LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.
ExAequo aderisce a #IoNonComproHP

La cooperativa ExAequo – Bottega del Mondo di Bologna, attraverso la vendita dei prodotti del commercio equo e solidale nel territorio bolognese e la promozione del Fair Trade nella sua valenza sociale ed educativa, sostiene e diffonde pratiche e comportamenti che mettono al centro delle relazioni economiche la dignità della persona.

Per questo, l'impegno di ExAequo non si limita ai soli campi di interesse relativi alle relazioni con i produttori del sud del mondo ma da sempre si rivolge anche ad altre tematiche a forte carattere sociale.

In questo contesto una costante attenzione è stata da sempre rivolta alla drammatica situazione del popolo palestinese, che da troppo tempo vede calpestato il proprio diritto ad esistere come popolo, come cultura e come stato. ExAequo mantiene stretti rapporti con diverse associazioni di produttori palestinesi, commercializzandone i prodotti. In accordo con questa linea ha partecipato al progetto "Fair Trade Fair Peace", realizzato con il contributo dell’Unione Europea e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, la prima linea di commercio equo e solidale israelo-palestinese.

Per questi motivi Exaequo aderisce alla campagna di boicottaggio di Hewlett Packard lanciata recentemente da BDS Italia (movimento internazionale nato all'interno della società civile palestinese che promuove il boicottaggio e il disinvestimento delle istituzioni e delle imprese che direttamente e indirettamente collaborano al perpetrarsi del regime di apartheid e di violazione dei diritti umani in atto in Cisgiordania e nella striscia di Gaza ad opera dello stato di Israele).

Riteniamo in coscienza di non poter utilizzare servizi di un'azienda come HP che gestisce:

  • Tecnologie per l’infrastruttura informatica della marina israeliana che attua il blocco navale di Gaza e spara sui suoi pescatori.
  • Attrezzature informatiche alle forze armate israeliane. Tra queste il sistema BASEL, sistema biometrico di sorveglianza (o “identificazione e controllo”?) utilizzato nei checkpoint per impedire la libera circolazione dei palestinesi. Tramite scansione facciale e acquisizione delle impronte digitali consente la schedatura e il controllo dei movimenti di tutti i palestinesi che attraversano i check point del famigerato e illegale muro di separazione tra Israele e territori occupati.
  • Database che registra tutta la popolazione e che, stratificandola per etnia e per nazionalità, attua la discriminazione razziale contro i non-ebrei e il controllo della popolazione nei territori occupati.
  • Servizi e tecnologie per gli insediamenti di coloni israeliani illegalmente costruiti nei territori palestinesi occupati. HP inoltre gestisce un centro di sviluppo in Cisgiordania, laddove si trovano gli insediamenti israeliani, dando di fatto legittimità a una occupazione illegale del suolo palestinese.
  • Servizi e attrezzature alle carceri israeliane dove sono detenuti, in violazione del diritto internazionale, i prigionieri politici palestinesi, tra cui minori e bambini, in molti casi senza processo, sottoposti a trattamenti crudeli, inumani e degradanti.

Fino a quando HP non porrà fine alla sua complicità con l'occupazione israeliana e all’oppressione dei palestinesi, ExAequo si impegna ed invita i soci a non comprare prodotti Hewlett Packard (quali stampanti, computer, inchiostro e accessori) e a non avvalersi dei suoi servizi informatici.

Fonte: ExAequo Bottega del Mondo Cooperativa Sociale