Iniziative

Il comitato Stop Agrexco di Roma sarà presente al Forte Prenestino con un banchetto informativo in occasione dell'iniziativa MERCATO terraTERRA SPECIAL EDITION GENUINO CLANDESTINO, manifestazione nazionale dedicata all'agricoltura locale e ai prodotti della Terra. Il banchetto mira a sensibilizzare il pubblico sul boicottaggio dei frutti dell'Apartheid israeliano. Inoltre, il comitato prenderà contatti diretti con i produttori agricoli che saranno presenti alla manifestazione allo scopo di proporre alternative ai prodotti israeliani.

domenica 18 aprile 2010 dalle 10.00 al tramonto: C.s.o.a. Forte Prenestino - Via Federico Delpino (Centocelle)

Per maggiori informazioni sull'iniziativa Genuino clandestino: http://www.forteprenestino.net

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La campagna Stop Agrexco, contro l’importazione dei prodotti ortofrutticoli provenienti dalle colonie israeliane occupate illegalmente da diversi anni molto attiva a livello internazionale Inghilterra, Danimarca Svezia, Francia Stati Uniti, da oltre un anno si sta sviluppando anche in Italia.

La nostra provincia è coinvolta materialmente nella commercializzazione di tali prodotti, infatti alcune navi della società Carmel Agrexco che trasportano le merci provenienti dai territori palestinesi occupati illegalmente, attraccano, due volte alla settimana,  nel porto di Vado Ligure al molo gestito da GF Group .

CARMEL AGREXCO, società gestita al 50% dal Ministero dell'Agricoltura Israeliano, è la maggior compagnia israeliana che esporta fiori e prodotti agricoli in Europa. Pompelmi, avocado, melograni, mango,datteri sono venduti come "prodotti di Israele" ma il marchio Carmel esporta il 70% dei prodotti ortofrutticoli delle colonie israeliane nei Territori Occupati:campi confiscati agli agricoltori palestinesi a vantaggio degli insediamenti coloniali, distruggendo i villaggi e controllando i serbatoi d’acqua.

CARMEL AGREXCO si mantiene principale esportatore dei beni agricoli ostacolando il mercato palestinese: le procedure di controllo imposte sono numerose e costose per i produttori palestinesi, costretti a vedere i propri prodotti marcire nei campi o a venderli ad Agrexco che ci guadagna ampi margini.

La campagna BDS (boicottaggio, disinvestimenti, sanzioni) nasce dopo un anno dal “parere consultivo” della Corte Internazionale di Giustizia che dichiarava illegale la costruzione del Muro e per volontà di 171 organizzazioni della società civile palestinese, con l'adesione di movimenti pacifisti israeliani e internazionali (per l'Italia le piattaforme Action for Peace e Forum Palestina), ed ha, come suoi obiettivi ultimi:

  • la fine dell’occupazione e della colonizzazione di tutte le terre arabe e lo smantellamento del muro L’illegalità di tale occupazione è sancita da numerose risoluzioni delle Nazioni Unite ed è stata giudicata da tale organismo internazionale, contro il diritto internazionale;
  • il riconoscimento dei diritti fondamentali dei cittadini Arabo-Palestinesi di Israele alla piena uguaglianza
  • il rispetto e la promozione dei diritti dei profughi palestinesi al ritorno nelle loro case e nelle loro proprietà come stabilito nella risoluzione 194 dell'ONU.

L’occupazione illegale e la creazione del muro che, basta guardarne lo sviluppo geografico, non serve alla “sicurezza” dello Stato di Israele ma a sancire l’occupazione del territorio e la presa di possesso di terreni agricoli e di importanti ed indispensabili fonti di approvvigionamento idrico, sottraendo “illegalmente” tutto ciò alle popolazioni palestinesi

Le forme di lotta principali della campagna BDS sono quella del boicottaggio di prodotti israeliani (la forma di lotta internazionale che più contribuì alla caduta del regime razzista sudafricano), di disinvestimento da parte di aziende italiane, europee e statunitensi coinvolte nella costruzione del muro, nelle attività degli insediamenti israeliani illegali e nel sostegno all’apparato militar/industriale israeliano

Chiediamo a tutte e tutti coloro che leggeranno questo comunicato di partecipare al Sit in informativo di informarsi e di aderire alla campagna, utile strumento per rompere l’assedio a cui è sottoposta la popolazione civile palestinese, per aiutare chi, in Israele, si batte per la pace e la vera democrazia.

