La campagna Stop Agrexco, contro l’importazione dei prodotti ortofrutticoli provenienti dalle colonie israeliane occupate illegalmente da diversi anni molto attiva a livello internazionale Inghilterra, Danimarca Svezia, Francia Stati Uniti, da oltre un anno si sta sviluppando anche in Italia.
La nostra provincia è coinvolta materialmente nella commercializzazione di tali prodotti, infatti alcune navi della società Carmel Agrexco che trasportano le merci provenienti dai territori palestinesi occupati illegalmente, attraccano, due volte alla settimana, nel porto di Vado Ligure al molo gestito da GF Group .
CARMEL AGREXCO, società gestita al 50% dal Ministero dell'Agricoltura Israeliano, è la maggior compagnia israeliana che esporta fiori e prodotti agricoli in Europa. Pompelmi, avocado, melograni, mango,datteri sono venduti come "prodotti di Israele" ma il marchio Carmel esporta il 70% dei prodotti ortofrutticoli delle colonie israeliane nei Territori Occupati:campi confiscati agli agricoltori palestinesi a vantaggio degli insediamenti coloniali, distruggendo i villaggi e controllando i serbatoi d’acqua.
CARMEL AGREXCO si mantiene principale esportatore dei beni agricoli ostacolando il mercato palestinese: le procedure di controllo imposte sono numerose e costose per i produttori palestinesi, costretti a vedere i propri prodotti marcire nei campi o a venderli ad Agrexco che ci guadagna ampi margini.
La campagna BDS (boicottaggio, disinvestimenti, sanzioni) nasce dopo un anno dal “parere consultivo” della Corte Internazionale di Giustizia che dichiarava illegale la costruzione del Muro e per volontà di 171 organizzazioni della società civile palestinese, con l'adesione di movimenti pacifisti israeliani e internazionali (per l'Italia le piattaforme Action for Peace e Forum Palestina), ed ha, come suoi obiettivi ultimi:
- la fine dell’occupazione e della colonizzazione di tutte le terre arabe e lo smantellamento del muro L’illegalità di tale occupazione è sancita da numerose risoluzioni delle Nazioni Unite ed è stata giudicata da tale organismo internazionale, contro il diritto internazionale;
- il riconoscimento dei diritti fondamentali dei cittadini Arabo-Palestinesi di Israele alla piena uguaglianza
- il rispetto e la promozione dei diritti dei profughi palestinesi al ritorno nelle loro case e nelle loro proprietà come stabilito nella risoluzione 194 dell'ONU.
L’occupazione illegale e la creazione del muro che, basta guardarne lo sviluppo geografico, non serve alla “sicurezza” dello Stato di Israele ma a sancire l’occupazione del territorio e la presa di possesso di terreni agricoli e di importanti ed indispensabili fonti di approvvigionamento idrico, sottraendo “illegalmente” tutto ciò alle popolazioni palestinesi
Le forme di lotta principali della campagna BDS sono quella del boicottaggio di prodotti israeliani (la forma di lotta internazionale che più contribuì alla caduta del regime razzista sudafricano), di disinvestimento da parte di aziende italiane, europee e statunitensi coinvolte nella costruzione del muro, nelle attività degli insediamenti israeliani illegali e nel sostegno all’apparato militar/industriale israeliano
Chiediamo a tutte e tutti coloro che leggeranno questo comunicato di partecipare al Sit in informativo di informarsi e di aderire alla campagna, utile strumento per rompere l’assedio a cui è sottoposta la popolazione civile palestinese, per aiutare chi, in Israele, si batte per la pace e la vera democrazia.
Comitato provinciale STOPAGREXCO Savona
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