche, israeliane ed internazionali, che sono coinvolte nelle gravi violazioni dei diritti umani dei palestinesi da parte di Israele, incluso il settore del turismo. Esempi includono, tra gli altri, Bank Leumi, Bank Hapoalim, HP, G4S, Caterpillar, Airbnb, Hyundai Heavy Industries, Cemex, Heidelberg Cement.
- Boicottare le istituzioni accademiche, culturali e sportive israeliane che sono complici nei crimini dell'occupazione e dell'apartheid.
In solidarietà,
La Segreteria del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC)
Il Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) è la più grande coalizione nella società civile palestinese. Guida e sostiene il movimento globale di Boicottagio, Divestimento e Sanzioni per i diritti dei palestinesi.
Fonte: BNC
Traduzione di BDS Italia