Comitato provinciale STOPAGREXCO Savona 
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Sabato 10 aprile a Vado Ligure piazza Cavour ( la piazza  principale)
dalle ore 10 alle ore 12 si è svolto

Un “SIT IN”  Informativo delle Campagne Stop Agrexco e BDS con la partecipazione di 30 35 attivisti di Savona e provincia, Genova, Pisa.

Sulla via Aurelia antistante la piazza gli attivisti hanno esposto uno striscione lungo 25 metri con la scritta: “AGREXCO: MERCANTI DI SANGUE PALESTINESE”

All’interno della piazza: cartelloni con slogan sui temi del boicottaggio, fotografie della Palestina, bandiere palestinesi, tavolino con volantini e….parole (tra noi, con la gente)

Lettere consegnate personalmente ai presidenti regionali dei soci coop con sede di Pesaro e di Jesi, invitano la cooperativa a boicottare i prodotti israeliani della Carmel Agrexco.

Attivisti della Campagna Palestina Solidarietà Marche, una rete regionale di associazioni e singoli che da anni lavorano per una pace giusta in Medio Oriente, contro l'occupazione e la colonizzazione israeliana della Palestina,  raccogliendo l'invito della Campagna Palestinese di Boicottaggio, Disinvestimenti e Sanzioni a Israele (BDS - www.bdsmovement.org) a mobilizzarsi con azioni coordinate in tutto il mondo in occasione della "Giornata della Terra Palestinese", 30 Marzo 2010, hanno consegnato due lettere ai presidenti regionali dei soci Coop. Tali lettere consegnate personalmente ai presidenti regionali dei soci coop con sede di Pesaro e di Jesi, invitano la cooperativa a boicottare i prodotti israeliani della Carmel Agrexco.

30marzo2010_PisaIn sinergia con le azioni nazionali di pressione sulle COOP, oggi il gruppo BDS-Pisa ha realizzato un volantinaggio autorizzato dalla sezione soci con cui interloquiamo da più di un anno sulla questione BDS.

Buone reazioni da parte dei clienti e aperti ringraziamenti dagli immigrati di origine araba.

Oggi sugli scaffali erano presenti agrumi e avocado di origine israeliana, e le arachidi israeliane con marchio COOP, confezionate dalla Madi-Ventura

Per avere notizie di tutte le iniziative del 30 marzo in giro per il mondo, consulta il sito: bdsdayofaction.wordpress.com

300310-bolognaLa mattina del 30 marzo verso le 11 un gruppo di  attiviste/i del Coordinamento Campagna BDS di Bologna si è presentato alla sede di Coop Italia a Casalecchio di Reno (Bologna) per consegnare la lettera di Stop Agrexco Italia in risposta alla comunicazione che il responsabile Qualità, Innovazione e Valori, dott. Claudio Mazzini, ha inviato a soci e consumatori Coop nelle settimane scorse.

Purtroppo non è stato possibile incontrare direttamente il dott. Mazzini, che comunque ci ha invitato a prendere un appuntamento. La lettera è stata consegnata con firma di ricevuta alla reception. Nei prossimi giorni gli attivisti cercheranno di avere un appuntamento con Mazzini per esporre direttamente le richieste.

Le seguenti associazioni hanno aderito all'iniziativa:
Comitato Palestina Bologna
Donne in Nero
Pax Christi
Mashi – Orme in Palestina
Federazione RdB
Collettivo Studenti Politecnico 09
Istituto di Ricerca per la Pace – Rete Corpi Civili di Pace
Berretti Bianchi Onlus

Per avere notizie di tutte le iniziative del 30 marzo in giro per il mondo, consulta il sito: bdsdayofaction.wordpress.com

Iniziativa di boicottaggio dei prodotti Carmel-Agrexco al supermercato Coop

Durante l'iniziativa è stata consegnata lettera al direttore del supermercato in cui si chiede di interrompere immediatamente il commercio di tutti i prodotti che provengono da insediamenti illegali israeliani.

La stessa mattina a Roma un altro gruppo di attivisti ha manifestato alla sede Coop di via Laurentina. Sempre a Roma, attiviste/i di Forum Palestina hanno organizzato un iniziativa di fronte alla Coop di Largo Agosta.

In Toscana, in sinergia con le azioni nazionali di pressione sulle COOP, il gruppo BDS-Pisa ha realizzato un volantinaggio con buone reazioni da parte dei clienti. Mentre in Emilia Romagna, il Coordinamento Campagna BDS di Bologna si è presentato alla sede di Coop Italia a Casalecchio di Reno per consegnare la lettera di Stop Agrexco Italia in risposta alla comunicazione che il responsabile Qualità, Innovazione e Valori, dott. Claudio Mazzini, ha inviato a soci e consumatori Coop nelle settimane scorse. Nelle Marche, la Campagna Palestina Solidarietà Marche ha consegnato lettere ai presidenti regionali dei soci coop con sede di Pesaro e di Jesi, invitano la cooperativa a boicottare i prodotti israeliani della Carmel Agrexco.

Le iniziative si inseriscono tra gli eventi organizzati in tutto il mondo a sostegno della causa palestinese per la ricorrenza del 30 marzo, giornata della terra, quest'anno dedicata alla campagna di boicottaggio disinvestimento e sanzioni contro Israele.

Leggi il comunicato delle iniziative di Roma

Per avere notizie di tutte le iniziative del 30 marzo in giro per il mondo, consulta il sito: bdsdayofaction.wordpress.com

Pubblicato su Pisa notizie.it il 08/03/2010

In azione al Carrefour il boicottaggio contro le merci Israeliane

La campagna chiede il boicottaggio dei prodotti Agrexco, azienda che produce nei territori occupati palestinesi

Picture_1Cartelli alzati in aria, mimi che indicano i prodotti da boicottare, foto che documentano le aggressioni dell'esercito israeliano contro gli abitanti dei territori occupati in Palestina. Sabato 6 marzo, al termine dell'Israeli Apartheid Week che ha portato la campagna in solidarietà con la Palestina nell'Università di Pisa, una decina di persone aderenti alla campagna del BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni su Israele) hanno lanciato anche nel supermercato della multinazionale francese Carrefour, alla Fontina, il boicottaggio dei prodotti di provenienza israeliana e in particolare quelli marchiati Carmel Agrexco.

L'agrexco è il maggiore esportatore di prodotti ortofrutticoli da Israele e una delle aziende che maggiormente trae profitto dall'occupazione. È per metà di proprietà statale, ed esporta il 70% della frutta Israeliana (350.000 tonnellate l'anno), per un giro d'affari di 580 milioni di dollari. Ma il dato più significativo è che, stando alle dichiarazioni dello stesso direttore generale Amos Orr, l'Agrexco gestisce il 60-70% dei prodotti provenienti dai territori occupati, in particolare dalla Valle del Giordano, la zona più ricca d'acqua di tutta la Palestina storica.


Il 6 marzo del 2010 Stopagrexcoroma, insieme ai rappresentati di  altre associazioni romane (comunità di S. Paolo, Carovana, collettivo di Prima Valle), ha compiuto la sua prima azione di boicottaggio nei confronti dei prodotti Carmel-Agrexco, provenienti dai Territori Palestinesi Occupati.

Il gruppo si è radunato davanti all’entrata principale del mercato rionale coperto di Trionfale, ed ha messo in scena una iniziativa di teatro di strada. Diversi attivisti erano travestiti da finti rappresentanti della società Carmel-Agrexco, e invitavano i clienti del mercato a comprare gli avocado "Carmel" macchiati di sangue. A questi si contrapponevano una decina di attivisti anti-Agrexco, che rispondevano mimando azioni di respingimento, distribuivano volantini informativi sul boicottaggio della Carmel-Agrexco e sensibilizzavono i clienti del mercato e i venditori stessi. Tra i due gruppi si muovevano due attiviste,  mascherate da avocado giganti di marchio "Carmel". Sono stati distribuiti 700 volantini e l'interesse da parte della clientela del mercato era significativo.

Un incontro con Naji Owda, del centro culturale Al-Feneiq nel campo profughi di Dheisheh (Betlemme).

3 marzo 2010, ore 18:00
Università di Roma la Sapienza
Facoltà di Studi Orientali
aula 8

Organizzato da: La Carovana di Roma, Stop Agrexco Roma, Sguardo sul Medioriente, studenti universitari di Fisica

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